Psicosomatica - Esemplificando la Colonna Vertebrale
La colonna vertebrale merita una lunga informativa a sé, vertebra per vertebra.
La colonna vertebre struttura l’organismo, supporta il movimento, protegge il midollo spinale, aiuta i nervi a distribuirsi, relazionarsi e a connettersi.
La colonna vertebrale invia costantemente segnali e impulsi a tutto l’organismo, sia nella staticità che nel movimento. P. Mandel[5] ha definito la colonna vertebrale “l’Asse dell’Anima” essa sostiene ed è come un’antenna che tutto capta.
Quello che proviamo e sentiamo, nel vivere quotidiano, si riflette anche sulla colonna vertebrale. I blocchi emotivi che emergano dal sé, si somatizzano su ben determinate aree vertebrali, poiché sono specifici gruppi di vertebre che si attivano per consentire, sia ‘l’immobilità’[2] che i movimenti desiderati.[3]
I disturbi alla schiena assumono diversi significati simbolici in base alla modalità con cui si presentano, e, alla loro localizzazione. La simbologia psicosomatica connessa alle vertebre è stata studiata e descritta da tanti medici e naturopati, da questi studi è emerso che la colonna vertebrale riflette anche il nostro sistema di valori, alla quale si collegano muscoli, sistema nervoso simpatico e parasimpatico, ghiandole endocrine, organi, chakra, ecc. Ogni zona della nostra colonna vertebrale ha delle particolarità, e, riflette delle specificità, per esempio:
- Quando emergono nella struttura ossea problemi nel “sostenere” il corpo, l’organismo esprime <il rifiuto di quella fondamentale coerenza interiore di comportamento propria di chi “ha spina dorsale”>4.
- Nel caso si presentino sensazione di stanchezza e dolori nel tratto lombosacrale questi, per esempio: si possono associare a sessualità repressa, probabilmente vissuta in modo conflittuale, poiché questa tratto vertebrale è in stretto rapporto con le pulsioni del nostro mondo istintuale4. Certo è che un malessere in quest’area va ben approfondito.
- Nel momento in cui affiorano acciacchi che interessano <la componente nervosa della colonna vertebrale, che consente tra l’altro il controllo della mobilità degli arti inferiori, avranno invece in particolare il significato di negare quell’aggressività verso il mondo esterno sintetizzabile nel concetto di autonomia>4.
In quest’epoca si sono profondamente modificati, sia il sistema di valori, che le abitudini motorie. L’iper utilizzo degli strumenti tecnologici, e, la conseguente staticità fisica che ne deriva compromette la mobilità vertebrale, incide sulla postura, e, si riflette sull’intero organismo, a seguire si approfondiranno alcune aree vertebrali più impattate nell’era digitale.
Indice dei Contenuti
Nuca, Collo, e, Cervicali
L’attuale iper utilizzo dei dispositivi digitali induce a limitare i movimenti e produce una costante tensione nell’area cervicale, e, questo si ripercuote negativamente su tutto l’organismo.
Esemplificando: l’eccessivo utilizzo di device (smatphone, tablet, notebook, ecc.) spinge a chinare in avanti il collo e a portare indietro la testa, questo crea un blocco alla base della scatola cranica, che infonde un eccesso di arrendevolezza; come quando a un bimbo si ripete continuamente: “Stai bravo! Non combinare guai!”, nel momento in cui comincia a stare bravo, ma contro la sua volontà, si verifica un blocco alla nuca, che energeticamente “taglia” la testa (intelletto e mente) dal resto del corpo e dalle emozioni.
Essendo la nuca, il collo e le vertebre cervicali tra le più impattate dallo smodato uso di tecnologia digitale è bene approfondire interconnessioni, simbolismo, e, soluzioni naturali ai malesseri che ne derivano.
La nuca si trova nella parte posteriore del collo appena sotto il cuoio capelluto, alla base del teschio, ed è una delle zone più delicate e indifese del corpo, e su cui non si può posare il proprio sguardo. Il collo è come un ponte, che unisce il cranio con il dorso, e, le estremità delle spalle, ed essendo il collo, la congiunzione tra mente, e, corpo, ogni informazione gli passa attraverso per manifestarsi in noi e divenire realtà. Il collo, in particolare, ci consente di muovere la testa ed essa determina la direzione del movimento del resto del corpo. Attraverso nuca e collo avviene l’irrorazione sanguigna della testa[6], e, il controllo dell’attività nervosa di parti del torace, del tronco e degli arti superiori.
La maggior parte degli organi di senso si trovano nella testa, il dolore e il blocco di nuca[7] e collo impedisce di usufruirne completamente. Alcuni studi hanno evidenziato che muovere poco il collo porta anche a ridurre l’autostima personale. Un malessere in queste aree manifesta[8] le difficoltà a percepire, e, i conflitti[9]… si rivela in situazioni di pericolo, o, di paura, e, nei momenti in cui si teme che qualcuno trami alle spalle, oppure quando si teme ciò che si è lasciato indietro (e non si può più vedere, ma incute ancora timore).
Per mantenersi in salute è fondamentale allentare le tensioni dalla zona cervicale, così da prevenire gravi disfunzioni, questo non si ottiene solo tramite la pratica costante di corretti movimenti fisici, o, di ripetute stimolazioni manuali[10], poiché alla base delle tensioni a nuca, collo e cervicali vi sono spesso delle somatizzazioni che vanno approfondite di caso in caso.
Vertebre cervicali
All’inizio (o alla fine) del collo è situata la vertebra C1 (vertebra cranica) che prende “il nome di Atlante a ricordare il mito del dio omonimo[1]. Il mito assume l’archetipo del farsi carico di una situazione, della quale non si è direttamente responsabili dell’ostinata coerenza… del martirio di sé per una qualcosa di più elevato.
In linea generale: cefalea muscolo-tensiva, emicrania e cefalea a grappolo, sul piano mentale indicano un disagio psicologico, e sul piano somatico esprimono la difficoltà a mettere in relazione emozione e razionalità.
Quando nel tratto cervicale (tra le vertebre C1 – C7) si presentano dolori questi segnalano, che la persona che ne soffre sta vivendo un periodo in cui ha un eccessivo bisogno di controllare le proprie emozioni di fronte agli eventi che gli succedono, e che, probabilmente, è dominata da un forte senso di responsabilità, con la tendenza a farsi carico delle problematiche altrui… la persona che ne soffre può essere soggetta alla svalutazione di sé, e può giungere a manifestare una certa difficoltà nel prendere decisioni per paura di fare la scelta sbagliata
Vertebre dorsali
I malesseri e le disfunzioni che interessano il tratto dorsale nell’intervallo D1 – D12, riguardano chi tende ad assumere posture chiuse e “difensive”, difatti spingere in avanti le spalle e contrare la cassa toracica sono atti e posture che limitano i movimenti respiratori, e aprono le porte a emozioni come: rabbia, frustrazione, tristezza, confusione, ansia e preoccupazione.
Vertebre lombari
Quando emergono acciacchi nel tratto lombare (nell’area vertebrale L1- L5) probabilmente esistono conflitti con la propria istintualità… per esempio le lombalgie affliggono in genere chi non tiene in debito conto i propri limiti psico-fisici, esagerando o abusando delle proprie forze e risorse, adottando atteggiamenti di eccessivo sacrificio o eccessiva sottomissione. Quando la lombalgia diviene discopatia, segnala spesso un ostinato atteggiamento di sopportazione di emozioni e situazioni che normalmente non sarebbero tollerate e che portano a sensi di colpa e insicurezza.
Vertebre sacrali
L’Osso Sacro e il Coccige sono parti strutturali unite e composte in stretto rapporto con le ossa del bacino (iliache)… proteggono gli organi atti a riprodurre materialmente la vita, difatti sono il grande centro energetico sacrale. Quando si presenta un dolore alla vertebra sacrale S1 (che simboleggia in particolar modo la sacralità della vita, che rimanda alla funzione sessuale/riproduttiva, al rapporto con il sacro e alle emozioni associate) esprime più che un blocco sessuale, poiché è spesso associato ad un senso di instabilità, difatti i problemi che riguardano questa zona, possono essere legati ad una svalutazione sul piano sessuale.
Altri esempi di psicosomatica
Spalle
Portare il peso del mondo sulle spalle simboleggia come questa parte del corpo è deputata a sorregge le responsabilità. Spalle contratte con tensione dei muscoli interessati, possono dunque parlarci, di responsabilità che il nostro inconscio ritiene troppo pesanti da sopportare.
Scapole
Le scapole ricordano intriganti corrispondenze analogiche riportano al cuore la memoria delle ali, e, simboleggiano la libertà di spiegarsi in volo. Rappresentano la capacità di occuparci di altri esseri come angeli custodi, e la necessità di libertà di muoversi secondo i propri schemi, senza imbrigliarsi in dogmi, consuetudini, perbenismi e luoghi comuni. Anche per questo malesseri e disfazioni tra le scapole, rappresentano il sovraccarico di lavoro che ci si impone per farsi accettare, amare e riconoscere, o per eliminare quel senso di colpa che emerge di possedere più o meno di altre persone. Gli acciacchi in questa zona simboleggiano, anche, “le difficoltà che si hanno di gioire della vita, imponendosi impegno e dedizione al lavoro, anziché concedersi svago e relax”.
Torace
La gabbia toracica o torace protegge l’affettività e il sentimento e gli organi “nobili”. Quando è particolarmente grande (in rapporto al resto del corpo) esprime una personalità particolarmente espansiva. Quando il torace sembra bloccato quasi immobile (o poco sviluppato) sta a indicare una personalità bloccata nel manifestare affetti e sentimenti, implosa, esprime il dominio della mente sull’istinto… il controllo delle emozioni, che non si trasformano in sentimenti.
Note
[1] Atlante figlio di Poseidone, che si unì nella ribellione dei Titani contro il Padre degli Dei, Zeus, e che per questo, da Zeus venne punito a sostenere sulle sue spalle l’intera volta celeste, ovvero il peso del mondo intero.
[2] Tenendo ben presente che l’immobilità è solo apparente, poiché non esiste una reale immobilità
[3] I movimenti desiderati, o, i movimenti che ci si obbliga a non fare, oppure quei movimenti che sono necessari per oltrepassare gli ostacoli inattesi della vita (che siano emotivi o fisici) che però si stenta a fare, ci si blocca nell’azione emotiva, tanto in quella fisica.
[4] Fonte: Istituto Riza di Medicina Psicosomatica - Postura.
[5] Peter Mandel, nato nel 1941 in Germania, è il fondatore della “Diagnosi Energetica dei Punti Terminali” (DEPT) e della “Cromopuntura”.
[6] La testa umana, che pesa in media dai 4 agli 8 kg, è sostenuta dalle sette piccole vertebre cervicali, ammortizzate dalle cartilagini intervertebrali, ed a supporto di queste vertebre esiste un complesso di 32 muscoli cervicali che aiutano a mantenere la testa in posizione verticale, stimolandone il movimento e proteggendo il canale spinale, 4 arterie principali, e, 8 grandi nervi..
[7] Il blocco alla nuca si manifesta con una tensione muscolare che spesso è espressione di una contraddizione “Vorrei dire sì, ma dico no”. Spesso è legato anche ad un blocco nel non poter agire secondo il proprio volere.
[8] I muscoli laterali del collo spesso si bloccano quando le mete, e, i desideri sono imposti da altri, od anche quando si perde flessibilità psicologica, e, non si trovano i mezzi per realizzare quel che desideriamo. Il collo riflette anche: Il conflitto è relazionato con il girare la testa per “focalizzare” un senso verso una direzione, basicamente nel piano visivo, olfattivo e uditivo. Conflitto con diversi modi di vedere il mondo che non si accetta. (Non si vuole vedere qualcosa nel concreto o si vuole solo vedere qualcosa nel concreto).
[9] I conflitti legati ad ingiustizie subite, tradimenti, e, i conflitti di: direzione, percezione, impotenza, svalutazione, oppure incoerenza fra il pensiero, l’azione e l’emozione, come anche la mancanza di flessibilità nella forma di pensare o vedere il mondo. I malesseri in quest’area emergono anche su chi si sente sovraccaricato di responsabilità, o, che non riescono ad affrontare con serenità il quotidiano, oppure, in chi ha problemi di adattamento (ambientali e/o interpersonali), od anche su chi vive un conflitto di identità familiare o sociale, e, non ha energia sufficiente per affrontare le avversità
[10] corretti movimento sono ad esempio quelli Bioenergetici, Yoga, QiGong... ecc. e, stimolazioni manuali d'esempio sono: Tuina, Ayurveda, Thai, Shiatsu, ecc.