Sovraccarico cognitivo
Quest'approfondimento è parte dell'informativa: Soluzioni Naturali a Malesseri Digitali
il Sovraccarico cognitivo
Dopo aver compreso da un lato l’attenzione, e, dall’altro il senso del “Prestare Attenzione” e dell’Essere distratto, è bene approfondire cosa significa ‘Sovraccarico Cognitivo’, come si giunge ad esso, e, come gestirlo al meglio, così da apprendere come mantenere la concentrazione su quel che si sta compiendo, per poi, magari, raggiungere uno “stato d’essere meditativo”.
Il sovraccarico cognitivo si riflette sulla fatica a comprendere, o, a prendere decisioni, emerge quando non si riesce più a gestire gli stimoli sensoriali, esterni e interni, che confliggono per giungere a piena attenzione.
Si hanno capacità cognitive limitate, e, quando gli stimoli da valutare sono troppi, il cervello non ce la fa, a considerarli e valutarli, tutti, in tempo utile. Di fatto, più input giungono, meno si riesce a prestare attenzione, e, più si cercano scappatoie che mettano al riparo, dall’intollerabile fatica di dover prendere in considerazione troppi elementi, con troppe variabili.
Il sovraccarico cognitivo genera le seguenti conseguenze:
- Pregiudica la capacità di recepire, selezionare e comprendere gli stimoli che veicolano informazioni importanti [1].
- Porta a prestare attenzione al non rilevante, giacché di dentro si è in confusione, generata da: dati mal organizzati, un eccesso di informazioni parziali, incomplete, e, a volte sbagliate).
- Conduce a delegare scelte opprimenti, e, più o meno importanti, e, apre la strada alla cattiva abitudine di delegarle.
Note
Quest'approfondimento è parte dell'informativa: Soluzioni Naturali a Malesseri Digitali
Continua Su: L’abitudine al delegare