PAPILIONACEE o LEGUMINOSE o FABACEE
PAPILIONACEE o LEGUMINOSE o FABACEE
La famiglia era chiamata papilionacee nome che giunge da papilio (farfalla), per la forma del fiore. Le Fabacee sono una famiglia di piante che comprende molte piante erbacee abitualmente utilizzate nell’alimentazione come i legumi: ceci, fagioli, fave, ceci, piselli, lenticchie, soia, ecc.
Caratteristiche della Famiglia
In questa famiglia si annoverano piante eduli ricche di proteine, con un contenuto notevole di azoto (aria) e lipidi, non a caso se ne mangiano soprattutto i semi (che è la componente più centripeta della famiglia, poiché contiene più proteine che acqua). Alcune piante di questa famiglia hanno un sapore pungente (come il fieno greco) altre un sapore dolce (cole la liquirizia). Buona norma è piantare le leguminose vicino alle graminacee proprio perché esse arricchiscono il terreno di azoto e maturano generalmente prima delle graminacee, difatti ancora oggi si effettua “il sovescio” interrando i legumi, così da assicurare il nutrimento ai cerali anche in caso di eventi accidentali (grandinate, gelate, insetti, malattie, ecc.) che ne potessero pregiudicare il raccolto. Le leguminose sono moderatamente centrifughe, difatti hanno una rapida crescita, apparentemente disordinata, e spesso abbisognano di essere sostenute.
Proprietà della Famiglia
Tante leguminose hanno proprietà: energizzanti, lassative, emollienti, espettoranti, spasmolitiche (come: liquirizia, fieno greco, meliloto, ecc.), in alcuni casi sono ricche di fitoestrogeni (fieno greco, trifoglio, erba medica, galega), anabolizzanti (migliore nutrimento dell’organismo), e anche ipoglicemizzanti (liquirizia, fieno greco, galega). E’ bene sottolineare che a grandi dosi possono essere convulsivanti, e spesso tossiche.
Stagionalità della Famiglia
La famiglia e le piante in essa presenti compaiono nei momenti in cui l’organismo di solito è preda di cali energetici (Tarda primavera o fine estate).
Analogie Costituzionali e Umorali
Le piante di questa famiglia sostengono molto bene la costituzione linfatica, e ancor più con le costituzioni sanguigne, specie quando queste manifestano disturbi neurovegetativi od hanno esaurito le loro energie.
Piante della famiglia - Appunti
Le Fabacee sono una famiglia di piante che comprende molte piante erbacee abitualmente utilizzate nell’alimentazione come: fagioli, fave, ceci, piselli, lenticchie, ecc. … annovera anche: trifoglio… e piante arbustive o arboree come l'albero di Giuda, il maggiociondolo, l’acacia e le comuni ginestre… a seguire un elenco (non completo) e solo a titolo indicativo:
- Ginestra dei carbonai - Cytisus scoparius,
- Galega, capraggine - Galega officinalis,
- Liquirizia - Glycyrrhiza glabra,
- Erba medica o alfa-alfa - Medicago sativa,
- Meliloto - Melilotus officinalis,
- Fieno greco - Trigonella foenum graecum,
- fagiolo - Phaseolus vulgaris L.,
- pisello (Pisum sativum L.),
- fava (Vicia faba L.),
- lupino (Lupinus),
- cece (Cicer arietinum L.),
- caiano (Cajanus cajan),
- arachide (Arachis hypogaea L.),
- soia (Glycine max (L.) Merr.),
- lenticchia (Lens culinaris),
- cicerchia (Lathyrus sativus)
- mimosa (Acacia),
- albero di giuda (Cercis siliquastrum),
- robinia o acacia (Robinia pseudoacacia),
- carrubo (Ceratonia siliqua),
- tamarindo (Tamarindus indica),
- grenadilla (Dalbergia melanoxylon),
- maggiociondolo (Laburnum anagyroides).
Tamarindo
Il Tamarindo ha virtù lassative, disintossicanti e tante altre proprietà.
Il tamarindo a seconda del luogo del mondo in cui ci si trova viene adoperato per scopri differenti, anche perché è un frutto dalle molteplici proprietà benefiche per l’organismo.
Il Tamarindo è un albero alto dai 10 ai 25 m originario del Madagascar. Cresce in regioni tropicali e subtropicali. Albero sempreverde.
Si usa: La polpa ricavata dal frutto maturo, fatta seccare al sole oppure a fuoco lento, che diverrà pasta molle, nerastra, di odore debole e sapore acidulo. Se ne consiglia da 40 ai 50g al dì (al di sotto dei 6/8 anni 2g per anno di età). Si può fare e consumare anche in Sciroppo dai 20 ai 100g per 2 volte al dì.
NATURA: fredda e secca al 2°grado
SAPORE: dolce, agro
PRINCIPI ATTIVI: Zuccheri 25-30%, Acidi organici, Pectine, Gomma 5%.
AZIONE: lassativa
INDICAZIONI: stipsi soprattutto infantile
Secondo l’antica medicina la polpa del Tamarindo è leggermente addolcente, e soprattutto lassativa. Era utilizzata per la preparazioni “rinfrescanti”.
I frutti si conservano 10 anni.
Hanno la virtù di purgare l’UMORE COLLERICO, pulire il sangue, diminuire la temperatura e raffreddare gli organi.
Quando si mette nei decotti, non bisogna cuocere la polpa ma incorporarla a mano.
L’acqua nella quale sono stati lasciati a bagno i Tamarindi può essere somministrata ai febbricitanti, poiché assorbe bene gli umori e rinfresca.
Liquerizia - Radice
La radice di liquerizia è stata, un pò, descritta nell'informativa: Polmoni, le piante salutari in Autunno
Note
Lassativi
Sono vari i lassativi e le soluzioni naturali in caso di stipsi causata da:
- VITA SEDENTARIA
- CATTIVA ALIMENTAZIONE
- ALTERATA MOTILITÀ INTESTINALE (a livello NERVOSO e MUSCOLARE)
- CARENZA DI FLORA BATTERICA
Lassativi Naturali
- Stimolano l'intestino tenue esiste l'Olio di Ricino.
- MECCANICI, poiché producono mucillagini
- Lino
- Psillio
- OSMOTICI
- PURGANTI SALINI
- Solfato di Magnesio
- Sali inglesi
- PURGANTI ZUCCHERINI
- Manna ricavata dal Frassino Maggiore. ‘’La manna’’ è la linfa del frassino, adatta alla stagione fredda, in quella calda invece sono consigliate le gemme.
- Tamarindo
- Cassia fistola
- PURGANTI SALINI
- ANTRACHINONICI, poiché provocano svuotamento dell’intestino crasso:
- Alore
- Frangula
- Senna
- Cassia
- Rabarbaro
Altre Piante Diuretiche e Lassative
Esistono varie piante utili a depurare l’organismo, per esempio: la bardana, e, il tarassaco (radici in inverno, e, foglie in primavera ed estate), la piantaggine (foglie giovani in tutte le stagioni), la portulaca, l’ortica (foglie in primavera) che agiscono sia sul fegato e cistifellea stimolando la produzione di bile, che sull’apparato urogenitale. Si utilizzano in caso di insufficienze epatiche, e, nei programmi detossinanti e purificanti.
Di seguito un ulteriore elenco di piante indicate per la pulizia intestinale, che è bene assumere nella stagione più indicata e in base alla propria costituzione:
- Alga Nori, Aneto, Angelica cinese
- Artemisia annua (in Cina è molto utilizzata);
- Carvi e Centella, Con grande effetto Carminativo
- Borragine, Genziana, Gelso, e Gramigna
- Cascara: La Cascara sagrada appartiene alla categoria degli estratti vegetali lassativi che agiscono esclusivamente nell’intestino crasso, aumentando la peristalsi ed irritando la mucosa. In particolare è indicata qualora si desideri una defecazione facile, caratterizzata da feci poltacee, morbide ed abbondanti. La sua azione purgante è inferiore e più dolce rispetto a quella della senna e del succo d’aloe, tuttavia se assunta ad alte dosi esercita un’azione piuttosto violenta; per questo motivo andrebbe evitato qualunque abuso o utilizzo prolungato.
- Neem, noto anche come lillà indiano, è un rimedio domestico popolare in India. Uno dei suoi molteplici usi è il trattamento delle infezioni parassitarie intestinali. Il modo più comodo per usarlo è aggiungere 1 cucchiaino di polvere di foglie di neem essiccata in un bicchiere di latte di avena. (bere la miscela due volte al giorno per una settimana).
- Tanaceto: Mediante il suo contenuto in tujone, agisce esercitando sui parassiti come gli Ossiuri un’azione convulsivante che li porta alla morte entro pochi giorni. Del tanaceto si usava la radice essiccata in decotto per l’azione antielmintica, mentre i fiori trovavano impiego in infuso come vermifughi ed emmenagoghi.
- Tarassaco è bene utilizzalo nelle stagioni fredde in infusione (radici), o, in foglie da mangiare anche in insalata (primavera).
Come utilizzarle?
In alcuni casi si possono mangiare, ma solitamente si usano in tisane, o, anche come estratto secco, oppure, estratto idroalcolico.
PREPARAZIONE CONSOLIDATA
I seguenti ingredienti si impiegano per preparare un purgante energetico (impastati con sciroppo semplice), sono stati sperimentati e i risultati sono stati consolidati:
- 2 parti di polpa di TAMARINDO
- 2 parti di polpa di CASSIA
- 1 parte di SENNA polvere
30-40 g per assunzione, massimo 2 volte al dì.
Autore: Marco Busatto
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