Fronteggiare il disorientamento sensoriale e percettivo
Tieni presente che quest’approfondimento è parte dell’informativa: Soluzioni Naturali a Malesseri Digitali
Fronteggiare il disorientamento sensoriale e percettivo
Ogni persona nella sua unicità, per far fronte al disorientamento sensoriale e percettivo, è bene: che migliori il proprio stile di vita (che comprende qualità del riposo, delle esperienze e dell’alimentazioni), che si rilassi, e, che... qualunque via intraprenda utilizzi in sinergia le soluzioni naturali a lei più adatte, avvalendosi del supporto di persone competenti in materia.
In caso di smarrimento percettivo è d’aiuto riallenare i sensi, e in alcuni casi fare anche un reset sensoriale[1], per poi alternare appropriato relax, con giusti stimoli sensoriali alternativi (naturali e manuali), e con adeguati movimenti.
Per placare animi disorientati è bene ricordare che in natura esistono molte piante utilizzate per la loro azione rilassante e sedativa, che possono essere utili per alleviare gli stati ansiosi, per esempio: la camomilla, la valeriana, la melissa, la passiflora, l’escolzia, l’alloro e l’avena, come anche il tiglio e il biancospino. I principi attivi presenti nelle piante possono essere d’aiuto, a seconda dei casi e delle ricettività personali, sia per via cutanea con l’aroma massaggio, che per via olfattiva, e anche, per via orale tramite l’alimentazione o la fitoterapia.. sotto forma di tisane, decotti, infusi, gemmoderivati, tinture madri, estratti secchi, ecc. (Affidati a persone competenti in soluzioni naturali al fine di scegliere i rimedi naturali più adatti a te )
Una creativa disse:
“Orientarsi e dedicarsi a “rendere le cose semplici” …
Concentrarsi su quel che si sta facendo.
È bene ricordare che quando si stanno cercando nuove idee, o, si è in fase di incubazione creativa… paradossalmente… è d'aiuto allentare il proprio livello d’attenzione (saper modulare l’attenzione è fondamentale per stimolare una sana creatività). Anche quando ci si blocca di fronte a un problema, è sempre bene chiedersi se per caso non gli si stia prestando troppa attenzione (l’esempio del test di Simons[i] evidenzia che elevare troppo l’attenzione selettiva può impedire di intercettare dettagli fondamentali).”1
Note
[1] Un reset sensoriale si può fare per esempio tramite l’immersione in una vasca di deprivazione sensoriale
[2] Si veda: https://www.youtube.com/watch?v=vJG698U2Mvo
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