Sen – Linee Energetiche Thai

Il Soffio Energetico Naturale e la Massoterapia Energetica Tradizionale Thai
Indice dei Contenuti
Massoterapia Energetica Tradizionale Thai
Tutte le discipline bio-energetiche son concordi nel sostenere il concetto che tutto è energia, e che nel nostro corpo esistono canali energetici attraverso cui questa scorre.
Il flusso vitale è chiamato Qi, o Chi, nella tradizione cinese, Prana in quella indiana, e, Ki in quella giapponese, quest’energia vitale nella medicina tradizionale thailandese assume il nome di “Lom Pran”, che significa “Vento della Vita”, così anche nella filosofia mediterranea in cui il concetto interconnesso al flusso vitale è reso con la di parola pneuma (che significa: energia interiore, forza che sta dentro). Al pari delle Nadi presenti nell’Ayurveda e dei meridiani presenti nella medicina cinese, anche nella filosofia thailandese i canali energetici hanno un ruolo importantissimo, e si chiamano Sen. Quindi l’energia vitale che sostiene gli esseri animati scorre per i tailandesi fluisce in canali chiamati Sen เส้น, e per i thailandesi il Vento (il soffio vitale) si trasmuta in diversi tipi di energia all’interno del corpo umano, difatti, in alcuni casi, taluni canali energetici (Sen) si sovrappongono, anche per questo che un solo percorso fisico-energetico contiene diverse qualità di energia (Lom Pran).

Nella Filosofie di origine antica esistono in totale 72000 canali energetici, in cui scorre l’energia vitale, che sono localizzati nel nostro corpo, anche se in realtà, viene indicato che questi sono potenzialmente infiniti, giacché i canali portano energia in ogni singola cellula del nostro corpo.

Sib Sen
Sen–เส้น è il termine in lingua thai che definisce le linee energetiche del sistema teorico-filosofico su cui si basa la massoterapia Thailandese (Nuad Börarn), viene accostata ad altri termini che ne definiscono più dettagliatamente il senso specifico. La parola da sola significa: linea, striscia, nastro, vaso, filamento, filo, fune, corda, itinerario, direzione, percorso etc. Un approfondimento, effettuato sull’origine del vocabolo sen – เส้น, ha messo in luce che il termine, risuona come xiàn [(pron. sien) 线 in lingua cinese “maoista”], riformata e resa più semplice nel 1956 e 線 in cinese tradizionale, e, in giapponese, con traslitterazione, e, pronuncia “sen”, di palese derivazione cinese]… Questo è un indizio della presenza di elementi taoisti antichi nel thai massage…
I Sen, come le Nadi (ayurvediche), sono sentieri energetici (interconnessi) in cui scorre il Vento (o Soffio così chiamato anche dai Taoisti) Vitale che costituiscono il corpo energetico o Matrix. I chakra (contemplati anche nel Thai) sono punti in cui si concentra l’energia e tramite i quali avviene l’interscambio energetico tra il corpo fisico, i corpi sottili e l’universo… essi comunico con l’esterno/interno. le Linee Sen trasportano informazioni (energia) nel corpo, e, concorrono al buon funzionamento dei chakra (sia dei Raja che dei Vira Chakra).
Le nozioni, conoscenze e concezioni che riguardano i canali energetici e la filosofia Thai sono immense giacché comprendono: la riflessologia, gli impacchi e l’utilizzo delle piante, i movimenti energetici, i mantra e i suoni, senza citare ciò che per i Thailandesi tiene in vita e consente di guarire.

Sen
I Sen più importanti sono 10, questi li si chiama “Sib Sen “, cioè “dieci percorsi”, tutte gli altri canali sono diramazioni di questi dieci. La filosofia thailandese affiora indiscutibilmente dalla stessa fonte e ha radici comuni con l’Ayurveda classico (Tibet, India e Sri Lanka), nei nomi dei tre sen principali: Sumana, Ittha, Pingkhala, di cui si ha un inequivocabile rimando alla tradizione indiana della Sushumna Nadi e di Ida Nadi e Pingala Nadi. La differenza più grande è la lingua: Thai Pali per i Sen, e il Sanscrito per le Nadi. Gli altri Sib Sen: Kalathari, Sahatsarangsi, Thawaree, Lawusang/Ulangka (Rucham), Nanthakrawat/Khitchanna, Sikhini, Sukhumang, Pitakhun/Kitcha.
Le tre Sen primarie (Sumana, Ittha, Pingkale) sono i primi a svilupparsi nell’embrione umano, a tale proposito è bene precisare che i Sen, tutti i chakra principali, e, i nervi sottili, si formano nelle prime otto settimane dal concepimento. I 10 Sen generano, mantengono e correggono l'armonia nel corpo, e lo stato fisico, mente, emotivo e spirituale degli esseri.
I Sen Lines hanno similitudini anche con i meridiani utilizzati nell’agopuntura cinese e nello shiatsu, anche se i Sen principali sono 10, e i meridiani principali sono 12. I meridiani come i sen, sono considerati anche sotto i principi di yin e yang, maschile e femminile, ovvero le polarità, e ognuno ha un proprio organo o sistema di riferimento. Ogni Sen segue un percorso unico in alcuni casi solo in un lato del corpo. Esse stesse (tranne Kalathari) sono divise nelle categorie tradizionali di Sole/Luna e Maschile/Femminile. Il loro flusso intrecciato, interconnesso e armonico, fa in bodo che le polarità siano bilanciate. I Sen più dei meridiani sono maggiormente legati a funzioni generali (Sistemiche), ed influenzano tutti gli organi che attraversano (…un po' come il nervo vago influenza tutti gli organi in cui passa…).
Il percorso dei Sen inizia sempre nell’area intorno all’ombelico e per la maggior parte delle scuole terminano alle estremità del corpo. Anche se ci sono pareri discordanti sul punto esatto in cui sfociano i Sen, tutte le scuole sono d’accordo che l’area da cui partono sia quella intorno all’ombelico. Il principio dei Sen (canali energetici thailandesi) ha assonanze con altre discipline orientali, difatti nella medicina tradizionale cinese, è contemplato il Dan Tian che è il luogo nel corpo dove il Qi, Chi, o Ci viene conservato, accumulato e dal quale poi si irradia nei meridiani del corpo. A tale proposito è bene tener presente che il feto quand’è nel ventre materno trae tutta l’energia dal cordone ombelicale, ed è solo dopo la nascita che inizia ad assimilare il prana anche dal cibo, dall’acqua, dall’aria e dalla luce del sole.
Nel Thai Massage esiste il Chi Nei Tsang uno specifico massaggio addominale, che si concentra sulle linee energetiche che attraversano gli organi interni, e i muscoli addominali, giacché per i Tailandesi è fondamentale armonizzare le energie che partono dall’ombelico, appunto per questo hanno ben codificato vari protocolli d'azione.
Approfondendo la conoscenza e scendendo nel dettaglio della filosofia curativa Thailandese si comprende che il numero di Sen Lines non è dieci (10), ma sono molto di più, si dice che siano 72.000 in totale. Tuttavia, 72.000 era molto probabilmente solo un modo (buddista) per dire “altro”, giacché lo 0 definisce il livello (e quindi in effetti i canali energetici sarebbero 72, come sostengono altre filosofie indoasiatiche)… quel che è certo è che ci sono molte più linee Sen delle dieci che sono qui presenti.
Quando si è compreso il flusso dei Sib Sen, i dieci Sen, si ha padronanza dei percorsi e delle manipolazioni delle “linee” principali… è naturale concentrarsi profondamente su respirazione e sullo stimolare, al meglio, le energie vitali… orientandosi sui percorsi principali dei SEN, come anche sulle loro estensioni e rami. Comprendere quali ‘linee’ sono estensioni e rami (di quella principale linea energetica Sen), amplia le competenze e dona degli strumenti con cui aiutare in modo più accurato, e, poter essere più abili nel risolvere un determinato disturbo o disagio con soluzioni naturali.
MioFasce e Sen
La scienza moderna conferma che nervi, arterie e vene percorrono e attraversano il corpo utilizzando le mio-fasce come impalcatura e supporto. La mio-fascia si presenta in modi diversi ed è in pratica tessuto connettivo che avvolge tutto il corpo donando elasticità, e, integrità strutturale, oltre a mediare le forze di trasmissione e dispersione.
Quando emerge un problema in una mio-fascia dovuto, per esempio, ad un’adesione, il flusso dell’energia vitale viene ostacolato, cioè il canale Sen è ha una sorta di blocco costrittivo... e questo può portare a disagi, malattie o disfunzioni. Quando un muscolo si infiamma o si tende, l'eventuale gonfiore o tensione che ne deriva influenza i Sen corrispondenti... comprimendoli, e se la problematica persiste o s'è vicina agli organi interni, può impedire l’apporto di nutrimento e l’eliminazione delle tossine, influenzando quindi lo stato di salute generale di chi presenta l'infiammazione o la tensione...
Anche nelle filosofie di origine Taoista esistono i “TSM“, ovvero dei “Trans-subcutaneous Muscolar Channels”, un sistema è simile a quello dei meridiani, che però scorre lungo i canali mio-fasciali (che si possono equiparare ai SEN che sono mio-fasce "più sottili").
Considerando tutte queste connessioni con le altre concezioni funzionali ed energetiche è normale sancire che i canali energetici SEN scorrono negli spazi attraverso cui passa la vitalità fisica ed eterica.
Kosha - Aura e Corpi Sottili
Ogni Essere è molto di più dei 5 sensi fisici e va oltre ciò che si può toccare e vedere.
L’Essere umano come ogni altro essere vivente è molto di più della propria manifestazione fisica… cosi anche un oggetto, ha in sé molto di più di quel che si può percepire.
Attorno ad ognuno Essere o cosa vi è un campo invisibile, una manifestazione non fisica di energia, la manifestazione degl’Esseri Umani è chiamata “campo Aurico” o più semplicemente “Aura”(in altri casi prende il nome di “Corpo di Luce”)
L’Aura è un sistema complesso, composto da più campi, che vengono chiamati corpi sottili o corpi energetici, che spesso viene sovrapposta al concetto Kosha, eppure esiste una sostanziale e sottile differenza tra corpi energetici interni ed esterni.


Corpi Sottili
Ogni corpo sottile vibra in corrispondenza di uno dei 7 Chakra Regali situati fisicamente lungo il sistema cerebrospinale e associabili a 7 ghiandole del corpo fisico.
I 7 corpi che ci interconnettono con l'esterno sono così distribuiti a partire dal più interno al corpo fisico:
• 1 FISICO - CORPO ETERICO o DOPPIO ETERICO collegato al 1 chakra, distanza massima dal corpo fisico a cui è direttamente collegato, 5 cm.
• 2 ENERGETICO - CORPO EMOTIVO o EMOZIONALE collegato al 2 chakra, posto circa a 10 cm dal corpo fisico.
• 3 CORPO MENTALE collegato al 3 chakra, posto circa a 20 cm dal corpo fisico.
• 4 COSCIENTE - CORPO ASTRALE o EMOTIVO collegato al 4 chakra, posto circa a 30 cm dal corpo fisico.
COSMICO:
• 5 CORPO ETERICO o MATRICE o INTUITIVO collegato al 5 chakra, posto circa 60 cm dal corpo fisico
• 6 CORPO SPIRITUALE o CELESTIALE (Buddhico) collegato al 6 chakra, posto a circa 70 cm dal corpo fisico.
• 7 CORPO CAUSALE o MONADICO (Divino, Atmico) collegato al 7 chakra, posto a circa 1 mt dal corpo fisico.
I Corpi Sottili non sono separati l’uno dall’altro... si compenetrano e sono interconnessi... si espandono e vibrano a seconda delle sollecitazioni che subiscono sia dall’esterno che dall’interno, così anche i Sen che si esprimono al meglio avendo ben chiaro il concetto dei Kosha (e del relative analogie con i corpi interni).
E' bene riarmonizzare i Corpi Sottili, giacché l'iterazione "sociale" li mette a dura prova.
Kosha
Secondo la filosofia Vedānta, l'essenza spirituale dell'uomo (detta Ātman) è rivestita da cinque involucri o guaine, chiamati Kosha. Essi sono i corpi di cui è composto l'"io" fenomenico, che separano la coscienza (il proprio Ātman, il proprio Sé) dal Brahman indifferenziato. I cinque Kosha sono presenti in tutti i piani (grossolano, sottile e causale), partendo da quello più materiale per arrivare a quello più spirituale. Questo riflette la volontà Advaita (non duale) che non distingue fra fisica e metafisica, ma li considera gradazioni di un tutto.

L'immagine che illustra i cinque koshas, li rappresenta come guaine concentriche che è bene interpenetrare come diversi livelli di sottigliezza, dal grossolano al più sottile (come lo spettro cromatico, la fiamma di una candela e tutto quel che gli è analogo)
Annamaya-kosha
Il primo Kosha è Annamayakosa il corpo grossolano, cioè il corpo fisico ed è così descritto:
«Questo corpo è il prodotto del cibo e costituisce la guaina del cibo. Vive a causa del cibo e muore se ne è privo. È un miscuglio di pelle, carne, sangue, ossa e altre relatività; così esso non potrà mai essere l'eternamente puro Ātman che non deve la sua esistenza a nessuno fuorché a sé stesso.» - (Vivekacūḍāmaṇi, sloka 154)
La sua esistenza dipende dal prana (energia) assunto sotto forma di cibo, acqua e da prana più sottile assunto attraverso l'aria che respira. Il prana assunto attraverso la respirazione è la forma di energia più importante al corpo materiale, infatti senza cibo la sua sopravvivenza è possibile fino e oltre 6 settimane, senza acqua 3 giorni, senza aria, invece, la vita del corpo materiale cessa dopo soltanto 6 minuti. Il corpo fisico può essere armonizzato anche attraverso la pratica di posizioni mirate dette āsana.
Pranamaya-kosha
Il secondo Kosha è Pranamayakosa quello dell'energia vitale, quello della Forza Vitale[1], cioè il corpo energetico.
Nella filosofia di origine vedica il termine prana si intende il soffio-energia vitale. Il cibo grossolano, come detto, è una sorta di prana cristallizzato. Questo corpo è simile per dimensione e forma a quello fisico e, come quello fisico ha una sua struttura fisiologica gestita da "centrali energetiche" dette chakra dalle quali scorre l'energia attraverso una sorta di rete sottile di "canali di collegamento", le nadi, la cui funzione è quella di distribuire il prana attraverso le varie strutture umane. Non esiste una sola particella dell'essere umano che non funzioni come organo di ricezione, trasformazione e trasmissione dell'energia sottile. Il corpo eterico, pur essendo puramente energetico, può essere influenzato dalle tecniche yoga di respirazione (prāṇāyāma).
Manomaya-kosha
Il terzo Kosha (o involucro, oppure guscio) è Manomayakosa è quello che concerne il mentale (il corpo fatto di memorie e di coscienza) ed in proposito è scritto:
«Gli organi di percezione, associati alla mente, formano la guaina fatta di mente. Essa è causa di distinzione [falsa rappresentazione del reale] e si esprime con le nozioni del "mio" e dell'"io". Essa, interpenetrando la guaina precedente, ha il potere di creare le differenziazioni.» - (Vivekacūḍāmaṇi, sloka 167)
Tutto l'universo di nomi e forme non è altro che il frutto di Manomayakosa. In altre parole, quello che noi chiamiamo "mondo reale" è frutto della proiezioni della mente esattamente come lo è il mondo onirico durante il sonno. Naturalmente entrambi i tipi di proiezione risultano reali fintantoché la conoscenza non sarà sufficientemente risvegliata.
Un elemento di particolare interesse lega quanto detto al ciclo di morte-rinascita (Saṃsāra).
Infatti per la metafisica Vedānta la trasmigrazione avviene per l'identificazione della coscienza con il mondo dei nomi e delle forme. L'identificazione con la realtà grossolana crea un moto che permette all'individualità di generare una forza che rende schiavi delle cose pur vivendo nell'illusione di possederle. Questa forza tenta disperatamente di sopravvivere, trasmigrando nei vari mondi, subendo il relativo karma di merito-demerito, attenuandosi e spegnendosi solo quando cessa quel moto di identificazione.
Fintanto che questo viene alimentato il ciclo morte-rinascita (e con esso la schiavitù metafisica) non sarà mai spezzato.
Vijnanamaya-kosha
La quarta guaina o involucro è Vijnanamayakosa è detta Kosha dell'intelletto (il corpo sub-conscio).
Quello che rappresenta questo involucro è la cosiddetta buddhi. Potremmo intendere questo termine come la più alta facoltà discriminativa che l'individuo possegga, l'intelligenza sintetica capace di contemplare gli archetipi universali.
Benché molto vicina al Ātman riflettendone il cit (coscienza), nonostante sia percezione intuitiva e discernimento immediato essa resta pur sempre un veicolo del sé ed è pertanto soggetta a trasmigrazione.
Pertanto se questa resta vincolata al complesso mentale e sensoriale favorisce l'espansione dell'ego; se viceversa risulta svincolata dal desiderio egoico essa favorisce l'amore e la comprensione universale.
Anandamayakosa
L'ultima guaina e quella più interna Anandamayakosa è quella della beatitudine.
Di essa si dice essere attiva nel sonno profondo mentre negli altri stati (veglia e sogno) lo è solo parzialmente. È sede della facoltà intuitiva ove si fa esperienza della divinità che vive nel profondo di ogni essere umano. Tale unità di coscienza rifrange senza riflettere la pura beatitudine dell'Ātman, in assenza di qualsiasi dualità. Questa guaina è composta di beatitudine non generata da alcun eccitamento né da stimoli sensoriali quindi non dipende da alcun condizionamento formale.
Anche questo corpo causale va superato; esso non può essere il supremo sé in quanto ne è pur sempre rivestimento come lo sono le altre guaine-corpi.
Compresi e risolti i cinque involucri ovvero i tre corpi quello che resta è solo il testimone, il supremo Ātman.
Note
Oltre ai corsi di studi frequentati, alle dispense formative, all’esperienza personale… le fonti che mi hanno aiutato a scrivere questa informativa sono dei libri ad edizione: "Editions Duang Kamol" per sapere i titoli dei libri contattatemi l'autore in privato.
[FV] Forza Vitale Un elemento importante della medicina (tradizionale) indoasiatica è il concetto di forza vitale, o, energia. In termini yogici, è indicata come Prana, in cinese si chiama Qi o Chi, e in tailandese si chiama Loom, in altri contesti Ki... nella nostra cultura (mediterranea tradizionale), la parola pneuma significa: energia interiore, forza che sta dentro.
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