Psicosomatica Oculare
Psicosomatica oculare
Gli occhi sono fondamentali per vivere al meglio, tenerli in salute è vitale.
Gli occhi, e l’area che li circonda, sono una zona psicosomaticamente importantissima. Comunichiamo, consciamente e inconsciamente, anche per mezzo degli occhi, le loro espressioni parlano; ogni tipo, acciacco e forma d’occhi fornisce varie informazioni su emotività e psiche di chi lì possiede. L’energia che assorbiamo tramite gli occhi ci nutre e alimenta la nostra vitalità, essi rispecchiano il nostro stato d’animo, il nostro livello di salute e alcuni dei nostri eventuali malesseri.
Tramite la pupilla il mondo in cui viviamo entra, e si diffonde, in noi sotto forma d'immagini che giungono in varie aree celebrali che grazie a una complessa decodifica ci danno la certezza di "essere coscienti". Difatti la coscienza è simbolo principale degli occhi, vedere la luce (la luce è vita), vedere esseri e cose significa esserci, giacché quando ci si sveglia (aprire gli occhi e vedere la luce) ci fa comprendere che si è usciti dal mondo dei sogni, dell'inconscio e si è coscienti... quando ci si riprende dopo uno svenimento e si aprono gli occhi si usa di sovente l'espressione "Ecco finalmente ha ripreso coscienza).
Gli occhi ci consentono di vedere con coscienza nelle profondità di quel che viviamo.
Il punto di vista individuale è spesso strettamente interconnesso al proprio livello di coscienza, le visuali da cui si guarda sono correlate a come/quanto si ha coscienza del mondo in cui si vive. La propria visione panoramica e strettamente legata a come ci si orienta nello spazio e quindi anche nella vita. La visione bioculare, quella data dalla sovrapposizione di quel che vede distintamente ogni occhio permette di vedere la tridimensionalità, cioè la prospettiva di cose, eventi e persone. La prospettiva consente di vedere la vita in profondità, nel suo spessore, nei suoi chiaro scuri e nelle sue sfuocature.
Psicosomatica Oculare
Occhi e Postura
Gli occhi condizionano la nostra postura, giacché sono uno dei principali recettori posturali, e, si relazionano alla postura tramite il fascicolo longitudinale mediale [1], e, alla cervicale per mezzo l’area cortico-oculo-cefalogira[2]. In poche parole i muscoli del collo, e, i muscoli oculari sono strettamente collegati.
diceva A.T. Still:
“GLI OCCHI SONO I FARI DELLA FASCIA”
Circa un terzo dei nervi cranici partecipa alla regolamentazione della vista, e, questo può far comprendere la stretta correlazione tra la vista e il sistema muscolo-scheletrico-nervoso. Il sistema tonico-posturale cerca sempre di riportare lo sguardo all’orizzontalità anche creando disfunzioni, come la scoliosi. Infatti dalle osservazioni nate dopo la teoria di Forrest[a1], risulta chiaro che gli astigmatici tendono a inclinare la testa, e, i miopi tendono a tenere il mento in alto, fino a cronicizzare una postura per loro errata. Questo fa emergere che il sistema visivo è strettamente correlato alla postura.
Quando si guarda in uno schermo[3] allungo, le capacità visive si affaticano notevolmente, giacché gli occhi sono fatti per assorbire la luce indiretta, e, non diretta. Non è ancora ben noto come il giungere di alcune disfunzioni oculari[i] si relazionino con i problemi posturali, e, come questo avvenga anche in senso inverso, però è nozione comune che guardare tanto nei monitor dei dispostivi digitali porta a problemi al cristallino[4], oppure ad altri malesseri. Spesso alcuni disturbi alla vista si possono riscontrare, anche, a causa di una pressione anomala sul nervo ottico, che emerge, per esempio, in seguito a una infiammazione sinusale, o, a forti tensioni delle meningi. Chi lavora molto davanti al monitor di un computer conosce bene i problemi che ne derivano, difatti quando gli occhi si stancano, gli iniziano a far male e a bruciare, alcune volte davanti a sé vede anche degli sfarfalli, e, le lettere diventano sfuocate, fino a che non sopraggiungono i tremori oculari.
La Forma degli Occhi
La dimensione della sfera dell’occhio di un neonato è molto simili a quella che avrà da adulto, in quanto gli occhi sono l’unica parte del corpo cresce relativamente poco in proporzione al resto. Questo è il motivo per cui gli occhi di un bambino sembrano molto grandi in proporzione alla sua testolina.
È risaputo che lo sguardo comunica più di quanto si vorrebbe, e, che gli occhi sono lo specchio dell’anima… ogni tipologia, e, forma d’occhi la dice lunga sulla persona che si osserva.
Al fine di comprendere caratteristiche, personalità e attitudini di una persona sia fisiognomica che iridologia considerano di fondamentale importanza considerare la forma e la dimensione degli occhi, la distanza che li separa, il loro colore e tante altre variabili.
Anche tramite le palpebre si comprende una parte della natura di chi le porta, difatti sia il loro movimento che la loro l'inclinazione contribuiscono a dar espressione e forma agli occhi e allo sguardo. Per fare alcuni esempi:
- Forma palpebre superiori: nel momento in cui le palpebre superiori si presentano sottili e poco tese (così da creare una infossatura sopra gli occhi) denotano una scarsa resistenza fisica e intellettuale; quando invece si presentano piene e ben tese, ingrandiscono l'occhio e denotano un carattere dinamico e attivo, quindi una persona instancabile.
- La frequenza con cui si sbattono le palpebre. Partendo dal dato di fatto che una persona adulta chiude le palpebre ogni 20 secondi. Le persone che le sbattono con meno frequenza esprimono un carattere più energico, e, chi le chiude più spesso esterna imbarazzo, disagio, inquietudine o menzogna (propria o percepita in altri). Di sovente chi sbatte le palpebre con più frequenza esprime che sta vivendo un momento di stress, o, sta partecipando a una conversazione in cui si toccano argomenti sgraditi, oppure che si trova di fronte ad una persona che non piace (si sbattono tanto le palpebre per tentare di escludere dalla vista chi si ha davanti, ma non si garba)... Nel caso in cui si sbattano con moltissima frequenza le palpebre probabilmente la situazione richiede di "vederci il più chiaro possibile", difatti aprire e chiudere gli occhi velocemente consente di avere una visione più nitida.
Occhi Grandi e Tondi
Chi ha occhi grandi e tondi spesso ha una personalità aperta all'esterno, affettuosa, curiosa, attiva e ricca di calore umano. Difatti quando si guarda una persona con questo tipo di occhi, ci si sente subito a proprio agio, giacché si percepisce immediatamente che chi ha questi occhi è come se si protenda verso di noi. Gli occhi grandi e tondi sono spesso le caratteristiche comuni di vari talentuosi pittori, scrittori e artisti in genere
Occhi Grandi
Atticamente chi aveva gli occhi grandi era considerato una persona fortunata, perché simboleggiavano grande capacità di emozionarsi e sensibilità, spirito battagliero e talento artistico.
Occhi Tondi
Gli occhi tondi anticamente erano un simbolo di talento e predisposizione artistica, in particolar modo se erano anche grandi. Gli occhi tondi e piccoli sono invece caratteristica comune dei musicisti, perché stanno a indicare che chi li ha è dotato di buona coordinazione.
Occhi Piccoli
Gli occhi che, in rapporto alla grandezza del volto, appaiono piccoli... segnalano, che la persona che li porta è una persona riservata, razionale, diffidente e che utilizza molto la logica mentale, oltre ad essere una persona che per natura coglie i dettagli di ciò che vede e che sia più facilitata nel concentrarsi. Anticamente chi aveva piccoli occhi era considerata una persona dotata di buona resistenza fisica e tenacia.
Occhi Sbarrati e/o Sporgenti
Quando gli occhi si presentano sporgenti e/o eccessivamente aperti segnalano che la persona che li porta vive in uno stato di allerta costante (di paura continua) e vive tutte le situazioni non abitudinarie con grande stress, in quanto è una persona dominata dall'inconscia volontà di vederci bene, come anche da un timore costante, e, da mille paure, giacché vedono un problema celarsi dietro ogni cosa. In fisiognomica gli occhi si pensa che gli occhi vengono in avanti, perché chi li porta si sforza costantemente a vederci meglio, così da poter cogliere anche il più piccolo particolare di ciò che vede, difatti la fisiognomica afferma che chi ha occhi sporgenti sia più portato di altri a valutare e giudicare.
Occhi all’ingiù
Quando gli occhi "spiovono" verso gli angoli esterni, indicano un'interiore tristezza di fondo (costante). Questo stato d'essere (espresso tramite l’occhio è spiovente verso il basso) sta a simboleggiare che le persone che hanno questa caratteristica anche se sembrano (o si fingono) persone felici, esse portano sensazioni di tristezza radicate nel loro io più profondo.
Occhi allungati
La fisiognomica vede nello sguardo che si allunga verso l'esterno una persona abbastanza materialista, oltre ad essere indice che la persona che li porta vuol nascondersi o nascondere qualcosa.
Occhi infossati
Quando gli occhi danno un'impressione come di rientrare nel viso per la fisiognomica indicano un carattere solitario, introverso, riservato e timido. Le la fisiognomica chi ha gli occhi infossati è portato ai rapporti interpersonali più di altre persone, anche se difficilmente s'apra al prossimo suo.
Occhi ravvicinati
Anticamente veniva fatta distinzione se gli occhi ravvicinati fossero portati da una donna o da un uomo. Le donne con gli occhi ravvicinati si pensava fossero abili: nei rapporti con gl'altri, nell'intuire e nel parlare con le altre persone. Gli uomini con gli occhi ravvicinati si pensava fossero adattabili, o, incostanti.
P.S.: Per calcolare la distanza corretta tra gli oggi si utilizza la lunghezza orizzontale di uno degl'occhi.
Occhi distanziati
Anticamente gli occhi troppo distanti tra loro indicavano che chi li portava era abbastanza: pigra, indifferente e indecisa, in aggiunta, si pensava anche che gli occhi troppo distanziati li portasse che aveva difficoltà a trovare stimoli per agire; ragion per cui si riteneva che tali persone difficilmente potessero essere leader (poiché collaboratrici ideali), o, che raramente avessero idee o opinioni forti. avessero
Occhi e Simbolismo Tradizionale
Innanzitutto... è bene ricordare che le immagini provenienti dall'occhio destro sono “viste” dall'emisfero sinistro, e, quelle che provengono dall'occhio sinistro sono interpretate dall'emisfero destro.
Gli occhi come tutti gli organi doppi, hanno due significati distinti si dice che: "l'occhio sinistro sia legato al femminile e a una definizione notturna, e quello destro al maschile e alla visione diurna"... eppure i Taoisti non la vedevano in modo così semplicistico. Di certo l'unione di quel che percepiscono i due occhi simboleggia la sintesi degli opposti che da origine a una visione complessiva e globale di quel che si decodifica come reale.
Gli occhi per i Taoisti sono le finestre che ci fan intravedere lo Spirito (Shen), vicini e connessi alla zona del punto Yin Tang (terzo occhio, il mare dello Shen). Per la visione tradizionale cinese gli occhi limpidi e vivi indicano una condizione di buona vitalità generale dell’individuo, mentre occhi spenti o offuscati indicano problemi di ordine psichico-emotivo presenti da lungo tempo.
Nella visione analogica Taoista va fatta una distinzione fra occhio sinistro e occhio destro. L’occhio sinistro è Yang e rappresenta il sole. L’occhio sinistro si apre e illumina ciò che lo circonda; questa luce si riflette poi indietro, nell’occhio stesso. Questo occhio rappresenta, quindi, l’emissione ed il ritorno indietro della luce. L’occhio sinistro emette luce (Shen) nel mondo (come il sole), per cui esprime qualcosa di interno (intrinseco). L’occhio destro è Yin e rappresenta la luna. L’occhio destro, come la luna, rappresenta la riflessione… è legato alla capacità di assimilare il mondo intorno, alla riflessione su ciò che si è visto, e, alle modalità con cui si libera il risultato della riflessione. L’occhio destro percepisce ciò che è riflesso dal mondo (come la luna), per cui esprime qualcosa di esterno (estrinseco). Il sinistro è il modo con cui si vede il mondo, il destro è il modo con cui il mondo viene assorbito. In altre parole, l’occhio destro rappresenta il modo in cui l’individuo si proietta nel mondo, la sua capacità di socializzare. L’occhio sinistro è il sé, l’occhio destro è il mondo. Queste funzioni si sviluppano presto, dall’adolescenza ai 30 anni. L’area oculare rappresenta l’età attorno ai 30 anni… età in cui si ha la consapevolezza del proprio valore, rappresentata dall’occhio sinistro.
Occhi, Psicosomatica e Problemi Oculari
Gli occhi simboleggiano la capacità di vedere chiaramente il passato, il presente e il futuro.
L’occhio sinistro, per la psicosomatica, riflette il modo in cui una persona si vede nel mondo, ed è legato al lato destro del corpo più maschile.
L’occhio destro, per la psicosomatica, riflette la concentrazione su sé stesso ed è legato a lato sinistro… più femminile.
I disturbi psicosomatici dell’occhio hanno come base tre fattori:
- genetico;
- traumatico e patologico;
- cattive abitudini (lavorare al computer a distanza inadeguata dal monitor, leggere con poca luce o leggere nei mezzi pubblici).
Keratomalacia (Occhio Secco)
Il disagio che emerge tramite tale problematica indica chiaramente che chi ne soffre è preda di un'eccessiva irritazione che si verifica per variegati motivi. Spesso chi soffre di occhi secchi somatizza il rapporto con il/la partner o con i colleghi, oppure con il/la coniuge (specialmente se la relazione è ferma e chi ne soffre è costretto a rimanere vicino e a guardare un rapporto che non gli garba, ormai secco).
< Se c'è una forte sensazione di bruciore a causa della secchezza, allora è bene pensare a perché non si esprime quel che sta diseccando ...oooo... quanto spesso ci si intrufola in quel determinato luogo (fisico o virtuale)... >[0]
Congiuntivite (Infiammazione oculare)
La congiuntivite è, in poche parole, un’infiammazione della palpebra e/o della membrana interna dell’occhio, e simboleggia che chi ne soffre è incapace di accettare qualcosa che gli è accaduto nella vita e/o qualcosa che non gli piace, o piuttosto. L'infiammazione oculare in alcuni casi è generata dall’ansia ( o dalla rabbia) che deriva dal non riuscire più a vedere davanti a sé qualcosa che si ritiene perso e che era importante. Una grande rabbia trattenuta (simile all'“istinto omicida”) riesce a infiammare gli occhi!
Congiuntivite Cronica
Le persone che ne soffrono hanno la sensazione d'avere un corpo estraneo nell'occhio, presenza estranea che rappresenta e simboleggia quel che non si vuol vedere sul piano cosciente. Quando si apre forzatamente l'occhio infiammato e semichiuso, il sintomo si aggrava, così anche quando qualcosa o qualcuno fa pressing o preme con parole o gesti, perché si prenda atto di una verità (che non si vuol vedere) il sintomo si aggrava... il corpo estraneo che si sente dentro all'occhio simboleggia ciò che a livello cosciente non si vuol vedere.
Le borse e le occhiaie
Le borse e le occhiaie sono di sovente ereditarie, e, spesso indicano che i reni sono sotto pressione, difatti in età adulta, specialmente se sono croniche, indicano una predisposizione familiare-genetica. Le borse sotto gl'occhi che si presentano sporadicamente durante l'adolescenza segnalano disturbi transitori legati all'alimentazione e allo stile di vita non equilibrato.
La psicosomatica individua la causa nei disturbi della sfera emozionale: lo stress, i rancori, la stanchezza che si accumula, le critiche…
Le borse sotto gli occhi raccolgono simbolicamente le lacrime trattenute... di sovente possono esprimere un'innata predisposizione a soffrire in silenzio e a nascondere la tristezza.
Miopia
I miopi sono spesso concentrati su sé stessi, sulla famiglia, sulle amicizie più intime, e, poco sulle relazioni meno vicine... e questa limitatezza si riflette sulla riduzione della messa a fuoco oculare e delle capacità di vedere qualcosa o qualcuno di lontano. Per molti specialisti la miopia è un mezzo per nascondere a sé la paura di quel che sta giungendo, il timore del futuro prossimo.
I miopi spesso sono propensi a giudicare gli altri idealizzando sé stessi, in altri casi sono addirittura egocentrici.
La miopia nei bambini:
- può sorgere a causa dei frequenti conflitti tra i genitori, o, a causa di una severa educazione, in questi casi il bambino somatizza perché da solo non è in grado di combattere lo stress, e, allora nel cervello arriva il segnale di attutire lo sconforto.
- Vi son casi in cui anche se nell’ambiente familiare il bambino è amato, e, seguito, a scuola invece ha dei problemi, perché non riesce a stabilire i contatti con altri bambini, in questi casi il bambino si nasconde dal mondo ostile, e, diviene miope così da vedere bene soltanto quegli oggetti che sono vicino a lui.
Presbiopia
Si vede bene da lontano e male da vicino. In altre parole è la riduzione della capacità dell’occhio di mettere a fuoco e distinguere in modo nitido oggetti vicini.
Dal punto di vista psicosomatico per le persone presbiti (di solito mature) la vita quotidiana diventa poco interessante. Stanno pensando ai piani globali a lungo termine, e, per questo motivo vedono bene il quadro che si trova in lontananza. Secondo gli oftalmologi esperti, la presbiopia si sviluppa nelle persone di 40-50 anni molto concentrate sul loro aspetto, infatti se esse osservassero da vicino i cambiamenti nel loro aspetto, soffrirebbero, ma se allontanano lo specchio il quadro generale può sembrare ancora buono.
È legata alla volontà di nascondere a sé qualcosa che sta di fronte, e che si vuole ignorare, per paura di affrontarla. Chi non vede da vicino spesso prende le distanze da un presente che disturba non vuol vedere. Per tanti specialisti la presbiopia è un mezzo per nascondere a sé dei problemi evidenti, che stanno di fronte agl'occhi, e che per timore d'affrontarli s'ignorano.
Quando una persona presbite inforca gli occhiali parlando con altre persone, probabilmente ha deciso di osservare meglio gli interlocutori e di relazionarcisi al meglio.
Astigmatismo
L’astigmatismo è una disfunzione che provoca difficoltà di vista sia da lontano che da vicino. E’ legato ad un senso di smarrimento e confusione nei confronti con la vita, ad un’indecisione sulla propria stessa natura e/o sulla strada da prendere.
È un serio problema, quando il “quadro” è sempre confuso. Per vedere meglio occorre concentrarsi, ed è un problema. Dal punto di vista psicosomatico l’astigmatico crede che esista “il proprio parere, e, quello sbagliato degli altri”. L’astigmatismo è psicosomaticamente, anche, una reazione dell’organismo a degli eventi dolorosi accaduti nella vita…. di sicuro, il passato è ancora ben presente e genera sofferenza.
Lacrimazione eccessiva
Una lacrimazione praticamente continua segnala la presenza di stati d'animo che non si riesce ad esprimere, quindi l'animo di chi ne soffre esprime la propria sofferenza inconsciamente attraverso una lacrimazione irrefrenabile.
Tremori all’occhio
La contrazione involontaria dei muscoli dell’occhio può derivare da: un trauma psicologico, una malattia neurologica, la sindrome di stanchezza cronica, l’ansia, lo stress costante a cui l’essere umano odierno è costantemente sottoposto (specialmente quando è costretto a guardando ciò che non gli piace... ad esempio: i conflitti in famiglia, o, sociali, i problemi sul lavoro, etc.) … e da l’eccessivo utilizzo di visori e terminali digitali.
E' stato dimostrato che i videoterminali se osservati per lungo tempo possono portare un blefarospasmo[5], il così detto tremore all’occhio.
Nella maggioranza delle persone soggette a tremore oculare si è notato che a causarlo è lo stress, infatti spesso sparisce spontaneamente una volta che la situazione stressante scompare, o, si riduce di intensità. Per risolvere questa disfunzione è bene approfondire le cause psicosomatiche, così da comprendere che cosa sta avvenendo nel corpo e nella vita di chi ne soffre. Approfondendo, in alcuni casi, si noterà che le persone che presentano tremolio oculare stanno somatizzando un evento traumatico avvenuto nel passato o nel presente, od anche uno stato depressivo, o semplicemente esternano disidratazione muscolare.
Soluzioni Naturali a Tremore dell'occhio
Per prevenire stress, tremore, e ansia che ne deriva, è bene:
- apprendere dei metodi di respirazione[6] e di meditazione adatti al caso, per esempio Vipassana oppure Mindfulness[7];
- bere la giusta quantità d’acqua giornaliera, poiché la disidratazione può causare contrazioni muscolari;
- adottare un’abitudine alimentare salutare e quando più naturale possibile, orientarsi verso cibi ricchi di potassio e magnesio, evitando caffeina, alcool, e, fumo (un approfondimento sull'informativa: L'alimentazione che aiuta occhi e sistema visivo).
- migliorare la qualità e la quantità del riposo;
- fare con costanza i corretti movimenti fisici, o, bioenergetici (Yoga[8] o Qi Gong adatti alla disfunzione) e magari anche la ginnastica oculare adeguata (si veda l'informativa Alcuni Sani Movimenti Oculari);
- praticarsi un semplice massaggio alle palpebre inferiori, poiché può aiutare a rilassare la tensione, o, concedersi delle buone sedute di stimolazione manuale professionale (si veda l'informativa: ‘Stimolare occhi e vista’);
- evitare di stare tante ore davanti a tablet, monitor, tv o smartphone, specialmente in assenza di luce naturale;
- Concedersi un impacco oculare di camomilla, alla sera, prima di dormire; la cui preparazione è la seguente: Far bollire dell’acqua in cui si son messe in infusione due bustine di fiori di camomilla; quando l'acqua bolle si spegne e si lascia riposare per 5 min.; poi versa l'infuso in una tazza, e, dopo averla lascia raffreddare; gli si immergono due dischetti di cotone... che in un secondo tempo verranno appoggiati sugli occhi chiusi, e, tenuti almeno 5/10 minuti, così da alleviare stanchezza e tensione oculare.
- valutare, nei casi più gravi, un supporto psicologico;
Glaucoma
È accompagnato da una forte pressione nell’occhio, costante, o, a intermittenza. Il glaucoma genera un dolore nel bulbo oculare (questo ci indica chiaramente che "vedere fa male").
Per la psicosomatica emerge un glaucoma quando una persona tende a bloccare il suo “io” interiore, o, ha forti rancori verso i parenti, il destino, o, Dio…
Cataratta
Assume il nome di cataratta la disfunzione che porta all’opacizzazione totale, o parziale, del cristallino.
Le cause psicosomatiche possono essere:
- Gli errori del passato, difatti inconsciamente si cerca di dimenticare certe esperienze facendo annebbiare i propri ricordi, o meglio come si vedono certi ricordi.
- La paura del futuro, poiché si percepisce il futuro opaco, e, senza prospettive, che appare destinato a portare tristezza e problemi.
- L’aggressività... quando c’è parecchia ostilità verso ciò che c'è accanto nella vita, in altre parole... la negatività, di fronte a determinati eventi accaduti nella vita fa annebbiare lo sguardo.
Spesso a chi soffre di cataratta manca l’attenzione verso il prossimo, la bontà e l’ottimismo.
L’opacizzazione del cristallino dell’occhio, segnala un analogo e chiaro invecchiamento delle ghiandole sessuali., difatti è comprovata la connessione energetica tra occhi e gonadi (cioè le ghiandole sessuali: testicoli e ovaie).
Strabismo
È un difetto nella coordinazione del funzionamento degli occhi, e, del parallelismo degli assi visivi, che può avere due nature: divergente quando la deviazione degli assi del campo visivo è verso l’esterno, convergente nel caso opposto.
Dal punto di vista psicosomatico, lo strabismo rappresenta la capacità di vedere due immagini diverse sotto un’angolazione diversa, ma il subconscio suggerisce di sceglierne uno; così si forma una visione unilaterale di determinate cose. Lo strabismo nei bambini è spesso un risultato dell’educazione contraddittoria, quando la madre e il padre dicono cose divergenti. Per un bambino è difficile scegliere il punto di vista più importante.
" Lo Strabismo può derivare da un’esperienza traumatica vissuta nell’infanzia oppure quando si nasce con questo difetto dipende da una forte gelosia della madre nei confronti di una donna se coinvolge l’occhio sinistro del bambino oppure una forte gelosia di un uomo se coinvolge l’occhio destro del bambino. Tale gelosia però se viene manifestata non lascia traccia sul bambino... Quando invece viene trattenuta (durante la gravidanza) il feto l’assorbe e crea i difetti sopra riportati. Per esempio se il marito passa troppo tempo con un caro amico/a trascurando per questo la moglie, essa diviene fortemente gelosa della situazione che si è venuta creare. Se invece la cosa non la turba oppure lo manifesta apertamente, la gelosia non lascerà traccia. "[0]
Distacco della retina
Dal punto di vista psicosomatico si verifica a seguito di una forte rabbia a causa di ciò che è stato visto, e, del predominio di emozioni che devastano, quali: gelosia, disprezzo, superbia.
Altre curiosità sugli'occhi
Colore degli occhi
L’iride conferisce all'occhio il colore che lo caratterizza.
Il colore degli occhi è determinato dalla quantità di melanina in essi presente. Quando nell'iride è presente poca melanina il colore degli occhi sarà chiaro ad esempio azzurro, se ce n'è un po' di più sarà verde e se invece è presente in grande quantità sarà marrone, o, addirittura tendente al nero.
Cenni di Iridologia
L'iridologia ci insegna che l'iride è una speciale carta topografica che riprodurrebbe, nel suo piccolo, tutta la mappa del corpo umano, la sua anatomia, le sue funzioni. L’iride è come un grande archivio in cui si riflettono la salute degli organi e il benessere dell'anima. L'iridologia è un metodo d’analisi e di valutazione. Tramite l’iride si può valutare l'integrità dei tessuti e degli organi, la costituzione individuale, i punti caratterizzanti di debolezza e di forza. Per mezzo dell'iridologia si può anche analizzare quanto accaduto agli avi, cioè si possono analizzare le precedenti 4 generazioni.
Lo scopo dell’iridologia non è quello di diagnosticare malattie, bensì quello di osservare e saper interpretare i segni fisici che si notano nell'occhio.
L'iridologia basandosi sulle macchie, sulle sfumature cromatiche dell'iride, sulla forma della corona riesce ad individuare il tipo di costituzione della persona che ha quel determinato iride (linfatica, ematogena, disbiotica, ecc.)...
Ogni parte anatomica del proprio volto (naso, occhi, sopracciglia, guance, bocca…) riflette lo stato di funzionamento di ciascun organo. Secondo alcuni principi filosofici antichi e moderni, le guance sono associate ai polmoni, le sopracciglia al fegato, le labbra all’apparato digerente, il mento alla vescica, ecc.
Approfondisci su: "Mappa delle rughe del viso e Psicosomatica del volto"
Note
Autore: Marco Busatto
Informative Collegate al questo argomento
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