L'Organismo nella Stagione Fredda

𝑃𝑜𝑡𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑙’𝑖𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑏𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑖𝑒𝑐𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑣𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖𝑜/𝑎, 𝑚𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒!
𝐸̀ 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑖𝑙 𝑓𝑟𝑒𝑑𝑑𝑜.
Indice dei Contenuti
D'inverno domina l'umore Linfatico o Flemmatico
Fin dall’antica dottrina umorale, uno dei quattro umori fondamentali (sangue, bile, atrabile e flemma) dei quali si crede siano costituiti gli organismi è l’umore freddo, detto anche pituita, che proviene dal cervello, e la sua prevalenza nei confronti degli altri tre umori è alla base del cosiddetto «temperamento flemmatico».
La stagione invernale porta ad essere tutti un po’ flemmatici... una sfaccettatura umorale che è normale dover accettare nella stagione invernale, ch’è caratterizzata da una lentezza della circolazione linfatica. Occorre: Assorbire, tamponare, smussare... queste sono le cose che assecondano al meglio la linfa che si muove con la flemma invernale.
L’inverno è la stagione più buia, occorre un buon spirito di adattamento, accoglienza, simpatia, occorre un’essenza plastica, per essere in grado di emanare serenità dà per sé, per superare elegantemente le difficoltà, magari aggirandole o lasciandole decantare.
L’inverno è la stagione dell'ascolto interiore, difatti è buona norma essere abili “maieuta”, ovvero sintonizzarsi sulle tonalità emotive, per stimare le componenti creative ed evolutive di chi ci circonda.
La stagione porta a rifuggire la competizione, e, l’aggressività.
Attenzione a non farsi fuorviare dalle esigenze o dalle aspettative altrui, tralasciando le proprie.
L'Organismo nella Stagione Fredda
Nel periodo dell’anno che va tra fine dicembre e gennaio l’oscurità e il freddo possono far sentire pigrizia e molta sonnolenza, e, meno energia fisica.
In Inverno l’organismo acidifica maggiormente il suo metabolismo.
L'inverno è la stagione caratterizzata dal bisogno del corpo di proteggersi dalle fredde temperature e dai venti prima asciutti (la prima parte dell'inverno è più freddo e secco) e poi freddi e umidi. Una persona che non sopporta la stagione invernale probabilmente segnala che il suo elemento Acqua ha dei problemi (così come, una persona che ha uno squilibrio con l'elemento Acqua, spesso ha un aggravamento dei sintomi con il giungere dell'umido). Le persone soggette a dispersione energetica o a blocchi dell'energia vitale spesso sentono freddo in questo periodo.
Il tipico Pallore invernale

Con la stagione fredda il pallore è una normale reazione dell’organismo, giacché quando il freddo ambientale è più intenso i vasi sanguigni periferici tendono a restringersi e la circolazione nei tessuti esterni tende a diminuire, mentre aumenta la circolazione nei organi interni... ragion per cui possono emergere problemi di salute specialmente nel caso ci siano ostruzioni nei vasi e/o sangue molto denso e intossinato... è buona norma, che le persone soggette a pressione alta e a problemi circolatori, curino particolarmente l’alimentazione, e, facciano meditazione, oltre ad una corretta attività fisica negli orari più opportuni.
Esistono alimenti, piante ed erbe officinali, che migliorano naturalmente la circolazione sanguigna (e il colorito del viso).
Per esempio: agrumi (nel caso non si abbia un accumulo di umidità), semi di zucca, e, avocado... il Biancospino, la vite rossa e la centella asiatica... e tante altri vegetali (e non) che è bene assumere in relazione alla propria costituzione (e al proprio flusso umorale).
La stagione fredda mette al dura prova i Polmoni e il Cuore
Tra le ore 3:00 e le ore 5:00 se il Polmone è debole, si possono manifestare disturbi respiratori, o, allergie, e, attacchi asmatici. In caso di dispnea e insonnia, arieggiare la stanza.

Accertarsi di essere al caldo tra le 4:30 e le 5:30 di mattina, fare di modo, specialmente nella stagione fredda, di mantenere un regime alimentare che consenta di avere il sangue fluido in particolar modo di di notte.

Tra le ore 5:00 e le ore 7:00 la produzione di melatonina*, l'ormone che regola il sonno, cessa, e, aumentano i livelli di cortisolo, e, serotonina (l’ormone del benessere), che inducono nell'organismo uno stato di allerta. Per il cuore, è un momento critico: le coronarie sono ancora rigide, e, il sangue è particolarmente vischioso, un fatto che facilita la formazione di trombi. Il rischio di infarti è più alto del 40% rispetto al resto della giornata, e aumenta ulteriormente (+13%) di lunedì mattina, specialmente in inverno. Se infatti buio e freddo comunicano al nostro corpo che è ancora ora di dormire, le regole sociali impongono che ci si alzi per andare al lavoro. L'organismo è però ancora settato sulle 3 ore di sonno in più del weekend: il risultato è un "jet leg sociale", uno sfasamento che favorisce obesità e tendenza a fumare, e, ci lascia come se avessimo affrontato un volo transatlantico andata e ritorno in un fine settimana.
*La melatonina (chimicamente N-acetil-5-metossitriptammina) è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale (o epifisi), ghiandola posta alla base del cervello. La sintesi di questo ormone ha origine da un aminoacido denominato Triptofano che si trasforma in Serotonina e successivamente in Melatonina. La melatonina agisce sull'ipotalamo e ha anche la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.
Ossa, muscoli e articolazioni nella stagione fredda
Ossa, muscoli e articolazioni costituiscono l’apparato locomotore o muscolo scheletrico, che ha la funzione di dare sostegno al corpo e di rende possibili i movimenti, consentono di proiettarsi in avanti, di andare verso quel che interessa o di cui si ha bisogno.
Queste strutture sono soggette a frequenti contusioni, a traumi accidentali, e, l'apparato locomotore è sottoposto negl’anni, anche, all’usura, infatti le cartilagini si riducono, e, le superfici ossee delle articolazioni si deformano con l’avanzar dell’età.
In Progress
Le orecchie sono in relazione con i Reni ciò spiega manifestazioni come: acufeni, ipoacusia, ecc. ...l'argomento è stato approfondito nell'informativa La stagione fredda per i Taoisti
I Reni sono per natura più vulnerabili in inverno
Psicosomaticamente il rene ha la funzione di elaborare la parte sottile dell'esperienza, ed avendo tempi più brevi rispetto all'elaborazione che avviene nell'apparato digestivo, rappresenta la capacità di elaborare qui e ora quel che avviene sul piano energetico, o, emotivo.
L'urina è un ultra filtrato del sangue, prodotto dal processo di depurazione di questo fatta dai reni. Analogicamente l'esperienza che transita nell'apparato digerente, e, viene metabolizzata passa a nutrire tutte le cellule proprio grazie alla circolazione del sangue. Ciò che non è utilizzato viene poi ulteriormente elaborato dal rene, ed infine, eliminato: quello che torna al mondo è quindi qualcosa che è stato elaborato dal corpo, e, che porta l'esperienza intima di chi siamo. Il rene dà indicazioni di come gestiamo questo scambio tra interno ed esterno.
È più probabile che nel passaggio tra autunno e inverno le paure interiori vengano in superficie, quindi si presenteranno più facilmente angoscia, ansia, e, timore, per cui la caratteristica caratteriale da tenere sotto controllo è la Forza di volontà. In modo sano, la paura è un'emozione che ci muove e ci consente di essere vigili e più attenti a ciò che ci circonda, e, alla circostanza che stiamo vivendo. Di fronte al pericolo, la paura costruttiva può guidarci con un messaggio di cautela e moderazione e riempirci di un senso di prontezza e coraggio per affrontare qualunque situazione possa presentarsi. Tuttavia per molti la paura è più psicologica che davvero dovuta a pericoli di sopravvivenza. In questo caso diventa quindi un ostacolo, un blocco al progresso. Potrebbe manifestarsi come ansia cronica o come fobia intensa, ma in entrambi i casi spesso indica una carenza di energia renale, e, una corrispondente mancanza di radicamento, causando l'intrappolamento di energia nel petto. Siamo suscettibili alla paura e quindi di fronte alle situazioni che richiedono forza per essere superate, ci blocchiamo. Nel caso in cui a un calo di energia renale sia associato uno squilibrio della Vescica Urinaria vi saranno dei sintomi psicologici come: paura costante, mancanza di capacità decisionale, e, di carattere debole. Se lo squilibrio diventa cronico, il risultato psicologico sfocia in gelosia, sospetto e rancore.

- I reni controllano la regione lombare, ragion per cui, in inverno, insorgono più mal di schiena.
- Le orecchie sono gli organi sensoriali legati al rene. Qualsiasi problema all'orecchio, come sordità, acufene o infezioni dell'orecchio, segnala al tuo corpo che l'energia del rene ha bisogno di supporto.
- Tessuti mineralizzati (cute, ossa, denti), funzioni di sostegno, midollo osseo… Le ossa sono il tessuto associato al rene. Se l'energia del rene è bassa, si potrebbe avere sintomi come: osteoporosi, problemi dentali, disturbi a tendini e legamenti.
- L'emozione associata al rene è la paura. Se si hanno spesso attacchi di panico, ansia e paura, il corpo probabilmente sta provando a dire che l'energia del rene sta per esaurirsi, o, è squilibrata.
- I reni includono anche le ghiandole surrenali. Lo stress, come insegna la scienza, stimola le ghiandole surrenali e quando è per periodo prolungato genera stanchezza surrenale. L'energia dei reni viene bruciata dallo stress, e analogamente reni scarichi ci fanno vivere tutto con stress.
- Secondo la medicina tradizionale cinese, i reni sono la "centrale energetica" del corpo perché forniscono, appunto energia a qualsiasi organo che è in carenza. Se non avrai ricaricato la batteria dei reni questo inverno, sarà difficile che tu abbia la forza di realizzare progetti, e, successo nelle fasi successive dell'anno.
Risvolto psicosomatico delle patologie renali
Le principali tesi, e, teorie occidentali che considerano il risvolto psicosomatico delle patologie renali:
1)
Oleg Torsunov nel libro “La malattia e il carattere” scrive: “I reni sono un organo doppio. Il rene sinistro è influenzato dai pensieri e dalle emozioni, mentre il rene destro è influenzato dai desideri e dalla volontà dell’uomo”, e, visto che i reni si trovano dalla parte della schiena, il loro funzionamento dipende dalle funzioni del subconscio, dalla tonicità della mente. La tonicità della mente è collegata ai processi molto profondi quali l’influenza dei pianeti, o, le nostre azioni in passato. La qualità del tessuto renale è influenzata dalla semplicità, dall’apertura, dall’arrendevolezza”.
2)
Per il Dott. Valeri Sinelnikov che ha scritto “Ama la tua malattia”:
- i CALCOLI RENALI sono la materializzazione dell’aggressività trattenuta per anni, di accumuli di rabbia, mista a insoddisfazione, e, frustrazioni
- Le COLICHE RENALI sono invece il picco dell’intolleranza, e, dell’irritazione di fronte al mondo.
“...Venne da me appoggiandosi ad un bastone, aveva difficoltà nel camminare a causa dei forti dolori nel basso ventre a sinistra. Un anno fa gli fu diagnosticato un grosso calcolo nel rene sinistro. I medici parlavano dell’intervento chirurgico. Per un’ora non mi lasciò aprire la bocca, bollendo letteralmente di rabbia. Si lamentava della vita, dei suoi capi, dei ritardi nei pagamenti del salario, della malattia della moglie. … <Secondo me i calcoli sono cresciuti a causa della cattiva acqua e dell’alimentazione. E lei mi racconta favole: pensieri negativi!> … Quella volta io capii che non tutti sono pronti ad accettare la nuova informazione. Forse, occorreva cominciare dalla fitoterapia e dall’omeopatia, e, solo dopo promuovere le informazioni nuove, bypassando la mente conscia”
3)
Per Serghej Konovalov che ha scritto ‘La medicina energetico-informazionale. Le emozioni che curano’ dice: “... I reni simboleggiano la capacità di liberarsi da ciò che può avvelenare la vita. Li fanno ammalare la critica, i rimproveri, la rabbia e il risentimento miste alle forti delusioni. Ma la causa principale è la paura del futuro, e soprattutto le preoccupazioni materiali. Come si può guarire? Cambiando radicalmente le proprie idee riguardo alla vita... Una meditazione sonora: la sillaba ‘CHU-E-E-EJ’ (secondo questo ricercatore) pulisce i reni e la vescica dall’ emozione negativa ‘paura’. Occorre trovare dei modi per condividere con gli altri le paure, raccontare i problemi.”
4)
Anatolij Nekrasov che ha scritto ‘1000, e uno, modi per essere sé stessi’: “...L’uomo è fatto d’acqua per 80%, e, i reni regolano l’equilibrio idrico nell’organismo. Perciò, sono un potente accumulatore energetico. In virtù della loro saturazione energetica, attirano le entità e strutture esterne, che hanno bisogno d’energia. Spesso tramite i reni avviene il deflusso dell’energia verso i trapassati della famiglia, il che ci segnala i problemi irrisolti... la stagnazione energetica porta alla cristallizzazione dell’energia nei reni sotto forma di calcoli e renella”.
5)
Wiilma Luule che ha scritto ‘Il dolore nel tuo cuore’: “...la paura blocca i reni, ferma i liquidi nel corpo... I liquidi defluiscono se voi mobilitate tutte le vostre forze, ma le scorie rimangono nel corpo e si concentrano sotto forma di malattie”.
6)
Dal libro "Meridiani Miofasciali" di Thomas W. Myers: “L'anatomia del pavimento pelvico è molto complessa, ma ancora più complesse sono le interazioni e le relazioni con gli altri distretti corporei. Il piano profondo del perineo, chiamato diaframma pelvico, è in relazione con il diaframma respiratorio attraverso il peritoneo. I due diaframmi possono contrarsi e rilassarsi influenzandosi l'un l'altro. Lo stato del diaframma pelvico, influenza tutta la persona. Le sue contratture provocano contrazione in tutto il corpo, il suo rilassamento invia al corpo il messaggio di rilassarsi. Oltre che con il diaframma respiratorio, il perineo è connesso con gli occhi, la bocca, le labbra, la lingua. Questi sono collegati, come il perineo, al sistema nervoso inconscio, il sistema neurovegetativo. Molti movimenti di queste parti del corpo non sono coscienti, ma strettamente legati alle nostre emozioni. La paura, lo stress, possono contrarre le pupille, serrare la mandibola come i muscoli del perineo. Gli occhi, la bocca, la gola, il diaframma, il ventre, la pelvi, sono livelli in cui si possono formare dei veri e propri blocchi muscolari, quindi energetici.”
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