Multitasking

Il cervello non esegue bene diversi compiti contemporaneamente, e, il multitasking pregiudica la qualità del suo operato.
Come titola Inc.: “Il multitasking sta uccidendo il tuo cervello”.
Il multitasking porta uno stato celebrale ovattato, in cui i riflessi sono meno agili e più assopiti, lo dimostrano alcuni dei seguenti studi:
- Nel 2006, l’American Psychological Association segnala l’inefficacia del multitasking tramite diverse ricerche[i], alcune svolte addirittura nei primi anni ‘90, quando in Italia il vocabolo multitasking era ancora sconosciuto.
- Nel 2009, l’Università di Stanford dimostra[ii] che i multitasker sono più disorganizzati e incapaci di focalizzare l’attenzione, e, non sono né più abili né più veloci dei single taskers.
- Nel 2013, Altmann, Trafron e Hambrick, dell’Università del Michigan, hanno svolto una ricerca[iii] che dimostra che il multitasking porta a incappare più facilmente in errori[iv]. L’esperimento monitorava un campione di studenti nel mentre essi svolgevano un lavoro di routine al computer, e, prevedeva la comparsa di un pop up (che li interrompeva), in cui essi erano obbligati a inserire un codice; dopo la comparsa del pop si moltiplicavano gli errori commessi (Un buon articolo di Psychology Today[v] spiega lo svolgimento dell’esperimento, e, i risultati). Dallo studio emerge che il multitasking pregiudica la memoria di lavoro, ossia fa dimenticare quel che si è fatto appena prima, e, quel che si pensava di fare subito dopo l’interruzione[1].
- Sandra Bond Chapman[vi], fondatrice del Center for Brain Health (nell’università di Dallas) afferma che il multitasking accresce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. E spiega che il nostro cervello sa far bene una cosa alla volta, perché quando i neuroni devono sorvegliare molte attività contemporaneamente, non si dividono i compiti e li tengono tutti sotto controllo attimo per attimo, ne risulta un superlavoro. Dopo la pubblicazione del libro “Make your brain smarter”, uscito nel 2013, la Chapman su Forbes esalta il single tasking, e, definisce il multitasking tossico, poiché diminuisce l’acutezza mentale e la memoria, oltre a provocare un declino cognitivo precoce. La Chapman sostiene che l’essere costantemente connessi causa un rilascio di dopamina nel cervello che può creare dipendenza e che rende incessante il bisogno di velocità pulsoria e nuovi stimoli.
- Nel 2014, l’ università del Sussex, pubblica un preoccupante studio[vii], poiché è il primo a mettere in evidenza una correlazione tra struttura del cervello, e, la poca propensione al multitasking naturale (questo studio dell’università del Sussex è stato ampiamente ripreso in tutto il mondo). In sostanza, secondo lo studio, i multitasker risultano più soggetti ad ansia e depressione. Inoltre presentano minore densità di materia grigia[2] nella parte del cervello (la corteccia cingolata anteriore) responsabile dell’empatia, dei processi decisionali, del controllo degli impulsi, e, delle emozioni.
- Repubblica in un articolo del 2014 scrive[viii] “Adesso gli scienziati lanciano l’allarme sulle conseguenze del multitasking”.
Il multitasking, in Italia, pare essere ancora il massimo della modernità, anche dopo anni di evidenze scientifiche. La sua esaltazione sta diventando anche una comodità per giustificare il superlavoro femminile. A tele proposito un articolo italiano pubblica una ricerca[ix] che confronta Donne e Uomini mentre svolgono più compiti contemporaneamente, l’articolo enfatizza il fatto che le prestazioni femminili peggiorino (appena un po’) meno delle prestazioni maschili (…però non segnala il drammatico peggioramento delle prestazioni. che si verifica a prescindere dal sesso; quando invece un articolo americano[x], che pubblica la medesima ricerca, e, in conclusione avvisa che il multitasking è dannoso per entrambi i sessi…).
Il multitasking, e, le continue distrazioni sono deleterie per l’attenzione.
La CNN ha prodotto un breve documentario[xi] che spiega come il cervello, in realtà, non faccia due cose allo stesso tempo, bensì facendole continua a spostare l’attenzione dall’una all’altra, con una notevole perdita di velocità intellettiva, e, di qualità delle prestazioni cognitive[3].
È bene lasciarsi alle spalle l’abitudine caotica del multitasking.
Compiere un’attività per volta richiede un naturale impegno iniziale, però porta ad un aumento di creatività, energia e concentrazione. Gl’immensi benefici del singole tasking emergano in poco tempo, difatti è bene tener sempre presente che bastano poche ore di allenamento per appendere a pensare in maniera strategica, così da auto addestrarsi a gestire e filtrare le sollecitazioni esterne[xii], così da concedersi il giusto tempo per far al meglio una cosa alla volta.
[1] Per fare altri esempi, di fronte ad una normale interruzione che avviene nelle attività multitasking: quando si sta pensando si perde il senso, quando si sta scrivendo o parlando si perde il filo, e, quando si sta eseguendo una qualsiasi procedura non si sa più a che punto si sia della sequenza di esecuzione
[2] La minore densità di materia grigia, purtroppo non si è ancora compreso se questa sia una causa o un danno conseguente alla pratica del multitasking
[3] La perdita di prestazioni cognitive porta ad uno stato d’essere assai sconsigliabile, specie quando si vivono situazioni in cui prestare attenzione è letteralmente vitale
[i] Fonte: https://www.apa.org/research/action/multitask
[ii] Fonte: https://news.stanford.edu/news/2009/august24/multitask-research-study-082409.html
[iii] Fonte: https://news.stanford.edu/news/2009/august24/multitask-research-study-082409.html
[iv] Fonte: https://www.internazionale.it/opinione/annamaria-testa/2014/12/12/una-cosa-alla-volta-e-meglio
[v] Fonte: https://www.psychologytoday.com/intl/blog/conquering-cyber-overload/201302/interrupt-me-five-seconds-fuhgeddaboudit
[vi] Fonte: https://brainhealth.utdallas.edu/personal-stories/dr-sandra-bond-chapman/
[vii] Fonte: https://www.sciencedaily.com/releases/2014/09/140924144949.htm
[viii] Fonte: http://nuovoeutile.it/wp-content/uploads/2014/12/MULTITASKING.pdf
[ix] Si veda: https://www.salute.eu/2013/10/27/news/multitasking_le_donne_migliori_degli_uomini-266878327/
[x] Si veda: https://www.huffpost.com/entry/women-better-than-men-multitasking-study-finds_n_4175470
[xi] Si veda: https://edition.cnn.com/2015/04/09/health/your-brain-multitasking/
[xii] Si veda: https://www.forbes.com/sites/nextavenue/2013/05/08/why-single-tasking-makes-you-smarter/?sh=13512ecb5063