Medicina Tradizionale Cinese
Alla base della Medicina Tradizionale Cinese c’è la cultura orientale, che considera l’essere umano come un’entità non separata dall’universo e dalla natura. In particolare il taoismo, ma anche il confucianesimo ed il buddhismo sono basate su un principio filosofico dell’Uno Primordiale.
Un linguaggio unico e antico che ritiene che tutti i fenomeni, le situazioni e le persone siano connessi, dove: fisico, mente, emozioni e spirito sono interdipendenti. L’essere umano è parte integrante ed inseparabile di questo sistema; come ogni altro essere, è un microcosmo nell’ambito di un macrocosmo, e ne segue tutte le leggi, i mutamenti e le trasformazioni.
L’intervento della medicina tradizionale/naturale cinese è mirato a ristabilire quell’equilibrio energetico che è alla base della salute sia fisica che mentale e spirituale.
L’uomo sito tra il Cielo e la Terra, ovvero tra Yan e Ying è irrorato da un’energia definita “Qi” che è principio di due polarità primordiali: il Jing e lo Shen, rispettivamente aspetti del Yin e dello Yang.
Il Qi, inteso come soffio vitale, fluisce nell’uomo attraverso dei canali chiamati meridiani. I meridiani sono collegati ad organi e visceri e prendono il nome dell’organo a cui apportano energia.
Gli organi sono compresi nei 5 movimenti primordiali “wu xing“, ogni elemento è parte di una fase, di una stagione, di un colore e di un’emozione diversa:
- Il legno: che prende vita in primavera i cui organi di riferimento sono il fegato e la vescicola biliare.
- Il fuoco: espressione della luminosità e del à calore dell’estate; gli organi rappresentanti sono il cuore e il pericardio.
- La terra: indica la fine dell’estate individuato dagli organi come stomaco e milza-pancreas.
- Il metallo: la sua forza e la resistenza viene conferita ai polmoni.
- L’acqua: espressa dall’inverno. È legata ai reni e alla vescica.
Per la medicina tradizionale cinese la malattia è una condizione che evidenzia uno squilibrio tra due forze opposte che si esprime mediante i sintomi. La terapia pertanto non è un’eliminazione dei sintomi ma è atta al ripristino dell’equilibrio tra le due energie.
Esiste una fase di osservazione del ricevente, una fase di individuazione del disequilibrio energetico e la stimolazione mediante tecniche di manipolazione dei meridiani per ristabilire l’equilibrio della circolazione energetica all’interno del corpo, disperdendolo nelle zone di carenza. Esistono poi varie tecniche per intervenire, tra le quali la moxibustione, la coppettazione, pulizie energetiche, stretching e auto-trattamento, e altro; ovviamente una buona alimentazione e un adeguato esercizio fisico, come lo yoga e una buona dose di consapevolezza, va a completare l’obiettivo di ripristino e del mantenimento del benessere psico-fisico acquisito.
Autrice: Erica Rossetti