Il Vischio
![](https://sololos.it/wp-content/uploads/2023/12/Vischio.jpg)
Il vischio è una delle piante legate al Solstizio d’Inverno.
Equiparato alla vita, e, spesso unito alla quercia, il sacro albero dell’eternità, il vischio è simbolo dell’eterno istante… simbolo di rigenerazione come immortalità
Ancora oggi è simbolo di buon auspicio. Baciarsi sotto il vischio è un gesto propiziatorio di fortuna, e, la prima persona a entrare in casa dopo il solstizio d’inverno (oppure FARLAS, o, YULE) deve portare con sé un ramo di vischio. Questa usanza solstiziale ch’è bene puntualizzare ch’era in uso prima dei Celti. è stata spostata al Capodanno dell’attuale calendario.
Indice dei Contenuti
𝗜𝗟 𝗩𝗜𝗦𝗖𝗛𝗜𝗢 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗖𝗘𝗟𝗧𝗜
Era molto importante per i Gallo-Celti.
Il vischio, pianta sacra ai druidi, era considerata una pianta discesa dal cielo, figlia del fulmine, e, di emanazione divina. Il vischio poteva essere raccolto solo il sommo sacerdote con l’aiuto di un falcetto d’oro.
Le antiche popolazione celtiche consideravano questa pianta come magica e sacra, perché, pur senza radici, riusciva a vivere su un’altra specie.
Gli altri sacerdoti, coperti da candide vesti, lo deponevano (dopo averlo recuperato al volo su una pezza di lino immacolato) in una catinella (pure d’oro) riempita d’acqua e lo mostravano al popolo per la venerazione di rito.
Per i Celti il vischio era “colui che guarisce tutto; il simbolo della vita che trionfa sul torpore invernale, lo utilizzavano per guarire, infatti distribuivano l’acqua che lo aveva bagnato ai malati o a chi, voleva essere preservato dalle malattie.
I Celti consideravano il vischio una pianta donata dalle divinità e ritenevano che questo arboscello fosse nato dove era caduta la folgore, simbolo della discesa della divinità sulla terra. Plinio il Vecchio riferisce che il vischio venerato dai Celti era quello che cresceva sulla quercia, considerato l’albero del dio dei cieli e della folgore perché su di esso cadevano spesso i fulmini. Si credeva che la pianticella cadesse dal cielo insieme ai lampi. Questa congettura – scrive il Frazer nel suo “Ramo d’oro” – è confermata dal nome di “scopa del fulmine” che viene dato al vischio nel cantone svizzero di Argau. “Perché questo epiteto – continua il Frazer – implica chiaramente la stessa connessione tra il parassita e il fulmine; anzi la scopa del fulmine è un nome comune in Germania per ogni escrescenza cespugliosa o a guisa di nido che cresca su un ramo perché gli ignoranti credono realmente che questi organismi parassitici siano un prodotto del fulmine”.
Tagliando dunque il vischio con i mistici riti ci si procura tutte le proprietà magiche del fulmine.
IL VISCHIO per alti popoli
Perché si usa baciarsi sotto un ramo di Vischio?
L’usanza di appendere un ramo di vischio sulla porta di casa a protezione di chi vi abita nasce nel nord Europa.
Nella mitologia scandinava il vischio è la pianta sacra di Frigg (dea dell’amore), dell’Antica Luna nata da un fulmine che colpì una quercia, simbolo della sopravvivenza dell’anima, e, preparazione alla vita futura.
Narra la leggenda che, scoperto il corpo senza vita del figlio Balder, ucciso da una freccia, Frigg cominciò a piangere e mentre le sue lacrime si trasformavano nelle piccole bacche bianche, Balder tornò in vita. Era così tanta la felicità della Dea che cominciò a baciare tutti quelli che passavano sotto quell’albero, facendo sì che non potesse mai capitare nulla di male a chi si fosse baciato sotto un ramoscello di vischio.
Vischio – simbolismo e uso magico
Acqua magica di vischio
Per gli antichi celti la raccolta del vischio era un momento sacro, onorato con un grande rituale, sul finire del quale i nuovi rami raccolti in un drappo di purissimo lino bianco venivano immersi in un bacile pieno d’acqua di sorgente. Qui i rametti venivano lasciati per il tempo che bastava perché l’acqua assorbisse bene i poteri della pianta, che si diceva curasse “tutti i mali”; poi l’acqua così benedetta veniva distribuita a chi la desiderava, e usata durante il corso dell’anno in diverso modi.
Come gli antichi celti, si può preparare l’Acqua di vischio, lasciando qualche rametto di piantina in un bacile riempito di acqua, meglio se di sorgente, per un’intera notte.
L’acqua andrà poi versata in boccette di vetro scuro e tenuta in un luogo fresco e lontano dalla luce diretta del sole, e servirà per bagnarsi leggermente quando si sentirà il bisogno delle magiche proprietà della pianta, ma non andrà mai bevuta.
Rito del Solstizio d’Inverno
Intorno al Solstizio d’Inverno raccogliere un ramo di vischio – oppure prendere uno di quelli già tagliati – e appenderlo in un posto della casa al quale ci si sente legati e nel quale si trascorre molto tempo. Nel passare dei mesi il vischio appassirà, seccando assumerà le sue caratteristiche sfumature dorate, e il suo potere sottile porterà Fortuna e aiuterà ad aprire, come una chiave dorata, certe porticine interiori chiuse da molto tempo…
Quando, trascorso un anno, giungerà di nuovo il periodo del Solstizio d’Inverno, bisognerà raccogliere un altro ramo di vischio, verde, giovane e rigoglioso, che sostituirà quello vecchio.
Il giorno del Solstizio si dovrà prendere il vecchio vischio secco e, dopo il tramonto del sole, bruciarlo completamente. Ora al suo posto verrà appeso quello nuovo, e per un altro anno la sua influenza benefica donerà Fortuna alla casa e a coloro che vi abitano.
Questo piccolo atto magico, oltre a portare buona sorte, richiama l’antico rituale in cui il nuovo Re Sacro, giovane e vigoroso, subentrava al vecchio, dopo che quest’ultimo aveva onorato la Terra e donato il suo servizio ad Essa e al suo popolo.
Rametto dei sogni
Cogliere tre rametti di vischio – o considerata la difficoltà di coglierli… prenderli già tagliati – e legarli insieme con un nastro blu, togliendo le eventuali bacche. Quindi prima di dormire infilare i rametti sotto il cuscino, così da stimolare sogni e magia.
Magia del Bacio del Vischio
Come raccontano le tradizioni antiche, donare un bacio sotto al vischio, potrebbe attirare l’amore eterno, ovvero unire gli amanti in modo profondo e indissolubile e rendere fertile il grembo delle donne che desiderano un bimbo. Quindi, quando si incontra una pianta di vischio, oppure i suoi rami appesi, donare un bacio a chi si ama. Se l’amore sarà sincero e profondo, il vischio lo sigillerà e lo renderà ancora più forte.
Lo stesso potrebbe succedere se si scambiano doni affettuosi sotto ai suoi tralci verdi e freschi. La pianta donerà buona fortuna e aiuterà la realizzazione dei desideri più cari e importanti.
Era la pianta associata alla dea anglosassone Freya, sposa del Dio Odino e protettrice dell’amore degli innamorati. La leggenda narra che Freya avesse due figli, Balder e Loki. Il secondo, per invidia, voleva uccidere il primo, buono e amato da tutti. Venuta a conoscenza di ciò, Freya cercò di proteggere Balder chiedendo aiuto a Fuoco, Aria, Acqua, Terra e a tutte le piante e gli animali affinché proteggessero il suo amato figlio. Tuttavia non si rivolse ad una pianta, che non viveva né sopra né sotto la terra: il vischio. Così Loki fece un dardo appuntito con questa pianta e lo consegnò al dio cieco dell’inverno, che colpì Balder uccidendolo. La dea, disperata, pianse tutte le sue lacrime sul corpo del figlio. Per magia, le lacrime della madre si trasformarono nelle bacche del vischio e Balder riprese vita. Da quel momento la dea, colma di felicità, ringraziava chiunque passasse sotto l’albero su cui cresceva il vischio con un bacio. Da qui deriva la leggenda per cui chiunque si baci sotto il vischio potrà avere la protezione eterna della dea e il vischio è divenuto simbolo della vita e dell’amore che sconfigge anche la morte.
Curiosità
- Si dice che quando il VISCHIO tocca terra perda tutte le proprietà magiche.
- i Druidi attribuivano al vischio un grande potere. Trattandosi di una pianta aerea che non ha radici, ma vive attaccata al tronco di altri alberi, era considerata una manifestazione degli dei che vivono in cielo.
Condividi su: