Amenti di Stagione

La Stagione degli Amenti
Febbraio è appunto stagione di amenti, però cosa sono esattamente questi "amenti"?


Passeggiando in campagna, tra fine gennaio e febbraio, il primo debole segnale del giungere della primavera lungo i corsi d'acqua è dato dai salici che iniziano a mostrare i loro "gattini", e, in campi e colline i fiori penduli del nocciolo che si fan notare; questi sono per l’appunto gli amenti, che è il nome di alcuni fiori di alcune specie botaniche.
I primi fiori (amenti) penduli a comparire, prima del giungere della primavera, sono maschili, come quelli del nocciolo, mentre le infiorescenze femminili di quest'ultimo sono piccole, rosse e poco evidenti ad un occhio poco attento. Dopo gli amenti di nocciolo piano piano con l’arrivo della primavera si vedranno anche quelli di: betulle, ontani, querce, castagni e pioppi.
Sono piante con fiori che si servono del vento per riprodursi (anemofili) che trasporta il polline anche a km di distanza ad un altro albero simile, anche perché l’amento è fatto in modo da non auto-impollinare la stessa pianta.


Anche se alcune piante, come il nocciolo, non si servono di insetti impollinatori, e quindi non sono “fatti” per richiamare insetti, dopo l'inverno le api trovano negli amenti di nocciolo uno dei primi cibi utili per riprendere l'attività, nutrire la regina dell'alveare, cosicché ricominci a covare in Primavera (stagione in cui le api raccolgono il nettare da tutti i fiori primaverili, prodotto da questi proprio per attirare le api e favorire l'impollinazione, con il quale produrranno il miele, fonte di zuccheri nella loro nutrizione).
Prima della primavera la natura mette a disposizione delle api le proteine presente nel polline degli amenti di nocciolo (di cui non ne sono ricchissimi, però la grande quantità di amenti prodotti da un singolo nocciolo lo rendono ugualmente ricco di proteine e zuccheri).
Curiosità botaniche a parte, fin dall’antichità l’essere umano utilizza gli amenti nella sua alimentazione, difatti in questa epoca, in cui riscopre tutto ciò che in natura è edibile e salutare, gli amenti si guadagnano il proprio singolare spazio stagionale. In rete si possono trovare ricette di tutti i tipi per utilizzarli (alcune persone fanno una bevanda frizzante tipo birra, o li usano fermentati).
Quando ho avuto la certezza che ci si può nutrire anche dei fiori: della betulla, dell'ontano, del pioppo, del nocciolo, del castagno, e, della quercia (anche se più la pianta essendo ricca di tannini risultano essere i più amari), mi è mai venuto voglia di provarli, prima di metterli in una zuppa o di pastellarli e friggerli ho provato ad assaggiarli crudi, e, poi in infusione.

Virtù degli Amenti
È bene ricordare che gli amenti hanno molte virtù salutari e proprietà medicinali.
Salice
Per esempio il salice contiene grandi quantità di salicina, difatti pochi amenti raggiungono il potenziale medicamentoso di una aspirina, senza avere effetti indesiderati, poiché il fitocomplesso contenuto negli amenti di salice ha in sé tutto quel che ci abbisogna per decongestionare e disinfiammare.
Esiste una leggenda: I "gattini" di salice. Un giorno un salice vide passare una gatta disperata perché gli avevano gettato i suoi piccoli nel fiume, la gatta vedendo il salice impietosito gli regalò la morbidezza delle sue zampine così poté chinarsi a salvarli... La morale è che fermarsi a raccogliere qualche ramo di salice da inserire nei vasi di fiori secchi può salvare delle vite.
Nocciolo e Castagno
Per fare un altro esempio da tempo memore in molti luoghi in cui sono stato si usa il decotto di amenti secchi e foglie di nocciolo o di castagno per prendersi cura di bronchiti e influenze con febbre alta, tosse e dolori vari.
Decotto di amenti
Far bollire 50 g di amenti esiccati in un litro di acqua per 5-7 minuti circa, togliere dal fuoco, lasciar riposare ancora per 15 minuti circa, quindi colare. Se ne beve una tazza dopo ogni pasto, se si desidera si dolcifica con un poco di miele.
Utile in caso di: Bronchite, febbre, febbre a intermittenza, infiammazioni intestinali, influenza, obesità, raffreddore e per depurare l’organismo. Per un’efficace azione sudorifera e febbrifuga, assumere quando necessario una tazza d’infuso di amenti dopo ogni pasto principale, se si desidera dolcificarlo con un cucchiaino di miele.
In caso di: obesità, per perdere peso con la sudorazione, prendere quattro tazze al dì d’infuso di amenti.

Note
Oltre ai corsi di studi frequentati e all’esperienza personale… le fonti che mi hanno aiutato a scrivere questa informativa sono dei libri ad edizione “Riza” e “Tecniche Nuove”, e “Morphema”, per sapere i titoli dei libri contattatemi in privato.
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Mi avvalgo di Valutazioni Analogiche, di Analisi per via Riflessa, di Test di verifica, e, di tecniche come la Riflessologia, la Kinesiologia, l’Iridologia, la Fisiognomica, la Posturologia. Utilizzo il colloquio conoscitivo per comprendere la tipologia di persona che mi si presenta, così da capirne: somatizzazioni, umori, temperamento, tendenze, propensioni, predisposizioni costituzionali, …eventuali squilibri fisici, bio-energetici, e, mentali… così come, esigenze individuali, e, alimentari.

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