Cellulite Alimentazione, Piante e Fitocomplessi

L’approccio Naturale alla cellulite
L’efficace approccio delle filosofie naturali suggerisce di approfondire le possibili cause d’accumulo e stasi: il metabolismo emotivo, lo stile di vita (sedentaria o dinamica… fumo, alcool), lo stile alimentare, l’ambiente lavorativo (e affettivo), e, l’eventuale compresenza di: disturbi circolatori venosi, o, linfatici; disordini ormonali; stress psicofisico elevato.
Esistono alcuni passi fondamentali per far diventare l’eccessivo accumulo un ricordo:
1° Passo: eliminare tossine, scorie, e, ristagni di liquidi.
2° Passo: riequilibrare l’organismo, e, ossigenare i tessuti.
3° Passo: migliorare lo stile di vita, e l’elaborazione emotiva;
4° Passo: stimolare energie psico-fisiche, metabolismo, e, microcircolazione generale e locale;
- Alimentazione Naturale e saggia assunzione di Fitocomplessi (Piante ed estratti vegetali) da scegliere in base alla propria costituzione;
- Adeguati stimoli manuali [digitopressione, coppettazione, massaggi olistici linfodrenanti e/o Ayurveda], automassaggi e corretta attività fisica
Indice dei Contenuti
Alimentazione, Riequilibrio e Disintossicazione
Il primo passo per fronteggiare la cellulite da accumulo di umidità, è senz’altro agire sull’alimentazione, riducendo i cibi “umidi’’, poiché sono la maggiore causa di accumulo, oltre ad essere alimenti che peggiorano ulteriormente il deficit energetico.
È bene tenere presente che occorre comunque mantenere un’alimentazione equilibrata, quindi oltre a ridurre o eliminare ciò che mette in difficoltà il sistema digestivo e che causa accumuli, è fondamentale introdurre quotidianamente alimenti che sostengono l’energia dell’apparato digestivo, in modo da renderlo più efficiente nel suo lavoro.
I cibi migliori da questo punto di vista sono i Cereali in chicco e/o Pseudo-Cereali (riso, farro, orzo, kamut, quinoa, grano saraceno, mais, miglio), i legumi, e, con moderazione, e in base alla propria costituzione, gli alimenti naturalmente dolci (zucca, patata, patata dolce, castagna…), le spezie come: prezzemolo, l’anice, il ginepro, i semi di cumino,… e, per chi non ha un regime alimentare vegano: le carni bianche, e, il pesce (acciuga, il merluzzo, la carpa, il persico, lo sgombro, e, la sogliola)... sono alimenti salutari e indicati per far fronte alla cellulite.
Si sottolinea che il tipo di pesce e qualsiasi alimento vanno sempre scelti in base alla propria costituzione e eventuale disfunzione.
Appunti degni di Nota:
- I cibi “umidi’’ è bene che siano evitati alla sera, poiché le energie di stomaco e milza sono meno attive tra le 19 e le 23, infatti il loro massimo energetico è tra le 7 e le 11. Alla sera per l’organismo è più complicato digerire e assimilare, e, i cibi con natura umida mettono l’organismo in grande difficoltà, aumentando gli accumuli. È bene anche prestare attenzione ai cibi con il sapore acido. (Es. Mais esiccato o lavorato, cipolla, oliva, pomodoro, fagioli azuki, albicocca, ananas, arancia, ciliegia, fico d’India, fragola, lampone, limone, mandarancio, mandarino, mela, melagrana, mirtillo, pompelmo, mora, lampone, nespola, pesca, prugna, ribes, Kiwi, uva, pappa reale, pesca, aceto bianco, yogurt... vino).
- Soprattutto a cena è bene ridurre, il più possibile, anche, gli alimenti crudi, e, quelli con natura termica fredda, o, acida (ad esempio, d’inverno yogurt e arance.. e vedi sopra), perché il loro effetto è quello di spegnere ancora di più il “fuoco digestivo”, rallentando ulteriormente digestione e assimilazione. A colazione o al mattino invece è bene evitare aceto, e a seconda della costituzione e disfunzione può essere indicato assumere o evitare l' acqua e limone, magari con zenzero e altre piante. In generale è comunque bene evitare fritti, alimenti grassi come il burro (non chiarificato), latticini in grandi quantità, cotture complesse, o, con molti condimenti (le piante officinali saggiamente scelte a parte).
- alimentarsi con i cibi giusti, evitando quelli che favoriscono la stasi energetica (Qi-Prana) e metabolica, così da privilegiando quelli che aiutano a muoverlo (ad esempio le erbe aromatiche e le scorze di agrumi) e che sostengono l’eliminazione dei liquidi accumulatisi attraverso le urine (ad esempio i fagioli bianchi, i ceci, il mais fresco bollito, il sedano, e, lo sgombro fresco)
- È bene rinforzare il “terreno di base” attraverso fitocomplessi, oligoelementi, e, tutti i microorganismi adeguati... oltre che a concedersi dei cicli di massaggi ayurvedici con un olio essenziale drenante, in combinata a rimedio stagionale (indicato per costituzione ed eventuali disfunzioni).
- Tra le piante più adatte all’apparato digerente, esistono i rimedi definiti “carminativi”, un termine riferito alla depurazione, all’eliminazione delle scorie sia di tipo fisico che spirituale: il Carmen è un canto di elevazione dello spirito, nella tradizione religiosa (es. Canti Gregoriani); ciò spiega perché le piante a cui è stata riconosciuta questa capacità depurativa siano chiamate “officinali carminative”.
- L’Alimentazione ideale per il caso preso d'esempio è bene che sia ricca di: 1) Fibre: frutta, verdura e legumi (fresco e di stagione), pseudo-cereali, cereali integrali. È bene che le fibre sino al 20/30% di presenza nei pasti. 2) Omega 3 (semi oleosi, frutta secca, o, pesce azzurro). L’alimentazione tipo è bene che sia povera di: zuccheri, carni, cibi con prevalenza di grassi saturi, cibi che portano umidità.
Alimentazione
È bene seguire un regime alimentare antinfiammatorio, cioè una combinazione di polifenoli, di cibi antinfiammatori, disintossicanti e liberi di ormoni (noti per essere la benzina che fa avanzare accumuli e disfunzioni specialmente in caso di problemi tiroidei), un’alimentazione quindi che riduca i fattori di crescita e la sintesi degli ormoni sessuali (strettamente interconnessi all’Insulina), tenendo presente che:
- L’insulina è stimolata dall’incremento della glicemia, per questo si consiglia di fare attenzione ai cibi ad alto impatto glicemico: Es. zucchero, patate, cibi raffinati ed industriali.
- L’insulina è stimolata anche da un eccesso di Proteine nell’alimentazione, che non devono essere pari ai carboidrati. Quindi, attenzione alle diete iperproteiche. Anche perché le proteine di Origine Animale sono particolarmente ricche di amminoacidi a catena ramificata: leucina, Isoleucina e valina… che come il latte aumentano i livelli di insulina. In aggiunta si suggerisce di fare attenzione anche alle carni e derivati provenienti da allevamenti intensivi (che hanno un alto contenuto di ormoni e antibiotici).
Grazie all’alimentazione si agisce sull’equilibrio ormonale (evitando gli eventuali picchi glicemici e armonizzando le nomali secrezioni ormonali), sulla riduzione dello stato infiammatorio e dei radicali liberi, sul miglioramento dell’equilibrio intestinale (ripristino di una flora batterica favorevole) e di tutto l'organismo.
Per tenere quanto più possibile sotto controllo mucose, infiammazione e dolore sono determinanti le nostre scelte alimentari visto il ruolo che il cibo ha nel sostenere o, al contrario, nel modulare i fenomeni infiammatori stessi.
L'alimentazione qui sotto esemplificata è tratta da un caso pratico che si è deciso di pubblicar. Il caso riguarda una persona con una costituzione principalmente flemmatica con problemi cardiaci, circolatori, digestivi, che presenta eccesso di muco e vari altri sintomi.
Secchezza
Un eccesso di secchezza, durante o dopo la stagione fredda, porta l’intestino crasso ad accumulare feci secche, compatte e difficili da espellere, queste generano stipsi, tensioni addominali, gonfiori e dolori ricorrenti. Per ritrovare regolarità nelle evacuazioni, è bene mantenere un regime alimentare ricco di fibre (pseudo-cereali, cereali integrali e verdure di stagione) e liquidi. In caso di secchezza i principali cibi umidificanti sono: prugne e uva arancia, uova con moderazione in caso d'ipotiroidismo, endometriosi, e, cellulite: banana, kiwi, litchi, melagrana, pompelmo... latte di Soia, spinaci, orzo, miglio, mandorle, pinoli, semi di sesamo, latte di bufala (che nel caso in oggetto vanno utilizzate con parsimonia). In caso di secchezza intestinale le pere sono frutti eccellenti per idratare, e, risolvere il calore a livello di stomaco. Le pere è bene mangiarle con la buccia quindi è buona norma acquistare questi frutti da agricoltura biologica (i principali sintomi di calore allo stomaco sono bruciore di stomaco, difficoltà a digerire, gonfiore a livello gastrico, fame anche quando si è mangiato da poco). Al contrario in caso di eccesso di umidità, o patologie specifiche: Aglio (timo e peperoncino nel caso in oggetto sono poco indicati).
Poco prima, e, durante la stagione fredda, o, prima della stagione calda è buona abitudine alimentarsi anche con cibi da un lato piccanti, e, dall’altro salati, oltre che con le opportune erbe/semi/radici: cardamomo e coriandolo nella prima fase della stagione fredda, poi aglio, avena (con moderazione con l’endometriosi, problemi alla tiroide, e, cellulite), basilico, cannella, capperi, cardamomo, cipolla cruda (magari rossa, in caso di herpes ricorrente), chiodi di garofano, erba cipollina, finocchio (cotto), origano, menta, mostarda, noce moscata, porri, rosmarino, zenzero (peperoncino e pepe hanno un sapore molto forte, quindi vanno usati con parsimonia, e, sono da evitare completamente nel caso in esame).
Tra i vegetali scegliere rigorosamente quelli di stagione, dando la preferenza a quelli di forma compatta, e, poco acquosi, come carote, finocchi (cotti), sedano, ravanelli e broccoli nella stagione fredda. I cibi particolarmente ricchi di acqua.. come le insalate le verdure a foglia larga, cetrioli, melone, anguria ecc. vanno consumati preferibilmente in primavera o in estate; essendo “freddi” sono controindicati in inverno perché tendono a ristagnare nell’intestino, producendo gonfiore e fermentazioni.
Alimenti e Abitudini da Introdurre
È bene Introdurre i seguenti cibi e abitudini poiché fondamentali per supportare il buon transito intestinale e per stare al meglio.
- Una regola d’oro è dedicare il giusto tempo alla masticazione. Molte persone dichiarano che, da quando hanno acquisito l’abitudine di masticare almeno 20 volte per ogni boccone, la digestione è migliorata e gli episodi di gonfiore e coliti sono diminuiti.
- Buona norma è quella di invertire le portate a tavola, ad esempio mangiando per prima “portata” della verdura (cotte nelle stagioni fredde), poiché così facendo si attivano subito gli enzimi digestivi, che aiutano l’assimilazione dei vegetali, senza creare conflitti enzimatici, con quelli che invece aiutano a digerire altri cibi.
- Un’ottima abitudine è quella di bere molto. Bere molta acqua, thè verde, e, se si prediligano estratti di frutta, è bene berli a temperatura ambiente, favorendo: mirtillo roso, carota (magari con del sedano); invece se si preferiscono le tisane si veda l’apposito paragrafo, l’acqua calda è molto importante per l’apparto digerente.
- Preferire estratti di frutta, di verdura, o, passati di verdura, sempre che la buccia (che è la parte più ricca di fibre) nella loro preparazione sia mantenuta.
- Preferire i Pseudo-Cereali però e proprio si deve consumare Cereali è bene che siano con fibra, cioè integrali. Come è bene che siano integrali anche: Cracker, Crostini, Fette Biscottate, Grissini. I Cereali trasformati è bene che siano senza lievito, o, con poco lievito. I cerali, e pseudo, indicati nella stagione fredda sono: l’Amaranto, il Mais, il Farro. L’Avena, il grano saraceno, la segale, e, la soia verde sono più indicati nella stagione calda (l’avena con moderazione per chi soffre di endometriosi, come anche la soia per chi ha accumuli di umidità).
- Le piante della famiglia delle Liliacee: aglio (compreso il porro), asparagi, cipolle (anche crude, e, compreso lo scalogno), erba cipollina, etc. (il rusco o pungitopo, ora classificato tra le rosacee);
- Fermenti lattici: per una buona flora batterica intestinale, e, per potenziare le difese immunitarie a fine inverno/inizio primavera, almeno per un paio di settimane, alternando nei giorni con:
- Yogurt senza zucchero: con semi di lino tritati (un cucchiaio).
- Kefir: con semi di lino tritati (un cucchiaio).
- Limone per condire verdura cotta, o, insalate (nel caso che si sta esemplificando oppure Aceto di mele in altri casi).
- Olio non solo d'oliva, anche se ricco di acidi grassi essenziali e di sostanze lenitive e lubrificanti, l'olio extravergine d'oliva è un toccasana per regolarizzare le funzioni di un intestino "disordinato", e, infiammato. È bene scegliere l'olio extravergine d'oliva da spremitura a freddo, e, usalo per almeno un mese consecutivo per condire i piatti, o, alla mattina (un cucchiaino d'olio d'oliva a digiuno, prima di colazione).
- Formaggio è bene che sia consumato di rado e solo ben stagionato, ad esempio grana padano, pecorino, o, altri.
- Alla sera nella stagione fredda, da mezzo pasto in poi, fa bene anche bere un bicchiere di vino rosso, o, tisana digestiva. Dopo cena scorze di agrumi Bio (da mangiare, da aggiungere agli infusi, o, in dolci grattugiate) …
- Nei pasti della stagione fredda è bene alimentarsi anche di fagioli, sedano, e.., zucca, castagne, prezzemolo, anice, il ginepro… e, per chi non ha un regime alimentare vegano: carni bianche, e, pesce (sgombro fresco, merluzzo, carpa, persico, ecc.).
Alimenti e Abitudini da Evitare
È bene ridurre o Evitare i seguenti cibi e abitudini poiché possono causare gas, rallentare la digestione, eccesso di muco, e, peggiorare alcune patologie
- Chewing-gum, Alcool e Liquori, Bevande: fredde, dolcificate e gasate, e, il caffè (anche se in questo caso può essere assunto saltuariamente a fini circolatori);
- Gli Zuccheri Raffinati, lo Zucchero Bianco, tutti i dolcificanti (Moderato Miele a parte).
- Alimenti e Formaggi Fermentati: Es. il famoso Gorgonzola o il francese Roquefort... crauti, sottaceti, olive, cioccolato (fave di cacao fermentato), kefir (da utilizzare con parsimonia e solo in stagione) .
- I Lieviti: Birra, Pane lievitato, Torte lievitate, Brioche, etc. e tutti gli alimenti che contengono grassi idrogenati (detti anche grassi trans o trans–esterificati), presenti in molte marche di gessini, fette biscottate, biscotti, merendine, torte, nonché pop corn, patatine e simili.
- Gli Insaccati, I Cibi Fritti, i Cibi Troppo Grassi e I Cibi troppo Raffinati.
- I Carboidrati raffinati, ad es. i Cerali privi della Fibra (guscio), come le farine 0, 00.
- L’Aceto normale, e, l’Aceto Balsamico.
- Pietanze troppo piccanti, e, speziate (ad eccezione delle spezie consentite, oltre che dell’autunno, e, inizio inverno)
- Troppe verdure crude, specialmente nelle stagioni fredde.
- Legumi non di stagione. Fagiolini d’inverno
- Latticini, e, formaggi non stagionati, eccezione viene fatta per il Ghee o burro chiarificato, poiché senza lattosio, anche se anche nei riguardi del Ghee un appunto andrebbe fatto (cioè ch'è bene utilizzarlo con parsimonia come fosse una medicina e combinato con altri alimenti)
- È bene non mangiare frutta a fine pasto, poiché ricca di zucchero, fermenta facilmente, e, renderà difficile la digestione. La frutta è ottima come spuntino, o, prima dei pasti.
- Frutta con tanto zucchero, cioè frutta sciroppata, eccessiva frutta secca e frutta glassata, banane (relativamente al caso in esame.. se proprio si devono mangiare meglio siano acerbe). Andrebbero evitati: Mango, e, Ananas, come anche: arance, bacche di goji, banane, mandaranci, mandarini, mango, melone, noce di cocco, papaia, platano, rabarbaro cinese.
È bene anche evitare, da ottobre ad aprile, l’insalata a foglia lunga, e, preferire quella a foglia corta, come il songino, e, evitare di consumare verdura cruda a cena, preferendo un passato di verdure; da aprile a ottobre invece è consigliata la verdura cruda (magari prima dei pasti). In ogni stagione è bene bere tanta acqua naturale (povera di sodio) e non acqua frizzante, ed evitare l’eccessivo consumo di sale, infatti l’eccessiva quantità di sale nei cibi, potrebbe anche causare gonfiore addominale, e, ritenzione (Le persone generalmente trattengono liquidi a causa del sale, che contribuisce al gonfiore nella zona addominale. Quindi è bene ridurre il consumo di sale per prevenire il gonfiore, e, altri pericoli per la salute, se soffri di ipertensione).
I cibi “Umidi”
I cibi “umidi” sono alimenti difficili, e, “pesanti” da gestire per l’organismo, perché, come fa l’umidità in natura, possono appesantire, e, intasare il sistema digestivo, che si trova costretto a impiegare più tempo e più energia per assimilarli e smaltirli. In linea generale i cibi umidificanti non sono un problema in piccole quantità, ma in grandi quantità o se consumati quotidianamente intasano la milza, e, quello che non può essere elaborato dalla milza finisce per accumularsi all’interno del corpo, o, viene espulso direttamente con le feci, causando situazioni spiacevoli come diarrea, o, feci eccessivamente molli.
I fritti, i lieviti e le farine bianche e raffinate (e loro derivati) sono i primi alimenti da evitare, come anche lo zucchero, i dolci il latte e i latticini, e anche la frutta in grandi quantità.
Zucchero e alimenti molto dolci
Il sapore dolce induce l’organismo a produrre liquidi ed è in relazione con il sistema digestivo.
Il sapore dolce naturale e moderato aiuta a mantenere in equilibrio il sistema digestivo, quindi è fondamentale alimentarsi per esempio con frutta ben matura (moderatamente), pseudo-cereali e cereali in chicco, zucche, patate dolci (che non sono proprio indicate in questo caso), uvetta, castagne, frutta secca, ecc. Quando il sapore dolce è molto forte crea invece umidità e mette in difficoltà il lavoro di milza e stomaco. Per ridurre i cibi che causano accumuli è bene consumare meno zucchero, miele, bevande dolcificate (anche con aspartame, stevia, sciroppo d’acero, o, di mais), succhi di frutta industriali, marmellate con aggiunta di zucchero e dolci.
Grandi quantità di frutta
La frutta fa molto bene, però contiene molti liquidi: va quindi consumata in quantità diverse in base alla stagione, e, alla temperatura esterna.
Una quantità normale per l’estate è invece eccessiva per l’inverno, stagione in cui i liquidi si accumulano, si addensano e danno vita a eccessiva umidità organica (come scritto sopra la frutta non andrebbe mangiata nelle fredde sere d’inverno, anche se la pera con buccia in abbinata con un formaggio duro di tanto in tanto può far bene anche di sera).
Elenco Alimenti
L’energia delle stagioni fredde si muove verso l’interno, e, il basso, come nelle piante la linfa si muove prima dalle foglie ai rami, e, al tronco, e, poi dal tronco alle radici, così succede al nostro organismo. Nella stagione calda l’energia si muove verso l’esterno, e, l’alto.
In inverno è bene assecondare la direzione del flusso energetico, anche con l’alimentazione, riducendo piatti freddi, e, insalate, prediligendo piatti caldi, tuberi, e, ortaggi a radice ottimi come contorni, o, come nuovo gusto da aggiungere alle zuppe di verdure (con cereali, e/o, legumi) facili da digerire, quindi ottime per lo stomaco, e, con il loro contenuto di acqua nutrono in profondità, e, prevengono la secchezza tipica delle stagioni fredde. Nella stagione calda invece è bene prediligere piatti freddi, crudità, e, insalate. Acqua calda e tisane fan bene in qualsiasi stagione.
Verdure
Le verdure contengono moltissime fibre e puliscono l’organismo, e, possono essere antiossidanti. La verdura è essenziale va consumata ad ogni pasto, possibilmente di stagione e biologica. E' bene utilizzare fino a 3 ortaggi nello stesso pasto.
- Alfa-Alfa (germogli di erba medica)
- Aglio. Ha notevoli proprietà antibatteriche, aiuta in caso di eccessiva umidità, è bene aggiungerlo ai piatti se durante l’autunno si è soggetti a mani e piedi freddi, o, se si hanno sensazione di freddo al dorso, oppure astenia. Ingerire 2-3 spicchi di aglio ogni giorno contribuisce a combattere funghi, infezioni e virus, senza alterare la flora batterica intestinale. L'aglio, è un ottimo alimento antibatterico, ma contiene fruttani (oligo-fermentabile, etc.), carboidrati a catena corta che alcune persone, non riescono a digerire, questa problematica si risolve se si evita l'aglio crudo, quindi in caso di gonfiore, assicurarsi di cuocerlo prima di aggiungerlo ai piatti. – Per chi non lo digerisce proprio è bene acquistare aglio in capsule (estate)
- Barbabietola Rossa ottima per la ipotiroidismo, eccesso di muco e cellulite - max 4/5 volte alla sett..
- Nella stagione fredda: la Batata è ottima anche per fare dolci (ma è sconsigliata nel caso preso d'esempio).
- La Bietola da costa, erbette e coste. Le biete in primavera
- Broccoli: per contrastare i primi freddi, e, rafforzare il sistema immunitario. Sono vegetali che causano il gonfiore addominale, infatti i broccoli, cavolfiori e cavolo, appartengono alla famiglia delle Crocifere (o Brassicacee), note come alimenti che causano gonfiore addominale, quindi si raccomanda di mangiarle, ma con moderazione, in alternativa sostituire i broccoli con: patate dolci (con moderazione per chi soffre d’ipotiroidismo), o, spinaci (cotti nella stagione fredda, e, crudi alla fine della stagione calda). I broccoli come il cavolo verza, sono verdure ricche di vitamine e antiossidanti in grado di potenziare il sistema immunitario.
- Carciofi: nella prima fase dell’inverno sono utili per digestione, e, per rigenerare le cellule epatiche, come anche all’inizio della primavera. I carciofi che sono però sconsigliati nel caso si sia subito l'asportazione della cistifellea.
- Carote. In primavera e estate sono molto consigliate, e, meglio consumarle crude. Ricche di beta-carotene, precursore della vitamina A, concorrono a riequilibrare la flora intestinale e, più in generale, a rinforzare le difese dell’organismo, contribuendo ad ostacolare l’eventuale insorgere di colite. Hanno un grande effetto Carminativo.
- Cardi: a fine anno sono utili per digestione, e, per rigenerare le cellule epatiche.
- Cavolo rapa / Cavolo nero/ Cavolo Cappuccio / Cavolo riccio/ Cavolo Romano / Cavolo Verza / Verze È bene consumarli nel tardo autunno, e primo inverno poiché supportano il fegato, rilassano l’intestino favorendone la regolarità. Sono indispensabili per contrastare i primi freddi, e, rafforzare il sistema immunitario, con moderazione per chi soffre d’ipotiroidismo, colite, e, gonfiore. La rapa rossa è indicata all’inizio della primavera.
- Cipolla, meglio se cruda e rossa (o viola). Come l’aglio, anche la cipolla ha proprietà antibiotiche e antibatteriche; ad esempio, la cipolla ‘scalogno’ è indicata nei casi di colite o parassiti intestinali. Le cipolle, per il loro prezioso contenuto di quercitina (un potente antiossidante), e l'aglio, un antibiotico naturale e fluidificante del sangue, sono particolarmente indicato per le persone di gruppo A che hanno la caratteristica di possedere un sangue “più denso” e quindi più soggetto a malattie cardiovascolari e ictus.
- Cicoria, indicata d’inverno (cotta per il gonfiore intestinale). Esistono anche le PUNTARELLE (germogli di cicoria catalogna, che a volte si trovano anche in primavera), come anche la cicoria selvatica (facile da trovare in primavera, come anche le foglie di tarassaco). La cicoria in tutte le sue varianti: spadona da taglio, bianca di Milano, pan di zucchero, cicoria belga witloof, catalogna e altre varietà di cicoria
- In Autunno e Inverno le seguenti verdure è bene mangiarle cotte: Catalogna; Cime di Rapa; Erbette cotte (catalogna, bietta, tarassaco, cicorino selvatico); germogli di soia; invidia scarola (solo in inverno); Insalata invidia (Belga e riccia); Porri; Peperoni Rossi, Gialli, Arancioni e Peperoncino (solo in caso di forte Umidità); manioca (o Yucca), tapiocca (farina di manioca massimo 2-3 volte alla sett.); prezzemolo, rape, spinaci, indicati per il gonfiore intestinale, e, meglio cotti nella stagione fredda, come anche i Finocchi (che in aggiunta hanno un grande effetto Carminativo); Tarassaco, Topinambur, una delle fonti più generose di Inulina; Verza; nel caso in esame il Sedano Bianco e il Sedano rapa, che hanno un grande effetto Carminativo; come anche Scorzonera sono da testare.
- In Primavera ed Estate è bene alimentarsi di verdure crude: Borsapastore, crescione, ortica, come anche tarassaco, cicorino selvatico, scarola, spinacini, Valeriana e Valerianella, Rucola. Il caso che si sta prendendo d'esempio è bene che testi o presti attenzione a: Cetrioli (con buccia), Finocchio, Sedano verde Rosolacce (rosoline), Rafano nero, Ravanelli, i peperoni rossi e arance, peperoncini e le zucchine.
- Zenzero - La radice zenzero, ben nota per placare le sensazioni di nausea e vomito e facilitare la mobilità gastrica; supporta, e, calma il fegato, e, aiuta chi ha sempre freddo. (Autunno-Inverno)
- Zucca e barbabietole solo in mattinata (colazione o pranzo).
- Lattuga, Melanzane e Zucchine (nella stagione calda, ma anche in autunno, e, primo inverno).
Le verdure che nel caso in esame vanno testate sono:
- Alghe Marine, Asparagi, Agretti (o barba di frate) specialmente ad inizio primavera (nel caso in esame vanno testati).
- barbabietola rossa, cavolfiore, cavolini di bruxelles, cappuccio, cerfoglio, cetriolo, daikon (rapanello bianco lungo), finocchio, funghi: porcini, cantarelli (finferli o gallinacci), mazze di tamburo e orecchiette; indivia riccia, lattuga (solo in estate), mais in chicchi, olive verdi, pastinaca, radicchio rosso, ravanello, rucola, scalogno, sedano, sedano rapa, tartufo nero e bianco, zenzero, zucchine.
Alcuni suggerimenti e alcune verdure sconsigliate:
- evitare tutti gli ortaggi della famiglia delle Solanacee, ovvero i pomodori, le patate, le melanzane e i peperoni.
- evitare Carciofi, lattuga, spinaci se si è senza cistifellea
- non alimentarsi con: capperi, cavolo (cappuccio, cinese, rosso e nero), crauti, melanzane, patate (nomali e dolci bianche e rosse), peperoni e peperoncini (tutti i tipi) pomodori
- Non combinare Tapiocca e mais nello stesso piatto ( o con miglio e mais, legumi, dolci o zuccheri)
Legumi
I legumi idratano a fondo, e, sono adatti ad essere consumati nelle stagioni più secche, e, più fresche. E' bene utilizzare i legumi come sostituti perfetti non tanto della carne o del pesce, ma dei cereali, come è bene che siano uniti a una corretta scelta di pesci, uova e verdure. Per esempio le Fave e i Fagioli di soia sono una fonte eccellente di amminoacidi essenziali e contengono una lectina in grado di potenziare le difese immunitarie. I legumi è bene consumarli nella prima parte della giornata (entro le 17), con limone... se si consumano 2 volte al dì è bene che siano gli stessi.
Combinarli solo con verdure, carne (non con struzzo), pesce e uova. Si consiglia di consumarli da 2 a 5 volte alla settimana.
I legumi consigliati per la persona che si sta prendendo come caso d'esempio sono i seguenti:
- azuki (soia rossa), fagioli dell’occhio, fagioli neri, fagioli di soia, fave... fagiolini è bene non mangiali d’inverno, poiché fuori stagione... i fagioli vanno mangiati, ma con moderazioni, o con l'aggiunta delle opportune piante e spezie.
- Lenticchie (anche rosse): Le Lenticchie anche se raccolte in luglio ed essiccate in agosto, sono pronte per la distribuzione in settembre, quindi l’autunno e l’inverno sono le stagioni migliori in cui consumarle. Sebbene le lenticchie siano un carboidrato sano, per il fatto che sono ad alto contenuto di fibre, contribuiscono alla produzione di gas (sempre se prima di essere cucinate e poi ingerite non vengono messe abbondantemente a bagno in acqua). Le lenticchie arancioni fanno molto bene, però è bene mangiarle con moderazione. Per prevenire il gonfiore è bene optare per le lenticchie di colore più chiaro, in quanto presentano quantità di fibre ridotto rispetto a quelle più scure, e, producono meno gas.
- soia gialla e verde (testarle tutte in particolar modo quella rossa), formaggio di soia (tofu, senza glutine) bevande a base di soia (compreso yogurt) Il latte di Soia nella stagione fresca, è bene consumarlo con moderazione, specialmente se si soffre d’ipotiroidismo, endometriosi, e, di colite.
I seguenti legumi è bene che siano testati dalla persona che si sta prendendo come caso d'esempio:
- borlotti freschi, cicerchie, fagioli cannellini, fagiolini, fave, lupini, piselli, taccole (piselli con baccello)
I seguenti legumi sono da evitare per la persona che si sta prendendo come caso d'esempio:
- borlotti secchi, ceci, fagioli bianchi di Spagna, fagioli di lima
- evitare la pasta di legumi.
- NON combinare legumi con dolci, frutta castagne, latte e derivati, vino e alcolici… zucca e tapioca.
- Non combinare fave, piselli e taccole con cereali e latticini, fave e piselli si combinano con tutti gli altri legumi.
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Cereali, Pseudo-Cereali e Farine
Nel caso della persona, che in quest'informativa si sta dettagliando, è bene che non mangi cerali, ma pseudo cereali. In particolare:
- Amaranto si può consumare con carne, pesce, uova, semi oleosi, oli e grassi.
- Avena – è bene consumare Il latte di avena nella stagione fresca, poiché toglie calore e stasi d’energia. Nella stagione fredda po' portare freddo interno. L’Avena può andar bene anche per ipotiroidismo, poiché stimolano la tiroide, ma che comunque va consumata sempre con moderazione, e, non tutti i giorni (per l’alto contenuto di estrogeni).
- Grano saraceno – è bene consumarlo spremuto (latte) nelle stagioni fresche, nelle stagioni calde è bene consumarlo sotto forma di pasta o muesli, anche s'è meglio evitarlo. Casomai nella stagione calda è più tollerato il Kasha (grano saraceno tostato). Il grano saraceno si combina bene solo con ricotta magra e formaggio di capra e le verdure vanno bene, occhi a combinarli con barbabietola e zucca, frutta e castagne.
- Quinoa (nel caso che si sta considerando è da testare ben cotta) Un cereale che nutre al meglio l’organismo nella stagione fresche. Il pane di Quinoa e ben tollerato a patto che non si ecceda ( in aggiunta è da consumarsi ben lievitato e cotto, solo una volta al dì, per un massimo di volte 3/4 alla settimana). La polenta di Quinoa si può tostare e si può usare al posto del pane.
Attenzione: Soia e derivati (salsa di soia, tofu, seitan, edamame...) vanno ridotti, per il loro contenuto in fitoestrogeni. Le farine bianche, i prodotti da forno raffinati, e la segale vanno ridotte, per il loro alto contenuto di estrogeni. In aggiunta il glutine è in grado di irritare la mucosa intestinale già resa sensibile, ed a volte danneggiata, dall’endometriosi stessa.
Attenzione: Escludere dalla dieta i grassi idrogenati (detti anche grassi trans o trans – esterificati), presenti in molte marche di grissini, fette biscottate, biscotti, merendine, torte, nonché pop corn, patatine e simili.
Note: I cereali variegati e integrali senza glutine: abbassano il picco glicemico e contengono molte fibre, quando mangiati a rotazione, nutrono al meglio l’organismo e consentono un buon transito intestinale. I Cereali o Pseudo-cereali è bene consumarli nella prima parte della giornata, alternandone di 2 tipi fino ad un massimo di 5 volte alla settimana.
( tanti altri appunti da inserire)
Frutta
La frutta è piena di vitamine e fibre.
L’abbondante consumo di frutta cruda nella stagione calda, è bene che sia ridotto nella stagione fredda, soprattutto per chi tende alla ritenzione idrica (caso in cui è meglio d'inverno cibarsi con frutta cotta al forno).
Nel caso in esame o nel caso di cellulite o problemi digestivi è comunque consigliato alimentarsi di:
- In autunno e inizio inverno: Cachi; Corbezzoli; Fichi d’india; Frutto della passione; Giuggiole; Litchi; Lamponi; Mirtilli (rossi); More; Nespole (arancioni in primavera, e, germaniche in autunno); Mirto; Prugnolo, Prugna (come lassativo naturale).
- Nella stagione invernale: Kiwi; Ananas; Avocado, verso la fine dell’inverno, e, all’inizio della primavera Clementine; Arance; Mandarini; Mandaranci; Pompelmi; Lime; Limoni (anche e soprattutto la scorza).
- Da fine primavera, fino a tarda estate: Albicocche; Anguria Ch’è uno degli alimenti che causano il gonfiore addominale, le angurie possono essere molto rinfrescanti in estate, ma per evitare il gonfiore sostituirle con meloni, pompelmi e banane (non troppo mature), oppure mangiarle moderatamente.
- Castagne: è bene consumarle per supportare, e calmare il fegato (naturalmente in inverno).
- Cocco: Il cocco, nelle sue varie forme, può aiutare a liberarsi da colite o parassiti intestinali più velocemente. Bere un po’ di succo di cocco al mattino, mangiare un cucchiaio di cocco fresco grattugiato o mangiare qualche cucchiaio di olio di cocco extra vergine durante il giorno può essere molto utile.
- Banana: casomai verde poiché contiene meno zuccheri e risulta meno astringente.
- Fichi: Non sono considerati un rimedio specifico contro gonfiore, colite, e, parassiti, tuttavia, grazie all’alto contenuto di fibre, possono essere molto utili per combattere i disturbi intestinali, oltre ad avere un effetto energizzante e tonificante sull’organismo. Fare comunque attenzione all’alto contenuto di zuccheri, quindi non eccedere nelle dosi. Al di fuori dell’autunno è bene consumare i fichi essiccati.
- Fragole: Nel caso si soffra di colite e parassiti intestinali anche in autunno, o, inverno.
- Mele verdi (Granny Smith) con la buccia. Eccellenti per idratare, e risolvere disturbi di stomaco (bruciore di stomaco, difficoltà a digerire, gonfiore a livello gastrico, fame anche quando si è mangiato da poco).
- Melagrana: In presenza di colite e parassiti intestinali nella stagione fresca si consiglia di mangiare un melograno al giorno, per almeno 7 giorni, ripetere eventualmente un paio di volte nel periodo. I frutti di melograno contengono una sostanza chiamata punicina, efficace nel combattere la colite e le infezioni parassitarie intestinali.
- Papaya acerba. La papaya acerba è ricca di papaina, un enzima che lotta contro la colite e i parassiti. Si può aggiungere un po’ di papaya acerba alla colazione o bere del succo puro dalla frutta cruda per aiutare il corpo a liberarsi da colite e dei parassiti intestinali, e, così anche del gonfiore. Anche la papaya fermentata è molto utile, potenzia gli enzimi buoni per la digestione (una bustina sciolta in acqua prima dei pasti migliora l’assimilazione delle sostanze nutritive e previene il gonfiore).
- Pesca. La pesca bianca è considerata dai Taoisti un'autentica prelibatezza poiché ha un sapore leggermente piccante (il frutto migliore nella stagione fresca).
- Pere con buccia. Eccellenti per idratare, e risolvere disturbi di stomaco (bruciore di stomaco, difficoltà a digerire, gonfiore a livello gastrico, fame anche quando si è mangiato da poco). Ideale è consumare le perse in combinata con formaggi stagionati.
- Uva, in autunno, meglio se rossa per la presenza di tannini, antiossidanti, etc. Con l’arrivo dell’inverno l’uva fresca non andrebbe più mangiata, fino all’autunno successivo. Al di fuori dell’autunno è bene consumare uva essiccata, o, uva passa.
- Susine: quand’è stagione (meglio se rosse)
- Rabarbaro, come lassativo naturale (che comunque è più una pianta officinale primaverile).
- Ribes Rosso e Nero come anche il Mirtillo rosso, i lamponi
- In primavera e soprattutto estate: Olive, Ciliegie, e, more di gelso
- Andrebbero testati, consumati con parsimonia e solo quand’è stagione: anguria, avocado, bacche di acai, cachi, carruba, cedro, datteri, fichi d’India, fragole, frutto della passione, kiwi, lampone, litchi, melograno, mela, melone giallo, more di gelso, pesche noce, ribes nero e rosso, sambuco, uva bianca e nera, uva spina.
Semi e Frutta secca
Nella stagione fresca è naturale cibarsi dei semi, e, della frutta secca appena prodotta.
La frutta secca tostata è più facile da digerire, ed è molto energetica, un leggero eccesso può causare l’accumulo di umidità, quindi è bene limitare le porzioni (una manciatina al giorno, meglio a colazione).
- Anacardi; Chia, Pistacchi; Pinoli, è bene consumarli per supportare, e calmare il fegato.
- Mandorle, Nocciole, e, Noce - Mallo di noce nera. Nella medicina antica, l’estratto del mallo acerbo di noce nera veniva utilizzato per il trattamento di colite e parassiti, funghi, virus e batteri. Questo perché il mallo contiene, tra gli altri elementi, juglone, tannino e iodio, sostanze dalle elevate proprietà antisettiche e antibatteriche. Oggi sono reperibili in commercio integratori a base di estratto di noce nera.
- Semi di Lino, Semi di Papaia, Semi di girasole, che hanno un grande effetto Carminativo;
- Semi di senape bianca specialmente in primavera
- Semi di zucca: possono essere consumati dopo tostatura o essiccatura, contengono la cucurbitina, che paralizza flora batterica dannosa e parassiti causandone il distacco dalla parete intestinale, facilitando così la loro eliminazione mediante l'evacuazione, che è bene favorire e stimolare con l'aiuto di piante lassative coadiuvanti come la Cascara, o, la Manna per i bambini.
- Semi di pompelmo: L’estratto di semi di pompelmo è considerato un antimicrobico naturale possiede una sorta di selettività capace di agire sui microrganismi patogeni senza danneggiare quelli fisiologici, normalizzando così l'ambiente microbico della flora intestinale dell'individuo (microbiota). L'estratto di semi di Pompelmo è reperibile nei negozi di alimenti naturali, vanta acclarate proprietà vermicide ad ampio spettro, antibatteriche, antimicotiche, e, antivirali
- Semi di sesamo: Alimento piuttosto calorico, i semi di sesamo hanno la proprietà di rafforzare il sistema immunitario e costituiscono un ottimo ricostituente, soprattutto in caso di disturbi gastrici e intestinali (e quindi anche per combattere gli squilibri determinati da eventuale presenza di batteri nocivi, o parassiti nell’apparato digerente). Possono essere aggiunti alle insalate o gustati nello yogurt. È preferibile non tostarli.
Attenzione: I Semi di finocchio (possono stimolare la produzione di estrogeni in eccesso, che sono legata alla crescita abnorme dei tessuti), così anche liquirizia, peonia, cordyceps e dan shen.
Spezie e Erbe aromatiche
Preziose in cucina, le erbe e le spezie aiutano a prevenire i tipici disturbi della stagione fredda, e, sostengono l’organismo nella stagione primaverile ed estiva (quindi fanno sempre molto bene).
- Alloro. Un rimedio detox, che facilita la digestione e combatte i gas intestinali. Ha un grande effetto Carminativo.
- Anice, può essere utile per un’azione preventiva, grazie alla sua capacità di riequilibrare le funzioni intestinali. Ha un grande effetto Carminativo.
- Aneto; Basilico; Coriandolo; Erba cipollina, che combatte i sintomi di raffreddore e influenza; Melissa, ottimo per la tiroide, tensioni, spasmi, e, coliti; Noce moscata; Rosmarino; Timo, in caso di Umidità. Salvia; Santoreggia. Tutte piante con un grande effetto Carminativo.
- Cannella; Cardamomo; Chiodi di Garofano, per le loro proprietà antisettiche e antibatteriche, possono contribuire a debellare batteri nocivi e parassiti intestinali. Possono essere utilizzati anche in infusione, o, in olio essenziale, o, nel preparato sotto descritto
- Cumino e Cumino dei prati, ch’è bene consumarli per supportare, e, calmare il fegato. La Curcuma: È considerata un buon antinfiammatorio, utilizzato soprattutto nella medicina orientale. Basta consumarne un paio di cucchiaini al giorno, magari aggiungendoli ai cibi a fine cottura. La Curcuma è meglio in polvere e si consiglia di assumerla con poco pepe. Queste piante hanno un grande effetto Carminativo.
- Maggiorana, ma soprattutto la Menta, ch’è nota particolarmente per la sua azione eupeptica e carminativa. Importante è la sua azione coleretica, essendo in grado di aumentare di cinque volte il flusso biliare. Agisce come antiemetico e spasmolitico sulla muscolatura liscia del tubo digerente. Aumenta la peristalsi gastrica e la secrezione di acido cloridrico e rinforza lo stomaco. È dotata di una blanda azione colagoga. Si usa anche in preparati contro l’alitosi.
- Origano: L’origano ha numerose proprietà, in particolare analgesiche e antisettiche.
- Paprika dolce, Pepe nero, pepe bianco, pepe, verde, o, meglio il Pepe lungo che ha un grande effetto Carminativo, come anche il Prezzemolo che è: diuretico, digestivo (favorisce la peristalsi intestinale), contrasta l’ipertensione arteriosa, ottimo per l’ipotiroidismo. Come condimento è un vero farmaco. Da un punto di vista alimentare il prezzemolo si lega bene con moltissimi cibi, sia vegetali che animali. Contiene notevoli quantità di vitamine A, C, E, e, minerali quali calcio, iodio, zolfo, rame, fosforo. Per questa sua ricchezza viene aggiunto spesso a salse e a tanti tipi di pasta, sia calda che fredda; l’importante è che venga utilizzato a crudo, perché la cottura prolungata ne distrugge i principi terapeutici. L’uso alimentare del prezzemolo è consigliato a chi soffre di ipotiroidismo, poiché la sua ricchezza di vitamine, clorofilla e minerali (in particolare lo iodio) aiuta a combattere la stanchezza e l’anemia che spesso compaiono in persone colpite da tale patologia. L’ipotiroidismo è una patologia causata da carenza di ormoni tiroidei e che si manifesta con un rallentamento dei processi metabolici.
- Zafferano in autunno e primo inverno, e, lo Zenzero, soprattutto in inverno, è considerato un toccasana per i problemi intestinali e digestivi ed è particolarmente indicato per contrastare l’endometriosi, le infezioni e le coliti.
Funghi
La stagione fresca è un ottimo periodo per fare una bella scorpacciata di funghi, ma nella stagione fredda è bene consumarli anche esiccati:
- I funghi champignon che contengono lectine.
- L’Orecchione è particolarmente indicato per la ritenzione idrica
- Il Chiodino, e, il Prataiolo si trovano spesso freschi in tutte le stagioni, ma si consiglia di acquistarli esicasti fuori stagione.
- Il Gallinaccio, detto anche finferlo, è un fungo facile da trovare
- Il Porcino nero, è un ottimo alimento, ricchissimo di zinco, di vitamina B5, B9 e B3, come anche i funghi Shitake
Evitare di consumare i funghi impanati o fritti (consumarli con moderazione se si hanno problemi epatici).
Origine animale
Uova
Nella stagione più fresca è bene alimentarsi di Uova di Gallina (specialmente del tuorlo), e, nella stagione calda anche di Uova Di Quaglia.
Latticini e derivati
I latticini sono alimenti molto nutrienti, e, nella stagione fresca sono adatti a persone disidratate, magre e deboli; normalmente è bene mangiare i latticini in piccole quantità, per evitare di elevare troppo l’umidità, e, l’accumulo di muco nel corpo.
- Latte e Formaggio (stagionato) di capra e pecora
- Latte di bufala.
- Yogurt e Kefir. Assumendoli a giorni alterni nei periodi più indicati riattivano la flora batterica intestinale, e, rinforzano il sistema immunitario, sono molto utili per la prevenzione, o come ricostituente dopo una cura farmacologica.
Il Latte migliore è quello di: capra, pecora, bufala; in quanto contengono β-caseina A2 che porta meno infiammazione rispetto alla β-caseina A1 (contenuta nel latte di mucca), comunque è bene consumare latte sempre con moderazione.
È bene limitare il consumo di prodotti caseari (latte e derivati) sia poiché spesso contengono significative concentrazioni di estrogeni (naturalmente presenti o artificialmente aggiunti) sia per il loro effetto di stimolazione insulinica.
Carne
(Sezione Eliminata) - (da approfondire con una/un Naturopata di fiducia giacché varia in base a costituzione, flusso umorale e gruppo sanguigno)
Pesce
(Sezione Eliminata) - (da approfondire con una/un Naturopata di fiducia giacché varia in base a costituzione, flusso umorale e gruppo sanguigno)
Detossicazione e Purificazione
Alimentarsi al meglio in base alla propria costituzione e al proprio flusso umorale, e, al proprio gruppo sanguigno è basilare, tanto quanto eliminare tossine, scorie, e, ristagni di liquidi, così da riequilibrare l’organismo, e, ossigenare i tessuti.
Il seguente preparato è consigliato per persone che non sono un Biotipo con predominanza Legno, o, con una costituzione in cui è predominante l'elemento Fuoco., oppure che hanno come Dosha prevalente Pita.
Preparato naturale - Chiodi di garofano e Semi di lino
Il seguente rimedio naturale preparato in polvere a base di chiodi di garofano, e, semi di lino contiene vari principi attivi (antinfiammatori, antibatterici ed antiparassitari) che donano: sollievo ad infezioni intestinali, favoriscono le funzioni digestive senza causare effetti indesiderati, aiutano a tener sotto controllo il peso, e, alleviano l’endometriosi.
Ingredienti – Preparazione - Assunzione
Mettete entrambi gli ingredienti in un macinino da caffè e ridurli in polvere.
- 1 cucchiaio di chiodi di garofano (12 gr)
- 10 cucchiai di semi di lino (100 gr)
Alla mattina è bene, bere o mangiare due cucchiai del preparato in polvere, mescolandoli con acqua tiepida, o, ad altro liquido, oppure aggiungere i due cucchiai ai cibi con cui si fa solitamente colazione (ad es. latte di mandorle, e, mais tostato). Durante il giorno in cui si è assunto il preparato in polvere è buona abitudine bere molta acqua.
È bene assumere il preparato per ameno 7 giorni consecutivi, e, interrompere l’assunzione per lo stesso numero di giorni consecutivi in cui si è assunto, e, riassumerlo per un altro ciclo.
È bene effettuare il ciclo almeno tre volte all’anno, o, quando è più.
Chiodi di garofano
I chiodi di garofano possiedono proprietà analgesiche, antispasmodiche, antibatteriche e una sostanza chiamata eugenolo che previene la coagulazione del sangue ed i problemi cardiaci.
Apportano nutrienti quali: Vitamina B e Vitamina K, Potassio, Calcio, Magnesio, e, Acidi grassi omega 3.
I chiodi di garofano vengono attualmente utilizzati nel trattamento di funghi ed infezioni batteriche, diarrea, in passato si impiegavano anche per le infezioni come il colera, la tubercolosi, e, la malaria.
Semi di lino
I semi di lino sono “alimenti eccezionali”, grazie alla ricchezza di nutrienti che li caratterizzano, infatti contengono: acidi grassi essenziali, fibre dietetiche, e, una grande quantità di antiossidanti, che favorisce le funzioni digestive.
I semi di lino vengono assorbiti facilmente dal corpo, favoriscono l’eliminazione delle tossine che si accumulano nel colon, sono leggeri per lo stomaco, e, fungono da alimento per la flora batterica che protegge l’intestino dagli agenti nocivi.
Integrare l'Alimentazione con Piante e Fitocomplessi
Il secondo passo alimentare per sentirsi meglio è rivitalizzare la flora batterica, con probiotici e fermenti, così da aiutare a regolarizzare l’evacuazione, questo solo dopo aver purificato l’organismo.
I prebiotici, comunemente noti come fermenti lattici, favoriscono la crescita dei batteri buoni nell’intestino (come il bifido batteri), rendono l’ecosistema intestinale ostile ai batteri nocivi, così inibendo inibiscono la proliferazione dei microrganismi patogeni.
Curiosità: nella stagione fredda è bene non esagerare con grandi quantità di yogurt perché, se prima non si è eliminata la flora batterica intestinale indesiderata, si rischiano fenomeni come gonfiore, meteorismo e difficoltà digestive.
Probiotici e Prebiotici
I probiotici sono ceppi di batteri “buoni”, vivi e vitali presenti in quantità anche nei cibi cagliati o fermentati come yogurt, kefir e siero di latte, da assumere per bocca (in capsule, polvere, flaconcini ecc.) per ricolonizzare i vari tratti intestinali riportandoli in condizioni di normalità. I più adatti sono quelli privi di lattosio, glutine, additivi; devono essere stabili e resistenti ai processi digestivi, in modo da superare lo stomaco e arrivare intatti nell’intestino, moltiplicarsi e bloccare la proliferazione di altri microrganismi patogeni.
I principali ceppi specifici per riequilibrare i diversi tratti dell’intestino sono costituiti da:
- bifidobatteri (lactis, bifidum, breve);
- lattobacilli: acidophilus, casei (uno ceppo speciale lactobacillus rhamnosus), salivarius, bulgaricus, rhamnosus, plantarum);
- Saccharomyces boulardii, particolarmente utile quando sono in corso terapie antibiotiche, o per le persone ch’è bene che seguano un trattamento probiotico più ampio così da reimpiantare la corretta flora batterica intestinale.
Piante che aiutano in caso di cellulite e adipe in eccesso
In presenza di cellulite è buona norma depurare l’organismo, alcune delle piante utili a tale proposito sono la bardana, e, il tarassaco (radici in inverno, e, foglie in primavera ed estate), la piantaggine (foglie giovani in tutte le stagioni), l’ortica (foglie in primavera) che agiscono sia sul fegato e cistifellea stimolando la produzione di bile, che sui reni promuovendo la diuresi. Si utilizzano in caso di insufficienze epatiche, e, nei programmi detossinanti. Piante che grazie all'attività diuretica, rappresentano un buon depurativo nella ritenzione idrica e nel controllo della cellulite.
Di seguito un elenco di piante indicate per la cellulite, che è bene assumere nella stagione più indicata:
- Betula verrucosa (linfa o gemme)
- Utili le gemme in primavera, e, la linfa in autunno il macerato glicerico, 50 gocce al mattino e alla sera.
- Cipresso: (foglie e frutti)
- Proprietà: astringente, vasocostrittore, diuretico
- Impieghi: stasi venose, teleangectasie cellulite (ingrossamento sia dei sedimenti adiposi, che dei vasi sanguigni)
- Edera (foglie)
- Proprietà: anticellulite, antiedematosa, flebotonica.
- Impieghi: cellulite, edemi
- Fucus Vescicolosus (talli)
- Proprietà: attivazione del metabolismo e circolazione
- impieghi: soprappeso, cellulite con adiposità localizzata, atonia
B. Meglio in estate, e, comunque evitare l’uso in presenza di alterato metabolismo soprattutto tiroideo
- Ginepro (bacche)
- Proprietà: detergente, disinfettante, deodorante, diuretico, sudorifero
- impieghi: cellulite, edema, impurità.
- Ginco Biloba (foglie)
- Proprietà: circolatorie
- impieghi: stasi e deficit circolatori, cellulite atona, psoriasi
- Ippocastano (semi)
- Proprietà: anticongestionante microcircolazione, vagotonico
- impieghi: stasi venose, congestioni vascolari, cellulite
- Ortica (Foglie)
- L'estratto integrale di foglie di ortica è indicato, specialmente in caso di carenza di ferro, per far fronte della ritenzione idrica, perché ha comprovate proprietà diuretiche, conferite alla pianta anche dai derivati dell'acido caffeico in essa contenuti).
- Rusco (radice)
- Proprietà: antinfiammatorio, capillo-protettore, antiedema
- impieghi: ritenzione idrica, cellulite edematosa, teleangectosia
- Spirea ulmaria (sommità fiorite)
- Proprietà: toniche, diuretiche
- impieghi: cellulite, edemi
- Verbena (foglie)
- Proprietà: analgesiche, lenitive, deodoranti, toniche
- impieghi: arrossamenti, acne, cellulite dolente, sciatalgia
- ….. e poi
- Borragine, Genziana, Gelso, e Gramigna
- Aneto; Angelica cinese; Artemisia annua (in Cina è molto utilizzata); Carvi e Centella, Con grande effetto Carminativo
- Tarassaco è bene utilizzalo nelle stagioni fredde in infusione (radici), o, in foglie da mangiare anche in insalata (primavera).
Come utilizzarle?
In alcuni casi si possono mangiare, ma solitamente si usano in tisane (vedi sotto), estratto secco (2 capsule due volte al giorno prima o durante i pasti), estratto idroalcolico (40 gocce 3 volte al dì, prima o lontano dai pasti): tutti i prodotti si trovano in erboristeria. Oltre a poter essere utilizzate in polveri ‘’Ayurvediche’’.
Tisane e Infusi
- Tisana/ infuso - Consigliata per cellulite edematosa, con ritenzione idrica, si può anche integrare con la tisana anticellulite drenante e diuretica (di seguito). Berne due tazze al giorno (al mattino, e, alla sera dopo cena). Composizione:
- Gramigna radice 20 g
- Pilosella pianta 40 g
- Centella asiatica 40 g - Tisana/ infuso – Diuretica. Berne due tazze al giorno (al mattino, e, in tarda mattina). Composizione:
- Equiseto fusti sterili 25 g
- Ciliegio peduncoli 25 g
- Betulla foglie 25 g
- Bardana radice 25 g - Tisana/ infuso - consigliata in caso di cellulite dura, dolorosa, e, resistente. Berne due tazze al giorno (al mattino, e, alla sera dopo cena). Composizione:
- Malva foglie 20 g
- Combretto foglie 30 g
- Elicriso fiori 20 g
- Rusco radice 30 g
Note
Oltre ai corsi di studi frequentati e all’esperienza personale… le fonti che mi hanno aiutato a scrivere questa informativa sono dei libri ad edizione “Riza”, “Tecniche Nuove”, “Morphema” e altre fonti... per sapere i titoli dei libri contattatemi in privato.
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