Polmoni, le piante salutari in autunno
Polmoni, le piante salutari in autunno che aiutano a rafforzare i polmoni, giacché nella stagione fredda, spesso, si diffonde un’ondata d’infezioni virali e batteriche, o, emergono inf
In autunno vi sono alcune piante migliori di altre che aiutano a rafforzare la salute dei polmoni, giacché nella stagione fredda, spesso, si diffondono ventate d’infezioni virali e batteriche, e, son più frequenti le infiammazioni, i problemi respiratori e/o digestivi.
Indice dei Contenuti
Le Piante per la Salute dei Polmoni
L’autunno è la stagione in cui è bene aiutare i polmoni a mantenere una corretta umidificazione, poiché già messi alla prova dal passaggio stagionale e potrebbero essere in difficoltà a portar energie al sistema sanguigno e a tutto l'organismo.
Per evitare gli acciacchi stagionali e un eccesso di muco, innanzitutto si consiglia un’alimentazione adatta alla stagione, che tenga conto della propria costituzione psicofisica, del proprio flusso umorale/energetico e degl'acciacchi che si hanno.
Valutare le erbe medicinali non è difficile quando si conoscono alcune linee guida basilari.
Per conoscere Alimentazione e Piante specifiche per l'Autunno e la stagione fredda... segui il link
In caso di febbre, bronchiti ecc. cioè quando si hanno sintomi connessi a infezioni del sistema respiratorio (che sono di consueto molto lente a guarire), la medicina convenzionale ricorre agli antibiotici “che non solo talvolta aggravano il problema della resistenza agli antibiotici stessi, ma poco fanno per stimolare i meccanismi di auto-guarigione dell’organismo” [1] , invece, la medicina naturale e le filosofie ad essa interconnesse (in accordo con eventuali prescrizioni mediche) si orientano sulla reale causa del problema, e, utilizzano soluzioni fitoterapiche e erboristiche per migliorare la salute dei polmoni, e, contribuire alla guarigione d'infezioni o infiammazioni.
In autunno esistono varie piante efficaci per la Cura di Sé, così da stimolare sistema immunitario, il tono dell'umore, e, rinforzare la propria struttura. E' bene scegliere le piante più adatte in base al clima, alla propria costituzione, e, agli acciacchi che si hanno.
Per fare alcuni esempi:
- le piante efficaci quando ci si trova in un Clima Umido possono essere: Betulla, Spirea Ulmaria, Lino, ecc.
- le piante efficaci quando ci si trova in un Clima Paludoso Umido possono essere: Uncaria, Echinacea, Malva, ecc.
- le piante efficaci per la Prevenzione Autunnale sono disintossicanti, drenanti, e, che modulano il tono neurovegetativo come le piante della famiglia delle Composite o delle Ombrellifere, oppure piante come la betulla della famiglia delle Betulacee.
- Le piante efficaci per la Cura di Sé, quindi le piante che stimolano il sistema immunitario, rinforzano la struttura e aiutano a mantenere un buon tono umorale... possono essere Echinacea, Peperoncino, Uncaria, ecc.
Le seguenti famiglie hanno un rapporto particolare con la specie umana, in quanto, sono tra i vegetali ch'è bene utilizzare nell’alimentazione e nell'integrazione poiché hanno una eccellente fonte di sostanze ad azione medicamentosa. Molte o alcune delle piante appartenenti alle seguenti famiglie sono più utili di altre in autunno: Asteracee o Composite, Betulacee, Cannabaceae, Cactacee, Cupressaceae, Droseraceae, Ericacee, Iridaceae, Papillonacee o Legumniose, Liliacee o Agliacee, Linaceae, Malvacee, Myrtacee, Moraceae, Oleacee, Ombrellifere, Fagacee o Quercacee, Crucifere o Brassicacee, Solanacee, Labiate, Lauracee, Rosacee, Ebenacee, Rubiacee, Rhamnaceae... per maggiori dettagli si veda l'Alimentazione e le Piante per la Salute Autunnale
È necessario tener ben presente che tutti gli esseri, e quindi, anche le piante sono influenzate dal tempo (clima ambientale), dagli orari e dalle stagioni. Per le erbe medicinali che si raccolgono in autunno, ci sono alcune regole simili a quelle che si applicano nel raccogliere le piante estive. La luna piena è il momento ottimale per raccogliere le parti fuori dal terreno (foglia, fiore, gambo e corteccia). La nuova luna è il momento migliore per raccogliere le radici. Questa piccola regola vale sempre e ti consigliamo di rispettarla. In ogni caso, quando si raccoglie è importante assicurarsi di prendere solo quello che serve dalla pianta, nel pieno rispetto di madre terra e dei suoi preziosi frutti. Sapere quando, come e cosa raccogliere delle varie erbe ci permette di utilizzare al meglio le loro qualità aromatiche, energetiche e curative.
- Alloro (oleolito di bacche)
- Biancospino (infuso)
- Borsapastore
- Chaparral: dichiarata tossica in Italia, ma che con le dovute accortezze viene largamente utilizzata in altre nazioni con successo e senza effetti collaterali. Pianta originaria del sud ovest dell’America da sempre apprezzata dai nativi americani come supporto respiratorio e per il potere che ha di detossinare i polmoni. Contiene potenti antiossidanti che alleviano l’irritazione e sostanze che combattono la risposta istaminica (quindi le allergie).
- Erisimo
- Basilico
- Peperoncino
- Issopo
- Senape
- Rosa canina (estratto secco)
Nella stagione fredda esistono tante soluzioni naturali integrativo/alimentari che utilizzano le proprietà benefiche di alcune piante, per esempio i vini aromatizzati (come il vino di Aglio Orsino, o con radice di Consolida), gli oli essenziali, gli enoliti, i mieliti, gli oleoliti, gli sciroppi, gli ungenti, ecc. ... A seguire si prendono in considerazione alcune delle piante che mantengono, sostengono e rinforzano la salute dei polmoni.
Agazzino
L’Agazzino si accende di arancione (o di rosso o di giallo) a fine autunno/inverno. Il Pyracantha o Agazzino o è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Rosacee, originario di alcune regioni del bacino del Mediterraneo, dell’Asia minore, dell’Himalaya e della Cina.
A fine autunno e in inverno passeggiando nei boschi veneti o marchigiani (oppure tra le strade di tante città), a volte si può osservare una pianta completamente ricoperta da fitti grappoli di minuscoli pomi arancioni o gialli oppure rossi. L’Agazzino è una pianta molto utilizzata a scopo ornamentale eppure questa pianta ha alcune buone proprietà.
Varie fonti erboristiche e botaniche lo citano e quindi si sa che lo "si coltivata fin dal 1500, quando sia le bacche che i semi venivano utilizzati per scopi alimentari: i primi, adeguatamente cotti, venivano utilizzati per fare marmellate, mentre i secondi, durante la guerra, venivano utilizzati per ottenere un surrogato del caffè. Attualmente invece viene utilizzata principalmente per realizzare siepi decorative o divisorie (a volte impenetrabili, a causa delle spine lunghe anche 5cm, che ricoprono l’intera pianta) mentre, se coltivate in vaso, sono ottimi decori natalizi."
Le sue bacche sono ricche di vitamine e antiossidanti, e vengono utilizzate in alcune tradizioni popolari come rimedio naturale per diverse patologie, giacché si ritiene che le bacche di Agazzino abbiano proprietà antinfiammatorie e siano utili per la cura dei disturbi gastrointestinali. Tuttavia, è importante sottolineare che il consumo eccessivo di queste bacche può intossicare e generare disfunzioni organiche, per cui è sempre consigliabile chiedere il parere di una persona esperta in soluzioni naturali prima di utilizzare questa pianta a scopo terapeutico.
BARDANA
La bardana sostiene l’azione dei nostri organi emuntori, infatti stimola fegato, reni, pelle e intestino, quando questi vengono attivati si incentiva l’eliminazione di tossine e scorie, alleviando anche l’edema che si viene a creare nelle articolazioni doloranti.
Il decotto di radici di bardana in autunno (e l’infuso delle sue foglie in primavera) ha un’azione disintossicante (drenante e purificante), ed è in grado di aiutarci ad eliminare le scorie, che sono all'origine del fenomeno infiammatorio.
DECOTTO di Radici di Bardana
Ingredienti: 1 cucchiaio raso di bardana radice, 1 tazza d’acqua
Preparazione:
- Versare la radice sminuzzata nell'acqua fredda,
- accendere il fuoco e portare a ebollizione.
- Far bollire qualche minuto e spegnere il fuoco.
- Coprire e lasciare in infusione per 10 min.
- Filtrare il decotto (o tisana).
Assunzione: Bere due tazze di decotto di bardana lontano dai i pasti, una alla mattina e l’altra al pomeriggio
Salvia
La salvia appartiene alla famiglia delle Lamiacee o Labiate, tra le varie specie di salvia emergono la salvia officinalis e la salvia sclarea; originaria dell’Europa Meridionale cresce un pò dappertutto fino agli 800 metri di altitudine.
La salvia innanzitutto è una pianta commestibile, utile soprattutto al femminile, un alimento benefico che è bene mangiare abitualmente, difatti i piatti che contemplano l'utilizzo sono molti.
Utilizzata da millenni anche prima di Ippocrate, citata anche:
- dagli Antichi Egizi che la utilizzavano come pianta della la fertilità (Bown, 1995).
- dal medico greco Dioscoride, difatti nel primo secolo d.C. egli riferì che il decotto acquoso di salvia fermava il sanguinamento delle ferite e puliva ulcere e piaghe.
Proponeva il succo di salvia in acqua tiepida per raucedine e tosse. - dalla Scuola Salernitana di cui è famoso il detto "Cur moriatur homo, cui salvia crescit in horto? " Perché mai dovrebbe morire l'uomo a cui cresce la salvia nell'orto?
- da Plinio, da Sant’ Ildegarda, da Durante, ecc.
- da Pelikan Wilhelm: “Stimolante le forze del Fuoco sul piano neuro-sensoriale. Nella tradizione antroposofica è indicata nell’asma, spiegata come una forma di “appetito interno” dell’organismo bloccato. Tale disorganizzazione deriva dal non completa adesione tra il corpo sulphureo e quello mercuriale. Così come agisce sulle sue forme patologiche di eccesso sulfureo come una eccessiva traspirazione o in una secrezione lattea anomala.”
Tra le varie specie di salvia emergono la salvia officinalis e la salvia sclarea
La salvia è una pianta gioviale, cioè una pianta segnata a Giove, in altre parole la sua segnatura planetaria principale è Giove. In seconda istanza la Salvia ha anche una segnatura Lunare poiché per la medicina tradizionale mediterranea è vista come una pianta fredda, che chiude, difatti la pagina inferiore delle sue foglie è spesso molto chiara ("con una peluria bianca, che l'aiuta a limitare la traspirazione dell’acqua per evapotraspirazione"); quindi per analogia è associata alla ciclicità femminile, alle acque, alla linfa, agli ormoni... alle mestruazioni (La salvia la proprietà di andare a stimolare il ciclo che si blocca o di regolarizzare il ciclo quando è irregolare, o che è troppo abbondante o poco abbondante… ed è una pianta abortiva se assunta in grandi quantità).
Sia per la forma, che per la sua rugosità fa ricordare la lingua, anche per questo è utile per le affezioni connesse alla bocca, e, alla lingua.
La salvia ha una duplice azione: riscalda stomaco, milza, pancreas e polmone e rinfresca le mucose del cavo orale, tonsilliti acute e le vampate della menopausa.
La salvia emana un profumo inebriante generato dagli oli essenziali in essa contenuti. Questi oli sono fonte di molti benefici per i disturbi respiratori comuni e i problemi polmonari.
La tisana di foglie di salvia essiccate con sesamo è la più tipica e tradizionale forma di preparazione nella zona mediorientale per lenire dispepsie lievi, infiammazione del cavo orale, e per prendersi cura di mal di gola e tosse.
Olio Essenziale di Salvia
Le ricche proprietà degli oli essenziali della salvia la rendono efficace, anche quando si inalano per mezzo di vapori, al fine di dissipare sinusite, muco in eccesso e accumuli catarrali. Occorre però prestare attenzione alla sua eventuale tossicità, difatti l'essenza di salvia, o, le preparazioni troppo concentrate, possono provocare disturbi nervosi e intossicazioni, poiché contiene Canfora e Tujone. La salvia officinalis è più ricca di tujone di quella sclarea ch'è meno efficace, ma più sicura. Si precisa che i livelli di Tujone si minimizzano quando è in fioritura, ma sono al sono massimo in autunno-inverno. Si consiglia di non bere alcolici quando si usa l'olio essenziale di Salvia.
Enula Campana
Da secoli è stata usata dai nativi americani per espellere il muco in eccesso che rischia di danneggiare la funziona polmonare. Nota come agente antibatterico naturale per i polmoni, contribuisca a ridurre l’infezione soprattutto per le persone che sono soggette a infezioni (come la bronchite). Gli erboristi spesso raccomandano un cucchiaino di erba per ogni tazza di acqua bollente, da bere per 2-3 settimane. L'Enula Campana si trova comunque disponibile anche in tintura.
Eucalipto
Originario dell’Australia, non è ad uso esclusivo dei koala! Gli aborigeni, i tedeschi e gli Americani usano da sempre l’aroma rinfrescante dell’eucalipto per promuovere la salute respiratoria e lenire l’irritazione della gola. L’eucalipto è un ingrediente comune in pastiglie e sciroppi per la tosse e la sua efficacia è dovuta ad un composto che si chiama cinolo. Questo ha numerosi vantaggi: è espettorante, combatte la congestione e lenisce l’irritazione dei seni nasali. Inoltre, dato che l’eucalipto contiene antiossidanti, supporta il sistema immunitario durante un raffreddore o altri disturbi.
È una pianta eccellente per aiutare l'organismo a fronteggiare le malattie polmonari, si utilizzano le sue radici in infusione per almeno 15 min. (decotto) così da assumerne le proprietà per mezzo di una tisana.
Le radici possono essere utilizzate anche per preparare un ottimo vino.
Tisana di consolida
Con “le radici si può preparare una tisana che viene utilizzata contro il catarro bronchiale, nei disturbi all'apparato digerente, nelle emorragie dello stomaco e nelle pleuriti. Se ne sorseggiano lentamente da 2 a 4 tazze al giorno.” [1].
Vino di Consolida
Da 2 a 5 radici fresche e lavate vanno tritate finemente e lasciate macerare in 1 litro di vino bianco puro per 5 – 6 settimane.
Menta Piperita
La menta piperita e il suo olio essenziale contengono mentolo, elemento lenitivo noto per rilassare la muscolatura liscia del tratto respiratorio e promuovere una migliore respirazione. Questa pianta è quindi fantastica come decongestionante. Molte persone usano balsami terapeutici sul petto o altri prodotti da inalare che contengano mentolo al fine di decongestionare i bronchi in abbinata con l’eucalipto. È bene tener presente che la menta piperita è anche un antiossidante e combatte gli organismi nocivi.
Polmonaria
Già nel 1600 veniva usata per la salute respiratoria e come decongestionante. Essa contiene dei composti molti efficaci contro gli organismi nocivi alla salute respiratoria.
Cannabis
La cannabis da alcuni punti di vista è considerata una delle piante antitumorali più efficaci al mondo. La vaporizzazione, con il giusto emulsionante, e l’inalazione, dell’olio essenziale estratto dalla cannabis, consente ai suoi principi attivi di stimolare la naturale risposta immunitaria del corpo e di ridurre significativamente la diffusione delle infezioni. L’inalazione tramite suffumighi consente di aprire le vie respiratorie e i seni nasali, agendo da broncodilatatore, difatti è un metodo con cui si tratta l’asma, inoltre contribuisce a mitigare l’irritazione del cavo orale causato dal fumo.
Fumaria
La Fumaria officinalis in abbinata con la Melissa è consigliata nella fitoterapia energetica cinese quando l’organismo è pieno di umidità e presenta tosse con catarro, dispnea con oppressione al petto, sibili. Melissa. Invece quando nell’organismo c’è vuoto di Yin (quando “il sistema simatico è scarico”) e presenza di tosse cronica secca, sete, voce rauca, catarro denso, mani che bruciano, fronte e zigomi arrossati le filosofie indocinesi consigliano il Borago officinalis.
Piantaggine
Le foglie della piantaggine contengono “glucosidi iridoidi, flavonoidi (luteolina), mucillagini, tannini, pectine, acido salico, sali minerali. La presenza di questi principi attivi conferisce alla pianta proprietà bechiche, espettoranti, antibatteriche, antinfiammatorie, astringenti.”. Le proprietà antinfiammatorie della piantaggine derivano dall'aucubina che per idrolisi libera una genina biciclica di nome aucubigenina, un principio attivo che possiede una marcata proprietà antiallergica e decongestionante, il cui meccanismo di azione si esplica nell'inibizione della sintesi dei mediatori dell'infiammazione. “L'aucubigenina inoltre contrasta la proliferazione del batterio Staphilococcus Aureo, rivelandosi un rimedio batteriostatico nei confronti di questo microrganismo.” Per le appena descritte ragioni la piantaggine è efficacemente utilizzata nelle infiammazioni della cute e delle mucose, che rivestono bocca, gola e vie respiratorie in genere, in caso tosse, catarro bronchiale, bronchite cronica, allergia, sinusite, ecc.
Ibisco
Dall’ibiscus si ricava il carcadè ch’è impiegato tradizionalmente in caso di raffreddore, catarro, e, in tanti altri casi.
Iperico
L’iperico ha spiccate proprietà: balsamiche, antibatteriche, anticatarrali, antiflogistiche. Difatti l’assunzione dell’estratto di iperico è consigliata in caso di infiammazioni dei bronchi, delle vie urinarie, di tosse e cistite.
Timo
Il timo agisce con potenza sulla congestione del torace, perché in esso son presenti benefici oli essenziali che lo rendono antisettico, e, lo classificano con proprietà antimicotiche e antibiotiche. Il timo fin dall’antichità veniva usato come rimedio per i polmoni ed è ancora oggi utilizzato ampiamente in caso d’infezioni del tratto respiratorio sia batteriche che virulente, e, per l’acne c’è chi sostiene ch’è molto meglio di tante creme, gel e lozioni industriali in commercio. La tisana a base di timo aiuta a combattere batteri e virus.
Tossilaggine
La Tossilaggine comune (o Tussilago farfara), è una pianta erbacea, che e appartiene alla famiglia delle Asteraceae, è nota per le sue proprietà terapeutiche, tossifughe, calmanti, depurative, emollienti, espettoranti, sudorifere, spasmolitiche, antinfiammatorie, decongestionanti e antinevralgiche. Veniva tradizionalmente utilizzata dai nativi americani per rafforzare i polmoni. Essa spazza via il muco in eccesso dai polmoni e dai bronchi. Lenisce le mucose nei polmoni e la ricerca ha dimostrato che è d’aiuto nei casi di asma, tosse, bronchite e altri disturbi polmonari. Il suo odore speziato simile al pepe ed il suo gusto amaro la rendono particolare anche in cucina, dove è ottima nelle insalate.
Si trova essiccata in erboristeria pronta per far tisane o si trova anche estratta sotto forma di tintura, con la pianta fresca si può fare uno sciroppo.
Sciroppo di Tossilaggine
Lo sciroppo è consigliato e utile per trattare le affezioni respiratorie e del sistema immunitario.
Ricetta Sciroppo di Farfaro
Portare a bollore in 1 litro di acqua, 250 g di pianta di Farfaro, aggiungendo 30 cl di succo d’agave, mescolate fino a raggiungere la consistenza di uno sciroppo; si consiglia di non superare i 3 cucchiai da minestra al giorno.
Verbasco
Del Verbasco o Tasso Barbasso si utilizzano sia i fiori che le foglie impiegati/e per fare un estratto di erbe che aiuta a rafforzare i polmoni. Gli erboristi lo consigliano per eliminare l’eccesso di muco nei polmoni, purificare i bronchi e ridurre l’infiammazione presente nel tratto respiratorio. Con il tasso barbasso si può fare una tisana (con un cucchiaino di erba essiccata per ogni tazza di acqua bollente), oppure assumerlo in tintura.
Origano
L’origano ha così tanti benefici sulla salute che una bottiglia di olio biologico derivato da questa erba dovrebbe essere presente nell’armadietto dei medicinali di ogni persona. Contiene numerosi oligoelementi (Sali minerai) e vitamine fondamentali per il buon funzionamento del sistema immunitario. Le sue principali proprietà provengono dal carvacrolo e dall’acido rosmarinico in esso presenti. Entrambi i composti sono dei decongestionanti naturali che riducono l’istamina, e, portando benefici al tratto respiratorio e al fluire dell’aria nel naso. L’olio di origano aiuta a combattere il pericoloso batterio Stafilococco Aureus.
Il vino di Aglio orsino è una soluzione miracolosa per le persone anziane che presentano catarro bronchiale cronico e i conseguenti disturbi respiratori. È consigliato anche per aiutare la tosse cronica, poiché scioglie il catarro bronchiale togliendo quindi anche l'affanno. Questa soluzione è caldamente raccomandata pure dalla M. Treben che aggiunge che questo preparato aiuta “nella tisi polmonare e nell'idropisia di cui spesso soffrono le persone anziane”. .....” [1].
Il medico naturista svizzero e parroco erborista, Kunzle, non si stancava di lodare in particolar modo questa pianta: «Essa purifica il corpo intero, espelle le sostanze tossiche accumulate, così da formare del sangue sano. Le persone eternamente malaticce, affette da licheni e foruncoli, comunque molto pallide, e gli scrofolosi e reumatici dovrebbero attaccarsi all'Aglio orsino come alla zattera di salvataggio. Non vi è erba nel mondo più efficace per la depurazione dello stomaco, dell'intestino e del sangue. I giovani fiorirebbero come rose rampicanti e si schiuderebbero come pigne al sole!» Il Kunzle sostiene inoltre, di conoscere delle famiglie che «a suo tempo erano state malaticce durante tutto l'anno, erano costantemente dal medico, erano state piene di sfoghi e licheni, scrofolose in tutto il corpo, dall'aspetto pallido, come se fossero già state nella tomba e dissotterrate da galline ruspanti; ebbene, queste erano ritornate completamente sane e fresche dopo una cura prolungata di tale magnifico dono di Dio».
MODALITÀ DI PREPARAZIONE
Spezie: Tritare, come il prezzemolo, le foglie fresche di Aglio orsino e spargerle su fette di pane, nelle minestre, salse, insalate e piatti di carne.
Distillato all'Aglio: Le foglie o le cipolle vengono tritate e imbottigliate, senza comprimerle, fino ai collo; indi si aggiunge acquavite di grano o altro distillato a 38 - 40° e si lascia il tutto al sole o vicino alla cucina per 15 giorni. Se ne prendono 4 volte al dì da 10 a 15 gocce in un po' d'acqua.
Vino all'Aglio orsino: Prendete una manciata di foglie tritate finemente e bollitele brevemente in circa 1/4 di litro di vino bianco, dolcificate con miele o sciroppo e bevetene lentamente qualche sorso ogni tanto durante la giornata.
Quercia - Infuso di Ghiande
L'infuso di ghiande di quercia è un portentoso ricostituente per affrontare l’autunno in forze.
Le ghiande della quercia sono un toccasana, infatti sono utilissime per le persone nervose, e, delicate di stomaco… Le ghiande fatte seccare al sole, e, al riparo dall'umidità (o torrefatte) vanno macinate sino a trasformarle in polvere, così da consumare sotto forma di ‘’caffè alternativo” ( e corroborante). Le ghiande torrefatte e macinate, quindi in polvere si trovano anche già pronte in erboristeria in pratiche confezioni sottovuoto.
L’infuso con le ghiande di quercia si prepara facendo sciogliere un cucchiaino di polvere di ghiande in una tazza di acqua bollente e lo si dolcifica col miele.
La dose consigliata è di 2-3 tazze al giorno, utile contro le coliche, e, contro i disturbi digestivi.
L’infuso di ghiande ha proprietà: astringenti, emostatiche, quindi in tutti i casi di emorragie (sangue dal naso, tagli, ecc.) ulcere, sbocchi di sangue, sangue nelle urine, perdite bianche (leucorrea), mestruazioni eccessive, emorroidi, incontinenza delle urine, diarrea, varici, eczemi, gengive che sanguinano.
Radice di Liquirizia
La Radice di Liquirizia è una delle piante più consumate al mondo.
La liquerizia è molto rilassante, allevia l’infiammazione delle mucose della gola e allo stesso tempo dei polmoni e dello stomaco. Essa disintossica qualsiasi mucosa infiammata che necessiti del supporto del sistema immunitario. Oltre a ridurre l’irritazione alla gola, ha anche un’azione espettorante. Alcuni composti, che si trovano all'interno della radice, riducono gli spasmi bronchiali e bloccano i radicali liberi che producono l’infiammazione. Inoltre, questi hanno un effetto antibatterico e antivirale. Alcune sostanze di cui è ricca, come i flavonoidi, hanno addirittura la proprietà di prevenire la formazione delle cellule tumorali nei polmoni.
Nelle filosofie di origine Taoista si trova molto spesso miscelata ad altre erbe, poiché si ritiene che ne possa armonizzare i benefici.
Radice di Liquirizia in Ayurveda
In Ayurveda la liquirizia ha molti impieghi e assume vari nomi che variano in base alla lingua utilizzata (Sanscrito: Yasthiímadhu - Hindi: Mithi-lakdi, Mulathi - Inglese: Licorice - Latino: Glycyzrrhiza glabra Linn.). Le qualità energetiche della liquerizia secondo la filosofia ayurvedica sono: dolce, amara-fredda-dolce VP- (diminuiscono Vata e Pitta) K+ (aumentano Kapha solo se usato a lungo termine) Nutre i tessuti e tutti i sistemi: digestivi, escretori, nervosi, riproduttivi, respiratori. Ha un azione: demulcente, emetica, espettorante, lassativa, rigenerante, sedativa, tonica. In ayurveda in sintesi è considerata: eccellente per far fronte all'acidità, per dar tono alla voce e al cuore (con latte caldo), per alleviare: bronchiti, raffreddori, tossi, laringiti, infiammazioni, spasmi muscolari, mal di gola, ulcere (contiene precursori steroidi naturali per la cura dell'ulcera), dolore alla minzione... è considerata anche: emetica (a grandi dosi) e calmante (del mentale), aiuta in caso di debilitazione generale, e aiuta anche la liquefazione ed l'espettorazione di muco. Le radici di liquerizia aiutano a pulisce i polmoni e lo stomaco di chi ha come dosha predominante Kapha. La liquerizia miscelata con lo zenzero (1: 1) è suggerita in caso di raffreddore e influenza. Nelle filosofie di origine ayurvedica le radici di liquerizia parificano il sangue, aiutano in caso di dolore addominale, nutrono il cervello (aumentando la circolazione/produzione del liquido cranico e cerebrospinale)... migliorano la carnagione, i capelli e la vista.
Nelle filosofie di origine ayurvedica la liquirizia ha anche un utilizzo spirituale difatti è definita una pianta/alimento/medicina: Sattwic[2] (Sativica) perché dà contentezza e armonia.
E' bene citare le precauzioni che la filosofia ayurvedica suggerisce, difatti le radici di liquerizia e sui estratti possono portare a un eccesso di Kapha e aumentare "l'acqua attorno al cuore"... specialmente chi ha prevalenza del dosha Kapha deve prestare attenzione in presenza di edema (la liquirizia interrompe l'assorbimento di calcio e potassio, difatti non è consigliata in caso di osteoporosi, di ipertensione). Le precauzioni non valgono quando viene utilizzato nel latte bollito, o, in forma de-glicerizzata (DGL). E' sempre bene non usare la liquerizia in gravidanza.
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Note
[1] Salute della Farmacia del Signore - M. Treben
[2] L'azione sattvica è quella che un uomo compie con calma, alla chiara luce della ragione e della conoscenza e con un senso impersonale del giusto o del dovere o con la richiesta di un ideale, come la cosa che dovrebbe essere fatta qualunque ne possa essere il risultato per lui stesso in questo mondo o in un altro, un'opera compiuta senza attaccamento, senza simpatia o antipatia per il suo stimolo o il suo freno, per la sola soddisfazione della sua ragione e del suo senso del giusto, dell'intelligenza lucida, della volontà illuminata, della mente pura e disinteressata e dello spirito altamente soddisfatto. - Sri Aurobindo, Saggi sulla Gita: I Guna, la Mente e le Opere
P.S.: Si ricorda che le abitudini, gli alimenti e le piante che ha senso impiegare per rafforzare il sistema immunitario, o per prendersi cura dei polmoni... cambiano in base alla stagione in cui ci si trova, alla propria costituzione psicofisica, e, agli acciacchi che si hanno.
Fonti
Oltre ai corsi di studi frequentati e all’esperienza personale… le fonti che mi hanno aiutato a scrivere questa informativa sono dei libri ad edizione “Riza” e “Tecniche Nuove”, e “Morphema”, per sapere i titoli dei libri contattatemi in privato.
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