Come elevare il livello d’attenzione?

Per ritrovare il livello di attenzione perduta e resistere al sovraccarico cognitivo, occorre tenere ben presente, che, quando aumenta quantità e intensità delle informazioni disponibili, accresce anche il senso di inadeguatezza, di indifferenza, e, la fatica preliminare (o aggiuntiva) che occorre per selezionare e analizzare quel che più serve, o, interessa. Per elevare il livello di attenzione, occorre essere in grado di individuare il momento in cui lo “sforzo decisionale” aumenta, e rallentare, così da non esternalizzare alle intelligenze artificiali le scelte, e, le fatiche celebrali, e decisioni che più ci riguardano. Per non affaticare l’attenzione è bene evitare il multitasking, e, l’eccessiva esposizioni a stimoli innaturali, giacché compromettono la naturale capacità di decidere e di prestare attenzione a quel che più importa. È buona norma apprendere come gestire al meglio la propria concentrazione, e, aver coscienza di dove e come si dirige la prioria attenzione, così da allenarsi a non farsi catturare dagli stimoli spazzatura (senza fare lo sforzo di comprenderli). È bene ridurre il numero di decisioni che gravano sulle proprie spalle in modo da potersi concentrare su ciò che conta maggiormente. Di fatto una delle prime azioni interiori da intraprendere è proprio quella di ridurre (ai minimi termini) gli input inutili, per poi concentrarsi sui segnali e stimoli che il corpo percepisce ed invia, modulando consapevolmente respiro e movimenti, così da vivere a pieno il presente (con corpo, animo e mente).
Nel vivere quotidiano è basilare coltivare buone abitudini, come quelle di mantenere agilità e armonia nei pensieri e nelle azioni, e, una coscienza genuina, così da poter liberamente dire NO, senza sensi di colpa. Per mantenere un buon livello di attenzione sono delle buone abitudini quelle di curare: l’alimentazione, la respirazione, lo stile di vita, come è bene rallentare (nei pensieri e nelle azioni), evitando di farsi inglobare dal convulso e frenetico ritmo sociale, e quando rallentare non è possibile, è buona norma quella di prendersi delle pause, così da staccare comunque la spina regolarmente, o, in maniera intermittente.
Nell’intento di elevare il livello d’attenzione, saranno di supporto, le pratiche Bio energetiche e vibrazionali, anche il semplice atto di contemplare la natura[i] è stato ormai dimostrato che sia in grado di donare ristoro, così anche la meditazione, come anche l’atto di vivere nel momento presente (di essere qui e ora), in piena coscienza e consapevolezza di sé, in un flusso d’intenti ben orientato e focalizzato. Un’esperienza utile a migliorare la qualità dell’attenzione può essere quella di fare un’immersione boschiva praticando piacevoli respirazioni, naturali condivisioni e semplici contemplazioni (senza sforzi e costrizioni), che preveda (magari) anche il rilassarsi cullati da un bagno di suoni ancestrali e naturali.
[i] Fonte: https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/0272494495900160