Psicosomatica del volto, del viso e della faccia

Premessa
Come premessa è bene sottolineare che non tutte le mappature che sono state disegnate dai vari autori, che si sono espressi in materia, indicano le medesime zone-significato-organo in alcuni casi c'è difformità di zone e mappature, anche per questo è bene consultare e approfondire in varie fonti informative (meglio quando sono istituzionali, riconosciute e attendibili).
Certo è che l'esperienza diretta è sempre la via più certa e veritiera.
Cosa riflettiamo nel volto?
La testa riflette, più di tante altre aree del corpo, lo stato d'animo e di salute di ogni Essere Umano. Ogni parte anatomica del viso (naso, occhi, sopracciglia, guance, bocca...) riflette lo stato di funzionamento di ciascun organo.
Secondo alcuni principi filosofici antichi e moderni:
- le guance sono associate ai polmoni,
- le sopracciglia sono interconnesse principalmente al fegato,
- la bocca e le labbra riflettono specialmente la condizione di organi e funzioni l’apparato digerente,
- il mento è associato alla vescica,
- ecc.
Sulla faccia di ogni persona si possono notare alcuni segnali di avvertimento, che possono essere osservati in diverse zone del viso, e, che si traducono in... primi sintomi della disfunzione o malessere di cui si soffre (o no).. infatti il volto è una mappa che guida allo stato di salute generale di ogni persona.
La fisiognomica e psicosomatica interconnessa agli occhi è stata approfondita a partire dalla seguente informativa: Psicosomatica Oculare. La psicosomatica interconnessa alle rughe del volto e alcuni spunti di fisiognomica interconnessa alle rughe sono accennati nell'informativa: La mappa delle rughe e la psicosomatica del volto.
Indice Contenuti
I segni del viso
I segni del viso si dividono in cinque categorie:
- Segni Infiammatori consistono in arrossamenti di varia natura della cute, compresi i foruncoli e l'acne; indicano di solito processi infiammatori acuti o subacuti o l'instaurarsi di una fase acuta in un tessuto con problemi cronici. Spesso i segni infiammatori si mescolano con quelli ipofunzionali.
- Segni Ipofunzionali sono di tonalità scura, da rosso scuro a viola o marroni e/o sono gonfiori tissutali; indicano processi, che da una fase subacuta tendono verso la cronicità , cioè al perpetuarsi dei disturbi, sia pure in forma attenuata. L'organo o gli organi colpiti non riescono a svolgere al 100% i loro compiti .
- Segni Degenerativi comprendono: i nei (quando aumentano rapidamente di volume, mutando il loro colore e la forma); i fibromi cutanei; il modificarsi o l'accentuarsi di rughe d'espressione (che divengono più profonde, deviano, si ramificano, s'interrompono); le aree di depigmentazione dovute a vitiligine o funghi cutanei, che si manifestano in sedi specifiche; il ripresentarsi di verruche o porri nella stessa sede; gonfiori evidenti e persistenti di aree specifiche del viso; aree infossate. Tutti questi segni indicano la riduzione importante della funzionalità di un organo e/o rischio di cancerogenicità.
- Segni Costituzionali sono segni congeniti come voglie, o nei, e indicano aree di debolezza ereditate dagli avi, difatti si può trovare la spiegazione di almeno il 75% dei segni costituzionali, conoscendo la storia clinica dei genitori e dei nonni.
- Segni Traumatici come cicatrici, cheloidi, lividi che è bene riconoscere come tali, così da non essere confusi con gli altri segni.
Il volto per zone
Il volto esprime lo stato di Salute di chi lo porta. Il viso, a chi è in grado di leggerlo, consente di osservare le condizioni degli organi interni, e, come funzionano.


Zona Intestino Tenue: essa si manifesta in genere con una colorazione rossastra dell’epidermide in quella zona e la temperatura è più elevata in quel punto, rivelando un’infiammazione più o meno grave dell’organo interessato; in genere è accompagnata da mali di testa, disturbi della memoria e della concentrazione.
Zona Vescica: in genere vi è un’accentuazione del colore rosso dell’epidermide in quel punto accompagnato da possibili desquamazioni sull’orlo delle ciglia ed alla radice dei capelli fino alla testa con possibilità di perdita dei capelli; il soggetto presenterà affaticamenti frequenti; la sudorazione può avere un leggero odore di ammoniaca ed il soggetto in genere presenta difficoltà di eliminazioni dei liquidi ed infine produrre acidi urici.
Zona Fegato: secchezza della pelle in quel punto e desquamazioni che lasciano posto ad epidermide irritata; in mezzo alle sopracciglia si forma una depressione che se premuta è molto dolorosa; intorno alle zone delle tempie si localizzano mali di testa, con ripercussioni sulla nuca; il viso ha la tendenza a produrre macchie di pigmentazione scure; quando si è giovani il cuoio capelluto ed il viso saranno grassi, poi la pelle si farà molto secca e disidratata.
Zona Reni: tutta la zona attorno agli occhi rivela lo stato dei reni, l’esagerata dilatazione del contorno degli occhi rivela un affaticamento renale; se il contorno rientra ed è di colore grigio vi è tendenza ai calcoli ed alla stanchezza; quando vi è sudorazione dopo uno sforzo e gonfiore in quella zona bisogna drenare il corpo attraverso il ripristino delle funzioni eliminatorie.
Zona Stomaco: se essa si congestiona il soggetto ha digestione lenta, possibilità di gastriti, crampi, ecc., il cuoio capelluto sarà intossicato con forfora e pruriti; se il viso tende a gonfiarsi ed a diventare grigiastro significa che l’infiammazione dell’organo è alta.
Zona Cuore: quando vi sono problemi di cuore e di circolazione, questa zona può impallidire od arrossarsi ed è accompagnata spesso dà biancore intorno agli occhi e sudorazione del labbro superiore.
Zona Intestino Crasso (Colon): quando esso si dilata e si gonfia, vi compare una ruga discendente che traversa tutta la zona. In gioventù questa parte si gonfia ed è facilmente calda; in età adulta e vecchiaia compare la ruga.
Zona Polmoni: essa è rappresentata da una grossa ruga che parallela al naso parte dagli zigomi; in genere in quella zona appare dell’acne o qualche infezione che quasi sempre è accompagnata dall’acne sulle spalle.
Zona Organi Sessuali e Disturbi Ormonali: la bocca ed il giro delle labbra sono la zona corrispondente a quella sessuale e la forma della bocca determina anche il grado di sessualità del soggetto; foruncoli, infiammazioni, colorazioni grigiastre, sudorazioni abnormi nel sotto bocca, evidenziano infiammazioni varie dell’apparato genitale.
Cenni di fisiognomica facciale
La Bocca e le Labbra
In particolar modo la bocca e le labbra riflettono principalmente le condizioni del tratto digerente, andando ancor più nel dettaglio:
- labbro superiore riflette la condizione della parte superiore del tratto digerente e in special modo dello stomaco. La zona interna corrisponde all’estremità superiore e quella inferiore dello stomaco, mentre le zone periferiche corrispondono alla zona mediana dello stomaco.
- Il labbro inferiore riflette la parte inferiore del tratto digerente, in particolar modo l’intestino tenue e il crasso. La zona interna corrisponde alla condizione dell’intestino tenue, le aree periferiche corrispondo all’intestino crasso.
- Gli angoli delle labbra riflettono le condizioni del duodeno.
Il Naso
Anatomicamente il naso è una struttura che sporge e volta verso il basso. Le due principali funzioni del naso, oltre a quella respiratoria sono:
- Consente la percezione degli odori
- Filtrare e riscaldare l’aria che vi entra
Le vie olfattive sono in stretta connessione con l’ippocampo, e con il rinencefalo ovvero con la parte più arcaica del cervello, quella legato agli istinti e alle emozioni.
Il naso in qualità di organo olfattivo in cui risiede il senso dell'olfatto è connesso al 1° chakra, il suo archetipo planetario è Marte (difatti sporge dal viso ed ha un legame con l'organo sessuale), il suo archetipo funzionale è interconnesso a Mercurio [difatti fa entrare l'aria (fredda o calda, ecc.) e gli odori che sono informazioni che mettono a contatto il macrocosmo (ambiente in cui si è) e il microcosmo (essere umano con la sua interiorità).
Il naso cosa riflette?
Il naso è un organo centrale, sia nel viso che nella vita di ogni giorno.
Il naso riflette principalmente le condizioni del sistema circolatorio, di quello nervoso, e, alcune funzioni del sistema digerente; il suo interno riflette apparato sessuale, che viene attivato per esempio infilando le dita nel naso, o, fiutando tabacco.
Le varie forme del naso corrispondono alle dimensioni, qualità e condizioni del cervello. Difatti:
- Un naso ben formato, di lunghezza e rotondità medie, è simbolo di una equilibrata mentalità.
- Un naso corto e schiacciato indica un carattere determinato che però presenta rigidità di pensiero.
- Un naso lungo e dritto indica una maggiore sensibilità nervosa.
- Un naso grande indica una grande capacità di pensiero.
Il naso è la porta attraverso cui entra negl'esseri umani il soffio vitale... e non solo.
Il naso è interconnesso “All'intuizione e al Fiuto”, rappresenta e simboleggia orgoglio e potere ("avere la puzza sotto al naso")... difatti esistono tanti modi di dire legati al naso... per esempio quelli collegati al saper "percepire" ciò ch'è giusto fare, cioè: “avere fiuto”, “avere naso”... non a caso i termini “ispirazione” e “inspirazione” sono così simili. Il naso non è associato in modo esclusivo al respiro eppure è una delle “porte” più importanti che interconnettono il nostro interno alla vita, alla vitalità.
In naso consente d'annusare il cibo per comprendere s'è buono, d'annusare qualcuno per conoscerlo, difatti ci si fiuta per crear fiducia vicendevolmente.
Il naso consente di filtrare e purificare l'aria che dall'ambiente in cui siamo ci entra dentro. Quando il naso è intasato rende difficile il respirare e simboleggia che il corpo (l'interiorità) si sta prendendo una pausa nel contatto con l'esterno e questo sintomo indica
Naso e sistema circolatorio
La punta del naso indica le condizioni del sistema circolatorio e in particolare del cuore: le parti sinistra e destra del naso corrispondono rispettivamente il lato sinistro e destro del cuore. Quando il lato sinistro del naso è più duro del destro, a causa di depositi adiposi, ciò significa che anche nel lato sinistro del cuore c'è una maggiore presenza di tossine. Un naso molto ingrossato segnala che il cuore è ingrossato, mentre un naso “sodo” rivela delle condizioni di sovraffaticamento cardiaco con conseguenti irregolarità a livello pressorio. Anche una piccola “fessura” al centro della punta del naso può segnalare un soffio al cuore (indica che il lato sinistro e quello destro del cuore non si sono mai saldati correttamente, con la conseguente irregolarità del suo battito).
Il punto al centro dello sterno e la gabbia toracica possono essere utilizzati per controllare lo stato del cuore: se alla pressione si avverte dolore significa che l’organo è ingrossato.
Naso e apparato Genitale (Fonte Riza Psicosomatica - Patrizia Croce)
- Contemporaneamente allo sviluppo dei placodi olfattivi (cellule sensoriali da cui si formano gli assoni dei nervi olfattori), su un piano apparentemente molto lontano da quello del naso, si assiste allo sviluppo delle creste genitali e all’abbozzo delle gonadi indifferenziate.
- Nelle settimane successive si svolge un processo simultaneo di sviluppo del naso e di differenziazione dei genitali esterni.
- Un’altra analogia tra il naso e l’apparato genitale, ovvero la presenza di tessuto erettile, il quale si trova unicamente nel naso, nella clitoride e nel pene (analogia naso= pene).
Le Guance
L’area delle guance riflette sia il sistema circolatorio che quello respiratorio e la loro parte periferica indica la condizione del sistema digerente.
Guance proporzionalmente carnose e sode, con la pelle limpida e chiara, indicano delle funzioni respiratorio e digerenti solide, specialmente se in quest’area non compaiono rughe né brufoli. Le guance più asciutte e magre del normale indicano deficienze nutritive, in particolare mancanza di proteine e grassi.. e che le capacità digerenti e respiratorie sono inferiori al normale. Le guance che appaiono ben tese, tuttavia, non indicano una condizione di deficienza, ma rivelano piuttosto delle funzioni efficienti e forti nei due principali sistemi e funzioni organiche che riflettono le guance.
Volto Viso e Faccia
I termini volto, viso e faccia sono sinonimi, e, intercambiabili?
Volto
I termine Volto proviene da una forma medievale in disuso del verbo latino “volére” che esprime l’agito volontaristico d’intenzionalità cosciente.
<Il Volto è “emblema”, reca sulla sua fisionomia un’espressione di volontà, quale dignità di condizione sociale e morale, di come io decido di manifestarmi al mondo. A livello psicologico il volto svolge il ruolo della presentazione di sé nel processo comunicativo, con una fissità volitiva che impone un significato dell’emblema. Infatti, il volto esprime anche gli stati d’animo, le emozioni, i sentimenti che si vuol far vedere, far trapelare di sé all’altro. In realtà, ciò che si “vede” nel volto è “l’effetto abbagliante del mascheramento”, che custodisce il viso nel segreto del non-visto. La relazione volto/maschera sussiste, dunque, perché l’uno e l’altra nascondono le espressioni individuali della faccia, ma mentre la maschera è imperturbabile nel nascondimento per sua natura fisica, il volto nasconde con minore rigidità e maggiore rischio: il viso, infatti, non viene eclissato fisicamente quanto mimetizzato, rappresentato dietro un’espressione intenzionata, con la quale l’individuo si colloca nel contesto sociale, filtrando le espressioni poco convenienti rispetto al ruolo, alle circostanze, all’etica dominante. Dirà Levinas: «Noi chiamiamo volto il modo in cui si presenta l’Altro. La vera natura del volto sta nella domanda che mi rivolge. Il volto … traccia dell’infinito».>[1]
E' più facile esemplificare per far meglio comprendere che cosa sia il volto che significato assume e quando il termine viene usato, giacché è anche figurato perché esprimere il significato di forma, sembianze, aspetto:
- avere un bel volto
- essere tristi in volto
- il volto della Vergine, o il volto della Sindone, oppure il Volto della Gioconda.
- il volto di un bambino,
- il vero volto delle cose
- i nuovi volti del cinema italiano
- un uomo senza volto si allontanò nella notte
- la morte ha il volto di una corsa in auto a folle velocità
- Kate Moss è stata il volto di tante griffe famose;
- Mario era scuro in volto;
- Una banca dal volto umano;
- il volto crudele della natura
Viso
Il Viso, termine semanticamente legato a vedere e a visione, è portatore di una dimensione psicologica che sfugge all’èthos del “volto”. Riguarda la sfera più “privata”, che non è opportuno esprimere pubblicamente, quasi a proteggere il bisogno di soggettività e intimità. Spesso Viso e Faccia sono sinonimi. Per meglio far comprendere a seguire alcuni modi di dire in cui si usa viso:
- un bel/brutto/interessante viso
- avere il viso pallido, abbronzato, gonfio, lentigginoso, tondo, ovale... ecc.
- arrossire/impallidire in viso
- forma del viso
- maschera per il viso
- portare sul viso i segni della stanchezza, della sofferenza
- Dire o spiattellare qualcosa sul viso, senza usare alcun riguardo
- A viso aperto, con coraggio e lealtà
- Far buon viso a cattivo gioco, adattarsi ad una necessità spiacevole
- Fare il viso dell’armi, assumere un’espressione minacciosa
Faccia
La "faccia" è un termine molto comune, usato in decine di espressioni letterali e figurate (spesso colorite o colloquiali), si riferisce al viso non solo in senso anatomico ma anche con riferimento alle espressioni che assume:
- La faccia non è solo la parte antero-inferiore della testa, non indica solo bellezza o bruttezza oppure le condizioni fisiche e morali di una persona, cioè non si usa solo per il volto umano, ma anche per indicare un lato, la superficie di un oggetto, o la sua parte più esposta e visibile. Per esempio il termine può essere usato per dire:
- La faccia tosta (o faccia di bronzo), per indicare chi non prova vergogna alcuna.
- Metterci la faccia o Aver la faccia di fare qualcosa.. per indicare avere ardire di fare e di prendersene la responsabilità diretta.
- Salvar la faccia, per indicare chi riesce ad uscire apparentemente indenne da una situazione scabrosa. Modo di dire e significato molto simile a: Perdere la faccia
- cambiare la faccia, fare il volta-faccia - Voltar faccia, cioè il cambiare idea, partito, squadra, ecc. ( e non solo), perché quando si cambia faccia si cambia anche l'espressione del viso che s'interpreta psicofisicamente in modo differente.
- Dire le cose in faccia, cioè esprimersi apertamente
- Gettare in faccia, rinfacciare
- Guardare in faccia la realtà - Guardare in faccia una persona, sostenere una realtà che non si vuol vedere e riuscire a sostenere lo sguardo altrui.
- Non guardare in faccia a nessuno, tirar diritto per la propria strada. Modi di dire e significati molto simili alla frase: Alla faccia di... e Alla faccia tua! (che spesso stanno ad indicare: a tuo dispetto.).
- E poi ancora: spaccare la faccia... cambiare faccia.. fare una faccia... sbattere la faccia (o il muso) contro un problema... dire le cose in faccia... far cadere di faccia... lavarsi la faccia, una bella faccia, una faccia fresca o stanca, una faccia da brigante.
- La faccia può essere parecchio figurativa e indicare apparenza, aspetto, modo di presentarsi, per esempio: così la questione cambia faccia... e andando ancora più nello specifico:
- La faccia della Luna, quindi parte di un corpo rivolta a chi guarda.
- Le due faccia di una moneta, le facce di un diamante, cioè la superficie piana ben delimitata.
- Faccia a faccia, cioè di fronte o molto vicino
- La casa si presenta di faccia, cioè di fronte, davanti a..
- Il più gran bevitore sulla faccia della terra, cioè la faccia della terra, o, l’intera superficie terrestre.
Muso
Esisterebbe anche il termine Muso spesso utilizzato in modi di dire come:
- A muso duro
- Hai il muso lungo
ecc.
Note
[1] Paola Argentino - Direttrice Istituto di Neuroscienze e Gestalt Therapy “Nino Trapani” e Condirettore Master e Docente Università Cattolica Sacro Cuore
Autore: Marco Busatto
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Aiuto a migliorare lo stato d’animo, il livello di salute, e, la qualità di vita di chi si avvale dei miei servigi, in accordo con eventuali prescrizioni mediche.
Mi avvalgo di Valutazioni Analogiche, di Analisi per via Riflessa, di Test di verifica, e, di tecniche come la Riflessologia, la Kinesiologia, l’Iridologia, la Fisiognomica, la Posturologia. Utilizzo il colloquio conoscitivo per comprendere la tipologia di persona che mi si presenta, così da capirne: somatizzazioni, umori, temperamento, tendenze, propensioni, predisposizioni costituzionali, …eventuali squilibri fisici, bio-energetici, e, mentali… così come, esigenze individuali, e, alimentari.

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