Il Movimento è vita
“la vita è movimento… e … il movimento è vita”... La vita si manifesta per mezzo del movimento, e, prolifica per mezzo del contatto, ogni singolo atto biologico che sia più di una semplice reazione chimica è indice di vitalità.
Sia il contatto, che il movimento fisico, sono essenzialmente vitali, anche per questo è bene tener presente che solo attraverso la pratica, costante e accorta, si comprenderanno i movimenti, e le modalità di contatto, che meglio rispondono alle proprie necessità. La pratica abitudinaria dei movimenti insegnati da filosofie millenarie quali yoga o Qi gong, oppure Bio Energetica aiuta a mantenere l’armonia tra corpo, e, animo, mente, e, spirito.
Appare così naturale muoversi senza fatica così da vivere a pieno la propria vita, eppure molto spesso, per vari motivi... ‘non lo si può fare’, e... questo genera somatizzazioni, e/o, porta blocchi e tensioni. Allentare le tensioni è di certo sana abitudine, anche quando per qualche motivo risulta difficile muoversi, e, soprattutto in assenza d'impedimenti è bene effettuare abitualmente adeguati movimenti. E' bene muoversi con criterio e costanza, prima che sopraggiungono blocchi, o, emergono dolori, oppure che si verifichino "improvvise" rotture. È benefico riuscire a distendere e rilassare ciò che è teso, specialmente quando le tensioni psicofisiche da stress divengono eccessive; per questo è importante apprendere come si possono modulare al meglio le tensioni[1].
Movimenti armonici, semplici, e, gioiosi infondono benefici sia all'animo che al corpo, donandoci rinnovate energie vitali e buona forza di spirito.
La consapevolezza che “soma” e "psiche" si relazionano, influenzandosi, è ben radicata nelle millenarie pratiche meditative, e, in quest’era tale consapevolezza viene applicata sia nello Sport[2], che in altre attività. L’iterazione armonica tra mente, animo, corpo e spirito è radice comune in tutte le discipline psicofisiche, sia antiche che contemporanee. Si esercita tramite una gestione ottimale del proprio stato d’animo e delle proprie qualità[3] mentali e motorie… come la concentrazione… la visualizzazione… l’armonia e l’immaginazione motoria. Dapprima è propedeutico allenarsi a mantenere il miglior controllo mentale possibile, così da ottimizzare la propria capacità di ascolto corporeo, difatti è opportuno abituarsi a focalizzare l’attenzione in principio corpo[4]… senza rivolgersi al “vissuto della mente”. Ascoltando il corpo ci si mettere in sintonia con mente e stato d’animo, poiché sono intimamente connessi e si condizionano reciprocamente. Ascoltarsi in modo da percepire in maniera distinta l’immagine del proprio corpo, oltre ad avvertire le sue funzioni sensoriali, propriocettive e motorie.
È bene mantenere al concentrazione, e, l’armonia tra mente, animo e corpo, così da acquisire quella consapevolezza che può aiutare a conservare un equilibrato rapporto tra ciò che si muove di “dentro”, e, ciò che si agita al di “fuori”… che tende, implacabilmente, a condizionare. A tale scopo esistono diversi trucchi e strattagemmi [5] per acquisire l'abitudine al sano movimento semplice e naturale, per esempio già l'utilizzo della respirazione più adatta a se ed al momento consente di utilizzare al meglio le energie di cui si dispone.
Note
[1] Modulare le tensioni, anche con l'obbiettivo di calmare un animo sovra agitato (da tensioni emotive), o, di animare uno spirito smorto e poco incline a emozionarsi.
[2] Dimostrazione n’è fatta che negli ultimi decenni le performance atletiche sono state migliorate enormemente.
[3] Queste qualità che hanno un comune prerequisito, cioè: buone capacità nel gestire la propria attenzione focalizzata e volontaria.
[4] Molte pratiche meditative orientano la percezione su sensazioni fisiche: legate alla vista, ai suoni e, ancor maggiormente, alla postura e al respiro.
[5] “È come mettere "un guardiano" (o un "osservatore") dinanzi alle porte delle proprie pulsioni e sensazioni, e, degli stati d'animo che da esse derivano. Come mettere un guardiano che abbassa il livello d’attenzione sull’attività mentale inutile e incontrollata, il continuo sfarfallio degli stati d’animo, così da evitare le vane fantasticherie, le ansie immotivate, e, le illusioni dell’animo.”
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