Visione Analogica dell'Apparato Urogenitale

Indice dei Contenuti
La salute e il nostro stato psicofisico sono in stretta connessione con il ciclo stagione, e, il ritmo della natura.... I reni sono messi alla prova in inverno, anche per questo quanto qui scritto è parte integrante dell'informativa: Vivere bene in l'Inverno
APPARATO UROPOIETICO
La funzione principale dell’apparato uropoietico (ovvero dei reni) è la depurazione del sangue dalle sostanze di rifiuto provenienti dal metabolismo cellulare, sostanze che, se non venissero eliminate, si accumulerebbero nei liquidi corporei fino a livelli pericolosi intossicando l’organismo.
I reni svolgono la funzione che prende il nome di escrezione.
Gli ureteri, la vescica e l’uretra hanno il compito di accumulare il prodotto escrementizio (l’urina) e di portarlo all’esterno.
Inoltre, regolando l’eliminazione di acqua e sali minerali, l’apparato uropoietico contribuisce a mantenere costante il livello idrico e la concentrazione ionica dei liquidi corporei, cioè è responsabile dell’omeostasi idrica e salina.
È importante sempre sottolineare che la funzione escretrice non è svolta solo dall’apparato uropoietico, ma vi concorrono anche la pelle, i polmoni e l’apparato digerente i quali, al contempo, contribuiscono in misura più o meno ampia all’omeostasi corporea generale.
Ghiandole Surrenali
L’organismo umano non può sopravvivere senza le corticali dei surreni.
Le ghiandole surrenali sono a forma di piramide sbieca appoggiate come un cappuccio al polo superiore di ogni rene composte da due parti: la corticale (periferica, di colore roseo-giallastro), e, la midollare (interna di colore rosso-bruna). Le due porzioni hanno diverso significato funzionale, e, origine.
Corticale
La corticale del surrene viene stimolata dall’ACTH prodotto dall’ipofisi.
La corticale del surrene presenta tre zone strutturali: 1) (zona glomerulare) cordoni di cellule raggomitolati nella parte più periferica. 2) (zona fascicolata) porzione centrale di cellule a cordoni rettilinei e paralleli 3) (zona reticolata) struttura più interna con cordoni disposti a rete. In ogni zona avviene una differente produzione ormonale.
Gli ormoni prodotti dalla corticale sono:
- i mineralcorticoidi (indispensabili per la regolazione del ricambio idrosalino all’interno dell’organismo), tra i più noti:
- l’aldosterone prodotto dalla regione glomerulare (cioè quella più esterna) ormone che favorisce il riassorbimento del sodio e dell’acqua e l’eliminazione del potassio da parte del tubulo renale.
- i glicorticoidi, attivi sul metabolismo dei carboidrati e sul ricambio glicidico, tra cui:
- il cortisone, il cortisolo e il corticosterone, prodotto dalla porzione fascicolata (cioè quella intermedia) che favorisce la mobilizzazione degli zuccheri e il metabolismo proteico, e ha azione antinfiammatoria e antiallergica.
- ormoni sessuali: androgeni, estrogeni e progesterone, prodotti dall’area reticolata (più interna)
Midollare
La porzione midollare del surrene, che ha derivazione embriologica comune col tessuto nervoso, è situata all’interno della ghiandola surrenale e risulta avvolta dalla porzione corticale. È formata da cellule che producono, dietro stimolazione nervosa diretta, due ormoni che agiscono, con effetti diversi, sulla pressione arteriosa, sul cuore, su diverse secrezioni ghiandolari, ecc.:
- Noradrenalina (o norepinefrina) aumenta la pressione arteriosa del cuore, sia sistolica che diastolica, con vasodilatazione centrale e vasocostrizione periferica.
- Adrenalina (o epinefrina) accelera il battito cardiaco aumentando la pressione sistolica, favorisce la contrazione della muscolatura intestinale e il rilascio di quella bronchiale. Aumenta la secrezione lacrimale e sudoripara.
Nota: È bene stimolare le ghiandole surrenali con soluzioni naturali al fine di far produrre cortisolo, un cortisone endogeno, per aiutare l'organismo a reagire alle infiammazioni, e, a mobilizzazione degli zuccheri e le proteine. Difatti eseguendo attività cortison-like si genera una reazione molto importante, perché aumentando la produzione di steroidi surrenalici (normalmente secreti dalle nostre ghiandole per contrastare ogni tipo di stress o lesione) si stimolare la conversione di proteine in energia, che aiuta a eliminare le infiammazioni, e, a inibire temporaneamente l'azione del sistema immunitario che scatena le allergie stagionali.


RENI, URETERI e VESCICA URINARIA
I reni sono due organi appartenenti all'apparato urinario, come tutti gli organi doppi riflettono il rapporto tra noi, e, l’esterno (es. gli altri).
I reni hanno la forma di fagiolo, e, si trovano in posizione lombare, addossati al dorso, in profondità nell'addome, situati ai lati della colonna vertebrale, nella cavità addominale. Posti all’altezza delle ultime due vertebre toraciche, e, le prime due-tre lombari, appoggiati alla parete addominale posteriore, dietro il perineo, circondati e protetti da altri organi, da una parete muscolare, dalla gabbia toracica, e, dal tessuto adiposo.
Il fegato poggia sul rene destro che, quindi, è leggermente più basso del sinistro.
I reni presentano un margine mediale concavo, con una fessura nella quale sono presenti grossi vasi in entrata, e, in uscita, e, un organo tubolare a forma di imbuto, che si continua verso il basso con un canale (uretere).
Nei reni possiamo distinguere tre zone, con un colorito rosso-bruno, e, un’elevata consistenza:
- LA CORTICALE
- LA MIDOLLARE
- LA PELVI (dove si trovano le estremità dei tubuli renali)
In inverno i reni, come le orecchie sono per natura più vulnerabili.
...continua a leggere su: L'Organismo nella Stagione Fredda
Funzioni – Fisiologia del Rene
Il rene ha diverse funzioni essenziali per la sopravvivenza.
I reni hanno come funzioni principali:
- Quella di depurare il sangue, e, di asportare dall’organismo gli scarti metabolici (scorie azotate, acido urico, pigmenti biliari, tossine, etc.), producendo l'urina (l’eliminazione dei cataboliti quali l’urea, proveniente dal metabolismo proteico, e la creatina, proveniente dall’attività muscolare). Il liquido filtrato, dai 150 ai 180 litri nelle 24 ore per i due reni, ha la stessa composizione del plasma, ma è privo delle proteine (passano solo le molecole di piccole dimensioni), e prende il nome di ultra filtrato o urina primitiva. Di questa grande quantità di liquido, la maggior parte viene recuperata durante il su passaggio attraverso il tubulo renale: l’urina definitiva emessa all’esterno nelle 24 ore, si aggira infatti tra 1 e 1,5 litri.
- Quella di gestire l’eritropoiesi, e l’equilibrio idro-salino nel corpo umano. I reni mantengono l’omeostasi regolando liquidi organici, l’equilibrio acido-base e l’equilibrio elettrolitico, ( regolano pressione, volume in circolo, e, la composizione chimica del sangue).
- Quella di avviare ad espulsione i prodotti di rifiuto, e, sono in stretto contatto con l’ipofisi che produce la vasopressina (o diuretina, oppure ADH ormone antidiuretico), l’ormone che regola l’eliminazione dell’acqua da parte dei reni, favorendone il riassorbimento, quando aumenta la concentrazione di sali nel sangue.
- Quella di partecipare alla regolazione e mantenere la pressione sanguigna (arteriosa), tramite la produzione dell'enzima renina, poiché i reni sono anche organi endocrini che producono alcuni ormoni (renina, eritropoietina, 1.25-diidrossicolecalciferolo) e sono soggette al controllo da parte di altri ormoni (ADH che arriva dall’ipofisi, paratormone e aldosterone).
- Quella di mantenere l’eritropoiesi
Le aperture esterne dei reni sono:
- l’ano, per il rapporto con l'emozione della paura cui i reni sono correlati, quando si sperimenta una gran paura si può perdere il controllo anale sulle feci
- l’utero la prostata, perché vi è un collegamento dei reni con la sessualità fisica, e, la capacità riproduttiva
- le orecchie, e la capacità uditiva viene associata all'energia renale. Molte immagini del Buddha vengono disegnate, o, scolpite con delle grandi orecchie, per indicare una grandissima energia renale; inoltre l'udito si deteriora con l'età esaurendosi insieme all'energia renale.
NB:
- Il Rene è in stretto rapporto con gli orifizi: anale, uretrale e vaginale; governa perciò la minzione, e, anche la defecazione. L'incontinenza è conseguente a carenza del Qi del Rene.
- Il Movimento acqua per i taoisti è in relazione con il sistema immunitario, endocrino ed ormonale, e, le ghiandole quali la tiroide, la paratiroide, e, le surrenali. (I1)
- Il Meridiano del Rene e della vescica, per l’MTC, hanno la loro massima attività tra le 17 e le 19, essi sono legati alla paura, è meglio evitare cose come i film horror in questo momento perché possono indebolire il rene. Il rene è anche strettamente collegato con la forza di volontà, la sicurezza, il senso di distacco e di isolamento, quindi eventuali sintomi che si manifestano in queste ore potrebbero avere a che fare con queste emozioni.
La funzione dei reni quindi, partecipa, grazie a correlazioni omeostatiche, al benessere di tutto l'organismo e di riflesso i reni beneficiano dell'equilibrato funzionamento degli altri organi.
In questo modo è possibile considerare l'uomo dal punto di vista olistico, dove il benessere di ogni singola parte e la giusta relazione tra le parti concorre al benessere generale.
Interpretazione Analogica dell'Apparto Urogenitale
La vicinanza anatomica dell’apparato urinario a quello genitale può talvolta spiegare il propagarsi di una patologia, ad esempio infettiva, da uno all’altro.
In realtà, però, questi due apparati sono vicini anche da un altro punto di vista, quello embriologico. Nel corso dello sviluppo e dell’organizzazione dei singoli organi, infatti, l’apparato genitale e quello urinario si vanno differenziando da una matrice comune. Un’analoga evoluzione sembra essere ripercorsa dal vissuto corporeo: fino alla comparsa delle mestruazioni o delle polluzioni, infatti, le sensazioni provenienti dalle zone urogenitali vengono solitamente riferite a una struttura unitaria.
Così, spesso solo dopo la maturazione sessuale viene avvertita la loro differente funzionalità, e, vengono attribuiti differenti significati, e, valori ai due apparati.
Anche molte Tradizioni sottolineano questa comune origine: i Cinesi, per esempio, riconoscono al rene un ruolo fondamentale per il corretto svolgersi dell’energia sessuale, mentre secondo una tradizione alchemica lo sperma è costituito da sangue che ha filtrato, e, perso la sua componente urinaria.
Siamo a contatto con una sempre maggiori quantità di veleni, molti dei quali inediti nella nostra storia evolutiva. Sia fegato, che reni “ripuliscono” il sangue, il fegato svolge un’azione disintossicante in associazione con il rene, dal passaggio nei meandri epatici il sangue esce più “leggero”, più sottile e raffinato. Questa capacità di rinnovare la linfa vitale dell’organismo veniva paragonata dagli antichi Taoisti al periodo invernale e primaverile, stagione dei germogli, e, dell’inizio di un nuovo ciclo vitale, al verde, colore della nuova vegetazione, all’est, da dove sorge il nuovo sole ogni mattino.
Il passaggio dalla dualità all’unità
Una caratteristica dell’apparato urinario è la dualità (due reni, due ureteri) che si fa unità (una vescica, un’uretra). Anche il sangue filtrato dai reni perde il suo bipolarismo acqua-fuoco, per comprendere nell’ambito renale un unico aspetto, quello femminile-acquatico.
L’acqua-urina propone così la sua appartenenza all’indistinto mondo materno originario, quello acquatico, oscuro, inconscio, informe. Ecco perché le malattie di questo apparato sono così spesso legate a una dimensione femminile.
L’aspetto e le funzioni del femminile-acqua e del maschile-fuoco vengono simboleggiati nei processi alchemici come Mercurio e Zolfo: il primo indica il principio della passività, la regressione allo stato indifferenziato, il secondo quello dell’attività, dell’espansione. Così, l’acqua che spegne e “fissa” in una determinata forma il fuoco è analoga all’azione alchemica del Mercurio e dello Zolfo, che congiunti determinano una forma specifica, cristallizzata (il Sale).
Se i due elementi non vengono a contatto, o se uno dei due prevale sull’altro, questa trasformazione non può aver luogo.
Trasponendo il tutto sul piano fisico, i disturbi della sfera uro-genitale compaiono quando l’acqua e il fuoco non possono interagire, spesso perché la componente “fuoco”, quella sessuale, non trova una collocazione adeguata. Così, ad esempio, con le mestruazioni si dovrebbe realizzare nell’adolescente una separazione fisiologica tra il mondo arcaico dell’acquaticità femminile, rappresentato dalla componente urinaria, e un nuovo modo di essere, che presuppone un’identità femminile potenzialmente autonoma, aperta comunque alla sessualità e all’incontro con il maschile.
La difficoltà o il timore di lasciarsi andare a questo incontro può esprimersi con l’immagine di qualcosa di “bruciante” e sofferto che interessi le zone intime, sede di pulsioni e istinti da tenere a bada. Nelle affezioni genitali, in effetti, sono molto spesso presenti sintomi di bruciore o prurito, a testimoniare lo scontro con componenti sessuali o aggressive emergenti, che richiedono attenzione e accettazione. Il prurito e il conseguente grattamento consentirebbero infatti una sorta di auto-gratificazione lecita, al posto di quella “illecita” suggerita dalle pulsioni stesse. Del resto, cistiti e vaginiti, rendendo doloroso o impossibile il rapporto sessuale, costituiscono anche una valida difesa inconscia da contatti problematici o troppo coinvolgenti.
Sessualità e identità
Per quanto meno frequenti, analoghi significati si possono riferire anche ai disturbi ricorrenti dell’apparato genitale maschile, dove si può spesso associare anche una particolare valenza aggressiva, o, auto-punitiva. I disturbi legati per esempio alla minzione (cistiti, prostatiti) parlano comunque, sia negli uomini che nelle donne, di un difficile rapporto con l’acquaticità, del timore di una figura materna vissuta come inglobante e soffocante, incapace di lasciare acquisire ai suoi figli la giusta autonomia. Le acque, principio dell’indifferenziato e del virtuale, simboleggiano infatti la sostanza primordiale, da cui escono tutte le forme possibili, e, alla quale tutte ritornano per regressione, o, cataclisma. Spesso perciò l’apparato umano si fa carico di esprimere conflitti legati alla “forma” individuale, e, all’identità sessuale, al desiderio conflittuale tra l’autonomia, e, l’indipendenza.
L’apparato genitale è quindi quello che più identifica, e, fissa in una forma determinata il maschile, e, il femminile, ma rappresenta contemporaneamente la possibilità, attraverso un rapporto sessuale, di rompere l’individualità di ognuno, fondendosi con l’altro. La parola infezione deriva da inficio, ovvero mescolare una forma con un’altra in modo che quest’ultima prenda caratteristiche della prima, perdendo in parte la sua natura, ma acquisendo nello stesso tempo altre caratteristiche.
Le malattie infettive a trasmissione sessuale, che dipendono in genere da una diminuzione delle difese sia locali che generali, sono spesso analoghe di una comunicatività alterata con ciò che è “altro da sé”, fonte di profondi timori di trasformazione, e, “inquinamento”, specie quando il vissuto della propria identità non è ben saldo.
I Reni sono per natura più vulnerabili in inverno
Psicosomaticamente il rene ha la funzione di elaborare la parte sottile dell'esperienza, ed avendo tempi più brevi rispetto all'elaborazione che avviene nell'apparato digestivo, rappresenta la capacità di elaborare qui e ora quel che avviene sul piano energetico, o, emotivo.
L'urina è un ultra filtrato del sangue, prodotto dal processo di depurazione di questo fatta dai reni. Analogicamente l'esperienza che transita nell'apparato digerente, e, viene metabolizzata passa a nutrire tutte le cellule proprio grazie alla circolazione del sangue. Ciò che non è utilizzato viene poi ulteriormente elaborato dal rene, ed infine, eliminato: quello che torna al mondo è quindi qualcosa che è stato elaborato dal corpo, e, che porta l'esperienza intima di chi siamo. Il rene dà indicazioni di come gestiamo questo scambio tra interno ed esterno.
È più probabile che nel passaggio tra autunno e inverno le paure interiori vengano in superficie, quindi si presenteranno più facilmente angoscia, ansia, e, timore, per cui la caratteristica caratteriale da tenere sotto controllo è la Forza di volontà. In modo sano, la paura è un'emozione che ci muove e ci consente di essere vigili e più attenti a ciò che ci circonda, e, alla circostanza che stiamo vivendo. Di fronte al pericolo, la paura costruttiva può guidarci con un messaggio di cautela e moderazione e riempirci di un senso di prontezza e coraggio per affrontare qualunque situazione possa presentarsi. Tuttavia per molti la paura è più psicologica che davvero dovuta a pericoli di sopravvivenza. In questo caso diventa quindi un ostacolo, un blocco al progresso. Potrebbe manifestarsi come ansia cronica o come fobia intensa, ma in entrambi i casi spesso indica una carenza di energia renale, e, una corrispondente mancanza di radicamento, causando l'intrappolamento di energia nel petto. Siamo suscettibili alla paura e quindi di fronte alle situazioni che richiedono forza per essere superate, ci blocchiamo. Nel caso in cui a un calo di energia renale sia associato uno squilibrio della Vescica Urinaria vi saranno dei sintomi psicologici come: paura costante, mancanza di capacità decisionale, e, di carattere debole. Se lo squilibrio diventa cronico, il risultato psicologico sfocia in gelosia, sospetto e rancore.
In inverno i reni sono per natura più vulnerabili.

- I reni controllano la regione lombare, ragion per cui, in inverno, insorgono più mal di schiena.
- Le orecchie sono gli organi sensoriali legati al rene. Qualsiasi problema all'orecchio, come sordità, acufene o infezioni dell'orecchio, segnala al tuo corpo che l'energia del rene ha bisogno di supporto.
- Tessuti mineralizzati (cute, ossa, denti), funzioni di sostegno, midollo osseo… Le ossa sono il tessuto associato al rene. Se l'energia del rene è bassa, si potrebbe avere sintomi come: osteoporosi, problemi dentali, disturbi a tendini e legamenti.
- L'emozione associata al rene è la paura. Se si hanno spesso attacchi di panico, ansia e paura, il corpo probabilmente sta provando a dire che l'energia del rene sta per esaurirsi, o, è squilibrata.
- I reni includono anche le ghiandole surrenali. Lo stress, come insegna la scienza, stimola le ghiandole surrenali e quando è per periodo prolungato genera stanchezza surrenale. L'energia dei reni viene bruciata dallo stress, e analogamente reni scarichi ci fanno vivere tutto con stress.
- Secondo la medicina tradizionale cinese, i reni sono la "centrale energetica" del corpo perché forniscono, appunto energia a qualsiasi organo che è in carenza. Se non avrai ricaricato la batteria dei reni questo inverno, sarà difficile che tu abbia la forza di realizzare progetti, e, successo nelle fasi successive dell'anno.
Note
[I1] Dalla trasformazione che avviene nei reni si genera una sostanza (Yuan Qui) che nutre i visceri ‘curiosi’, cioè il sistema scheletrico, il sistema nervoso, le ghiandole endocrine, il sistema circolatorio, il sistema genito urinario, il sistema epatobiliare.
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