Equiseto
In questa informativa alcune delle tante proprietà curative dell’equiseto, una pianta officinale utilizzata per rinforzare unghie e capelli.. per sostenere e nutrire l'apparato urinario. L'equiseto risulta essere efficace anche per far fronte alle smagliature e alla cellulite (per la sua azione diuretica e depurativa), e ad essere d'aiuto in caso di acne, pustole, osteoporosi, diabete, emorroidi, e perdita di memoria.
Indice dei Contenuti
Equiseto
L’equiseto, nome scientifico Equisetum arvense, è una pianta appartenente alla famiglia delle Equisetaceae. L'equiseto è una pianta molto antica che presenta molte affinità con le felci. In base ai ritrovamenti archeologici di resti fossili si pensa che questo genere di vegetali fosse già diffuso sulla terra circa 400 milioni di anni fa. In tutto il mondo ci sono circa 50 specie di questa pianta che crescono prevalentemente nell’emisfero nord del nostro pianeta, giacché l'equiseto per crescere predilige ambienti umidi difatti preferisce le sponde dei fiumi e dei corsi d’acqua.
L'etimologia dei termini "Equisetum arvense": equi=cavallo seta=pelo grosso, crine, per la somiglianza delle sue foglie e della sua forma con la coda dei cavalli... arvense da arvum cioè campo (quindi sta a simboleggiare una pianta che cresce nei campi).
NOMI VOLGARI: coda cavallina dei campi, coda equina, erba rugna, rasperela, rasparela, rasperella, codabussina, coa ad caval, cucitolo. (ingl) Horse tail, Pewtwrwort, Bottlebrush, Shavegrass. (fr.) Prèlr, Queue de cheval, Prèle de champs, (sp) Queue de renard. Coda de caballo, Equiseto... Pare che il suo nome più popolare: "coda cavallina" derivi invece dall’azione rinforzante che ha sul pelo degli animali, e anche su capelli e unghie umane, grazie alla sua ricchezza di silicio organico.
Composizione Chimica e Principi attivi
L’equiseto, oltre all’acqua ed alle fibre, contiene: campesterolo, nicotina, equisetonina, resine, niacina, sostanze amare, flavonoidi, vitamina C, e, acido malico, acido ferulico, acido tannico, acido gallico, acido caffeico e acido silicico... e tanti buoni minerali: selenio, silicio, magnesio, manganese, ferro, calcio, fosforo, potassio, zinco, allumino, cromo e cobalto.
Equiseto: Proprietà e Benefici
Nella Medicina Energetica Tradizionale Mediterranea, le parti della pianta che vengono utilizzate a scopo terapeutico (in caso di eccesso di freddo-umido) sono quelle fuori dalla terra.
È conosciuta soprattutto per le sue proprietà diuretiche, snellenti, e, per i benefici che apporta alle ossa. L’Equiseto è una pianta solitamente consigliata d'inverno giacché remineralizza, eppure può essere utile, anche in primavera, per sostenere alcune costituzioni fisiche e bioenergetiche, o, alcune "disfunzioni"... difatti è utile per metabolizzare al meglio le energie primaverili, poiché ha proprietà diuretiche, snellenti, e.. sostiene l'apparato osteoarticolare.
Diuresi
È una delle piante con più proprietà diuretiche. Possiede una grande capacità di eliminare l’acqua dall’organismo. La sua assunzione può aumentare la minzione di circa il 30%. Queste proprietà sono da ricondursi principalmente alla presenza di composti come l’equisetonina, il magnesio, il potassio, la vitamina C e l’acido caffeico. Le proprietà diuretiche dell’erba si rivelano utili nel trattamento dell’obesità, della cellulite, degli occhi gonfi, dell’eccesso di acido urico, della gotta e dell’artrite.
Apparato Urinario
La pianta trova la sua applicazione anche nei casi di scarsa minzione dove il rischio di sviluppare calcoli renali o biliari aumenta. A questo scopo si può utilizzare un decotto che va preparato mettendo a bagno 100 gr di pianta secca in un litro d’acqua bollente per 30 minuti... è consigliabile berne 2 bicchieri al giorno, in diversi momenti della giornata e in base alla propria costituzione.
Capelli e Unghie
Un infuso preparato con un cucchiaio di pianta secca in una tazza d’acqua calda apporta benefici alla salute dei capelli e rinforza le unghie fragili, è consigliabile berne almeno 1 bicchiere al giorno, temperatura e momento in cui berlo varia e in base alla propria costituzione.
Smagliature
La presenza di silicio aiuta la pelle nel processo di rigenerazione e rappresenta quindi un valido aiuto in caso di smagliature. A tal proposito va preparato un composto da utilizzare per i massaggi nelle zone interessate dalle smagliature. A tale fine mettere a macerare 100 gr di equiseto in un litro di alcool a 40° ed aggiungere 15 gocce di limone (o altro olio da scegliere in base alla propria costituzione). Lasciare macerare per un mese ed utilizzare il composto diluito con il 50 % di acqua per massaggiare le zone interessate.
Coagulazione
È da sempre utilizzato nella medicina popolare naturale per arrestare la perdita di sangue nelle ferite. Si ritiene infatti che la pianta abbia buone proprietà coagulanti grazie anche alla presenza dell’acido gallico.
Osteoporosi
L’equiseto ha un buon contenuto di silicio, un minerale molto importante per la salute delle ossa. Da un primo risultato su uno studio condotto su donne italiane, è emerso che le donne trattate con l’estratto secco della pianta hanno visto aumentare la loro densità ossea. Lo studio però non è ancora ufficializzato ed ha bisogno di ulteriori conferme.
Salute Orale
La pianta può essere utilizzata per uso esterno per fare gargarismi contro le infiammazioni di bocca e gengive.
Acne e Pustole
Le proprietà antinfiammatorie ed antimicrobiche di questa erba possono essere d’aiuto nella maggior parte delle costituzioni psicofisiche contro l’infiammazione e l’infezione causate da acne e pustole. A tale scopo si prepara un impacco con equiseto essiccato messo a bagno per 15 minuti in acqua tiepida. Questi impacchi, utilizzati 2/3 volte al giorno, facilitano la maturazione e la fuoriuscita di pus dai foruncoli (senza aver bisogno di spremerli).
Diabete
Recenti studi hanno evidenziato come una dose orale di estratto di equiseto abbia ridotto la percentuale di zuccheri nel sangue nel giro di 90/120 minuti.
Emorroidi
I benefici di quest’erba si esplicano anche nei confronti delle emorroidi. Le sue proprietà antinfiammatorie infatti contribuiscono ad alleviare il dolore ed a fermare un’eventuale perdita di sangue tipica di questa patologia. A questo scopo è utile bere una tazza di infuso prima dei pasti (per alcune costituzioni psicofisiche) o dopo i pasti (per altre costituzioni e flussi umorali).
Perdita di Memoria
La ricerca scientifica suggerisce che la carenza di silicio è strettamente legata alla la perdita di memoria. L’equiseto contiene una buona percentuale di silicio che insieme alla nicotina, composto con proprietà stimolanti del cervello e del sistema nervoso, può ridurre i sintomi della perdita di memoria.
Controindicazioni ed Effetti Collaterali
L’equiseto risulta sicuro se assunto in modiche quantità e per un tempo limitato (non più di 50 giorni). È importante, prima di iniziare una terapia con quest’erba, consultare il proprio naturopata di fiducia se si stanno assumendo integratori o farmaci.
Non deve essere assunto in gravidanza ed in allattamento e nemmeno se si stanno utilizzando cerotti alla nicotina e se si è sensibili alla nicotina. L’uso dell’erba potrebbe provocare un’overdose di questa sostanza.
Le persone con carenza di vitamina B non devono utilizzare l’equiseto in quanto, a lungo andare, distrugge la vitamina B1. Non va utilizzato nemmeno se si stanno assumendo farmaci diuretici.
Curiosità
Grazie alle sue proprietà, la pianta compare spesso tra gli ingredienti dei prodotti dimagranti.
Recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato che la pianta ha proprietà depurative utili alla rimozione degli accumuli di piombo nel corpo.
Insieme all’ortica può essere utilizzato per la preparazione di un insetticida ecologico.
I germogli, in quanto ancora teneri, possono essere consumati e cucinati così come si consumano gli asparagi.
In cosmetica questa erba è molto utilizzata per la preparazione di prodotti antirughe, anti cellulite e contro l’invecchiamento della pelle. Per approfondire cosa riflettono psicosomaticamente le rughe e vederne una mappa si consiglia di leggere l'informativa: la mappa delle rughe)
L’equiseto risulta tossico per tutte le specie animali, in particolar modo per il bestiame e per i cavalli (quando viene utilizzato in grandi quantità, giacché ha senso utilizzarlo come integrativo e non come cibo). Per questi ultimi la pianta, se ingerita in grandi quantità, porta spesso alla morte. I sintomi più comuni da overdose di equiseto che si manifestano negli animali sono i problemi digestivi, respiratori e la febbre.
Il fusto e le foglie dalla struttura sottile e rigida (come il crine della coda dei cavalli) sono sostenute del suo scheletro di silicio.
Pianta antica "come le pietre", come la pietra rimanda alla nostra matrice più profonda e durevole, l'osso. L'Oro = luce materializzata (l'osso per formarsi ha bisogno dell'azione della luce, vit. D).
Le sue virtù terapeutiche furono studiate da Georg Bauer, più noto col nome di Agricola, nel '500, che ne descrisse le proprietà diuretiche e remineralizzanti.
Oggi lo conosciamo anche come antiemorragico, protettore, e, riparatore: del tessuto connettivo, dell'apparato renale, dei danni causati dalla tubercolosi, e, dei vasi venosi e arteriosi.
Contiene ETEROSIDI FLAVONOIDICI che hanno azione antispasmodica, diuretica, aumentano la resistenza dei capillari sanguigni. Si trovano nelle Equisetaceae (Equiseto), ma anche nelle Rutaceae (Limone, Ruta), Rosaceae (Biancospino), Mirtaceae (Eucalipto), Poligonaceae.
Calorie
100 grammi di equiseto forniscono un apporto di 30 kcal.
In passato
In passato era usata come abrasivo per levigare legno, metalli e avorio.
In passato l’Equiseto veniva usato come utile indicatore per cercatori d’oro, poiché alcune specie di equiseti, che vivono nei pressi dei ruscelli, concentrano nei loro tessuti questo metallo.
In passato l’Equiseto è stata sicuramente cibo per i dinosauri, poiché è una pianta comparsa nel Carbonifero, a quei tempi era gigantesca.
Il suo utilizzo nella medicina popolare risale a più di 2000 anni fa e lo stesso medico romano Galeno lo consigliava come rimedio problemi ai reni e alla vescica, artrite, ulcere sanguinanti e la tubercolosi. Gli antichi greci lo usavano per curare le ferite.
Nella medicina ayurvedica, questa erba è stata particolarmente utilizzata per lenire i nervi, nutrire le cellule cerebrali e il tessuto corporeo interno ed esterno.
Equiseto e MTC
Nella medicina tradizionale cinese lo usano per la febbre, le infiammazioni oculari come la congiuntivite e disturbi della cornea, la dissenteria, l’influenza, i gonfiori e le emorroidi... per depurare il corpo eliminando le tossine. La medicina tradizionale cinese consiglia vivamente l'Equiseto (Mù Zéi 木贼). Questa pianta ha tropismo per il Rene ed è perciò tradizionalmente utilizzata in caso di calo di energia, spossatezza, perdita di memoria e difficoltà a concentrarsi, oltre ad essere efficace per contrastare cellulite, ritenzione idrica, edemi e gonfiori diffusi (a volte associati a disturbi vascolari o a ipertensione).
L'Equiseto per la tradizione Taoista è indicato anche per prevenire la fragilità di denti e unghie, proteggendo i capelli che cadono o si spezzano: in tal caso un infuso può essere applicato come impacco per una decina di minuti sul cuoio capelluto umido al termine del lavaggio.
L'Equiseto è facilmente reperibile nelle erboristerie e online, ma è anche facile da trovare in prossimità di corsi d'acqua, fossi e aree umide: specialmente ad alcuni biotipi energetici (e costituzioni psicofisiche), tradizionalmente, si consiglia l'assunzione di una tazza di infuso tiepido nel tardo pomeriggio (17.00-18.00).
Note
Oltre ai corsi di studi frequentati e all’esperienza personale… le fonti che mi hanno aiutato a scrivere questa informativa sono dei libri ad edizione “Riza” e “Tecniche Nuove”, e “Morphema”, per sapere i titoli dei libri contattatemi in privato.
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Aiuto a migliorare lo stato d’animo, il livello di salute, e, la qualità di vita di chi si avvale dei miei servigi, in accordo con eventuali prescrizioni mediche.
Mi avvalgo di Valutazioni Analogiche, di Analisi per via Riflessa, di Test di verifica, e, di tecniche come la Riflessologia, la Kinesiologia, l’Iridologia, la Fisiognomica, la Posturologia. Utilizzo il colloquio conoscitivo per comprendere la tipologia di persona che mi si presenta, così da capirne: somatizzazioni, umori, temperamento, tendenze, propensioni, predisposizioni costituzionali, …eventuali squilibri fisici, bio-energetici, e, mentali… così come, esigenze individuali, e, alimentari.
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